Alternanza scuola lavoro: il grande impegno delle diocesi italiane


Cultura e sociale l'alternanza cresce nelle Diocesi: la Chiesa ha raccolto la sfida

11 le Regioni Ecclesiastiche (su 16) che hanno siglato accordi quadro con le diverse direzioni scolastiche regionali. Gli ambiti di impegno: enti ecclesiastici, istituzioni culturali e artistiche, istituzioni educative e del tempo libero, volontariato

Avvenire -  E.Lenzi  -  31 maggio 2018

Diaco (Cei): i nostri pastori invitano le comunità a stringere alleanze educative con tutti.

Pellegatta: dal mondo cattolico esperienze con ideali forti

Dallo studio dei documenti dell'anagrafe del Regno lombardo-veneto tra i11815 e i11865 al sostegno scolastico per ragazzi in difficoltà; dalla preparazione di una mostra sui bisogni del proprio territorio alla collaborazione nelle mense sociali. Il tutto senza dimenticare il vasto campo dell'animazione e formazione negli oratori. È la nuova frontiera su cui, in forma sempre più convinta, si muovono parrocchie e diocesi: l'alternanza scuola-lavoro, la grande novità introdotta con la legge 107 del 2015 chiamata della Buona scuola e che a partire dal prossimo anno scolastico approderà anche all'esame di maturità.

Per ora, invece, è diventata obbligatoria nel percorso del triennio finale della scuola superiore (sia tecnico-professionale con almeno 400 ore, sia liceale con almeno 200 ore) e dunque è già parte integrante del piano di studi. Un bacino di utenza di circa un milione e mezzo di studenti e studentesse.

Il mondo cattolico nelle sue varie articolazioni (parrocchie, diocesi, associazioni e movimenti) da sempre è attento alla formazione integrale della persona, a cominciare dai giovani ed è per questo che «non poteva non dare il proprio contributo anche in questo campo dell'alternanza scuola-lavoro, anche perché può offrire esperienze di formazione e preparazione al mondo del lavoro, con motivazioni alte e ideali forti» spiega Roberto Pellegatta, già preside di istituti professionali e tecnici in Lombardia, che, assieme a Claudio Emilio Minghetti, ha curato uno studio proprio sull'impegno delle diocesi e delle parrocchie in questo campo.

«È uno studio che vuole dare testimonianza dell'ampio coinvolgimento delle realtà ecclesiali spiega Ernesto Diaco direttore dell'Ufficio nazionale per l'educazione, la scuola e l'università della Cei presentando alcune modalità individuate di collaborazione». E proprio di «valenza formativa» parla anche Pellegatta, sottolineando come «i progetti messi in campo e documentati dalla ricerca, sono proposte culturali e di orientamento, anche verso il mondo del lavoro.

È una occasione per mettersi in gioco in dinamiche che poi si potranno portare anche nell'esperienza lavorativa futura». Ma anche più importante, per il curatore dello studio è, attraverso questi progetti, «offrire esperienze forti nell'ambito di opere di utilità sociale».

Sono ben 11 su 161e Regioni ecclesiastiche che hanno siglato accordi quadro con le direzioni scolastiche regionali, nell'ambito dei quali inserire i progetti che le diocesi, ma anche le singole parrocchie possono mettere in campo per l'alternanza. Gli enti coinvolti nei progetti possono essere ricondotti a quattro grandi gruppi: enti ecclesiastici (ad esempio parrocchie, curia, archivi diocesani); istituzioni culturali e artistiche (facoltà teologiche, musei, settimanali diocesani); istituzioni educative e del tempo libero (scuole di ogni ordine e grado, oratori e centri giovanili); di volontariato e servizio alla persona (Caritas, migranti, servizi per famiglie e per il lavoro).

«Come si può vedere i progetti e gli ambiti in cui vengono realizzati aggiunge Pellegatta hanno una valenza formativa al lavoro e anche orientativa». La fotografia scattata sull'attuale impegno del mondo cattolico in campo di alternanza scuola-lavoro, presenta davvero un panorama variegato, anche se il filo rosso resta «l' esperienza con ideali forti» offerta agli studenti che vi hanno partecipato. E così a Brescia 27 studenti del liceo Arnaldo hanno lavorato presso l'archivio storico diocesano riordinando e inventariando documenti storici del 1800, traendo da ti che sono serviti a realizzare un quadro della situazione della natalità e della vita dei neonati in quel periodo storico.

In Liguria, nella diocesi di Albenga-Imperia sono stati attivati ben due progetti, entrambi nella città di Albenga con il liceo Banfi: una classe in collaborazione con l'archivio diocesano si è impegnata in un progetto di digitalizzazione dei documenti cartacei; un'altra ha allestito e pubblicizzato una mostra sui bisogni del territorio, in particolare sul fronte della povertà e degli ultimi.

A Casoria gli studenti del liceo Gandhi hanno svolto un'attività di ricerca delle piccole bellezze della città campana, con la realizzazione finale di un documentario e di una audioguida. Attività di carattere culturale-storico anche quella realizzata dagli studenti di alcuni licei e istituti tecnici di Locri nell'ambito del museo diocesano. Sono alcune delle esperienze realizzate sino allo scorso anno  e l'impegno prosegue anche in questo anno scolastico.

Del resto, conclude Ernesto Diaco, «i vescovi italiani invitano le comunità cristiane a stringere delle alleanza educative con tutti, anche al di fuori del mondo cattolico. Quanto raccontato dal dossier è il segno che la sfida è stata accolta».

 

Alternanza scuola lavoro e Chiese locali: un ebook da scaricare.  Il grande impegno messo in campo da diocesi, parrocchie, oratori, associazioni mediante protocolli, accordi, collaborazioni

Unesu Cei  -  26 marzo 2018

Tra le novità introdotte dalla legge 107/2015, la cosiddetta “Buona scuola”, l’estensione delle attività di alternanza scuola lavoro, rese obbligatorie in tutte le scuole superiori, è quella che ha inciso maggiormente nella vita scolastica.

Non si tratta di una sfida solo organizzativa: c’è una svolta culturale all’origine di questo processo. È quella di riconoscere che ogni ambito sociale non è autosufficiente e assoluto, ma necessita di un confronto continuo con altri per svolgere al meglio i suoi compiti. Questo vale sia per la scuola che per il mondo del lavoro, che spesso faticano a dialogare perché ciascuno teme intromissioni indebite o non riconosce all’altro dignità culturale o professionale.

Tra i soggetti che hanno subito colto le opportunità offerte dall’alternanza scuola lavoro ci sono numerose Diocesi, parrocchie ed altri enti ecclesiastici. Già pochi mesi dopo l’approvazione della legge, infatti, diverse Conferenze episcopali regionali avevano avviato esperienze di partnership sul territorio o sottoscritto intese con gli uffici scolastici ai diversi livelli.

Il Quaderno “Alternanza Scuola Lavoro. La comunità cristiana a servizio della scuola”, curato da Roberto Pellegatta con la collaborazione di Claudio Emilio Minghetti, vuole dare testimonianza dell’ampio coinvolgimento delle realtà ecclesiali, presentando alcune modalità e forme di collaborazione. Si tratta di un’ampia rassegna che non esaurisce l’intero ventaglio delle esperienze messe in campo da uffici diocesani, parrocchie, oratori, associazioni, ma certamente dà conto di un impegno di grande rilievo sia per la scuola che per la comunità ecclesiale.

 

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