Scuole come opere: leadership e sviluppo organizzativo


   COMUNICATO STAMPA


Consiglio nazionale a Roma.

‘Scuole come opere: leadership e sviluppo organizzativo’.


     Si è svolto a Roma il 12 e 13 ottobre sul tema ‘Scuole come opere: leadership e sviluppo organizzativo’ il Consiglio nazionale DiSAL, organo statutario dell’Associazione, a cui hanno partecipato settanta dirigenti scolastici delle diverse regioni italiane di scuole statali e paritarie: «un ambito di rappresentanza - ha richiamato all’inizio dei lavori Ezio Delfino presidente nazionale di DiSAL – chiamato a valutare il percorso svolto dalla associazione alla luce di un criterio ideale per dare giudizi operativi» . 


     Fare e dirigere una scuola si è identificato in questi anni con l’immagine di una realtà definita come comunità educante (termine ripreso anche nel testo dell’ultimo CCNL), come autonomia (termine giuridico che ne determina le caratteristiche funzionali rispetto alle gerarchie statali, con gli altri enti istituzionali e con il territorio) o come impresa sociale per l'educazione. 

Una scuola che vuole essere un’organizzazione che cresce e si rinnova - con un dirigente scolastico change leader - deve iniziare a concepirsi in modo diverso: attingere a ciò che gli studi offrono e sviluppare un modello adeguato ai sempre nuovi bisogni formativi, ai nuovi paradigmi culturali ed ai contesti. L’ipotesi di immagine di scuola come opera sembra allora corrispondere alle nuove prospettive: un luogo di persone che insieme concorrono a realizzare lo scopo che è il bene comune dei ragazzi; una comunità nella quale i soggetti sono continuamente coinvolti nel confronto interno e con i soggetti del territorio; una realtà guidata da una leadership organizzativa tesa allo sviluppo di capacità e competenze sociali e orientative dei propri alunni.


     Al Consiglio nazionale DiSAL hanno portato il loro contributo Antonella Sciarrone Alibrandi, sottosegretario del Dicastero per la Cultura e l’Educazione della Santa Sede, che ha ripreso i temi del Patto Educativo Globale proposto da Papa Francesco per la costruzione di un villaggio globale dell’educazione; Roberto Ricci, presidente INVALSI, che ha offerto una lettura ragionata e impegnata dei dati in vista di scelte decisive e necessarie rispetto alla organizzazione ed ai curricoli; Anna Maria Poggi, docente di Diritto Costituzionale dell’Università di Torino, che ha documentato le argomentazioni del dibattito in seno all’Assembla costituente a sostegno della scuola come ‘fatto sociale’ ed ‘opera’ e che ha aiutato a leggere in modo consapevole e critico il modello di autonomia regionale differenziata oggetto del confronto parlamentare in corso.


     I lavori del Consiglio nazionale, sempre sorprendentemente ricchi di dialogo, di cultura e di amicizia professionali, hanno, inoltre, approfondito tre drivers utili allo sviluppo di un modello di opera centrata sulla persona e sull’innovazione: l’uso del digitale e l’introduzione dell’Intelligenza Artificiale nelle scuole; la centralità dell’Educazione Civica nei percorsi di orientamento e di avviamento alla professione di studentesse e studenti; il modello di leadership del dirigente scolastico per l’autonomia come motore dello sviluppo organizzativo. 


     «La tre giorni ha messo in luce - ha sintetizzato Ezio Delfino - non solo la vivacità culturale ed operativa dell’Associazione, ma anche il desiderio di una presenza sempre più adeguata, negli strumenti e nei modi, al sostegno di un modello di leadership legata al successo formativo e all’apprendimento dei ragazzi».


Milano, 19 ottobre 2023                     Ufficio stampa DiSAL



 
Salva Segnala Stampa Esci Home