Carate Br./Emmanele dall’Ospedale studia in video conferenza


da il Giornale  -   Domenica, 24 Settembre 2006

Emanuele, dall’ospedale studia in videoconferenza
- di Franco Sala -

Frequenta la seconda liceo scientifico dal lettino dell'ospedale. Emanuele Vigano, 15 anni, di Giussano, la scorsa estate è all'isola d'Elba con la famiglia. Si diverte. Fa un tuffo e il destino spegne il suo sorriso: subisce una grave lesione alla spina dorsale. È trasportato alla struttura sanitaria «Careggi» di Firenze. Passa un mese, i dottori lo curano durante la fase più critica del trauma, quindi decidono che, può farsi trasferire all'ospedale Niguarda di Milano. Comincia la scuola. Il «suo» Don Gnocchi di Carate Brianza, lo aspetta invano. La degenza è lunga, Emanuele inizia la sua battaglia. Non vuole perdere l'anno, è uno studente modello. Che fare? I dirigenti del liceo e i compagni della II B si mobilitano. Arriva la soluzione, che si accompagna al nome tecnologia. Si decide di predisporre un sistema audiovisivo che lo mette in contatto con l'aula con i suoi compagni, con i professori. Inizia a seguire le lezioni. «Alla fine di luglio – racconta il preside – Emanuele, è rimasto vittima di un grave incidente. Tuffandosi ha picchiato la testa e ha subito la frattura di tre vertebre cervicali». La diagnosi racconta un dramma: «Lesione del midollo cervicale con paralisi completa del tronco e degli arti». Comincia il percorso di riabilitazione: i progressi sono lenti ma costanti. La degenza si preannuncia lunga. «Siamo stati spesso a trovarlo in ospedale, ed Emanuele ci ha subito fatto capire – continua il preside – di voler stare al passo con il programma scolastico».

 

 
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