Concorso docenti 2023: firmati decreti, parere positivo dell’europa. primi due bandi per 30mila posti, poi 70mila unità


Fonte: La Tecnica della Scuola. Articolo del 28.10.2023.

È arrivato il parere pienamente positivo della Commissione europea in merito ai decreti che dettano le regole per lo svolgimento dei prossimi concorsi per il reclutamento dei docenti nelle scuole di ogni ordine e grado. I primi due bandi – infanzia, primaria e scuola secondaria – saranno per circa 30mila posti; i successivi concorsi raggiungeranno il target PNRR di 70mila unità. Lo fa sapere il ministero dell’Istruzione e del Merito con un comunicato.

Quest’ultima si è chiesta se saranno autorizzati ulteriori 14mila posti, le cattedre vacanti che nella fase delle immissioni in ruolo non si è riusciti a dare perché c’era carenza di candidati. “Se questi 14mila posti non vengono ricompresi nei bandi è grave, se non sono stati assegnati vuol dire che riguardano esattamente quelle classi di concorso che dove non ci sono proprio graduatorie dalle quali attingere. Si tratta delle regioni e delle classi di concorso dove non ci sono idonei o altre procedure alle quali ricorrere. O si riescono ad inserire in corso d’opera oppure resteranno vacanti anche per l’anno prossimo. Questi disallineamenti sono molto gravi, spero che il ministro abbia fatto un refuso e che ci sia poi un’integrazione dei posti autorizzati. Non è interesse di nessuno lasciare questi posti a supplenti, sennò la scuola non riesce a funzionare mai bene”, ha detto Pascarella.

I provvedimenti, firmati oggi stesso dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, erano stati inviati dal MIM alla Commissione sin da luglio e quest’ultima, dopo attento esame, li ha approvati senza alcuna osservazione.

Valditara: “Prosegue nostro impegno per valorizzare il ruolo dei docenti”

“Con questi decreti – dichiara il ministro – prosegue l’impegno del Ministero nel valorizzare il ruolo dei docenti e potenziare la formazione dei nostri studenti, fornendo loro tutti gli strumenti per proseguire con profitto gli studi universitari e accedere con facilità al mercato del lavoro”.

I decreti riguardano la copertura sia di posti comuni sia di sostegno. I concorsi saranno indetti a cadenza annuale su base regionale per garantire di anno in anno la copertura dei posti che si renderanno disponibili.



 
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