EmiliaRomagna: contributo sulla valutazione


 

Il gruppo regionale DiSAL si è riunito il 29 aprile a Bologna per discutere lo stato attuale della normativa sulla valutazione degli studenti.

Si prende atto che lo Schema di regolamento concernente “Coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decretolegge 1° settembre 2008, n. 137, convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169” non ha concluso il suo iter  e che quindi al momento non è in vigore, si sono approfonditi  i testi pregressi, con particolare riferimento alla l. 169/08, al D.M. 42 /07 per l’ ammissione agli esami di Stato conclusivi del 2° ciclo, al D.M. 10 e alla C.M. 5 del gennaio scorso, che risultano pertanto pienamente in vigore.   

Prima di passare ad esaminare le singole questioni viene sottolineata la necessità che le scuole adottino criteri espliciti e motivati per la valutazione, sia degli apprendimenti che del comportamento, in modo da agire su elementi di chiarezza, considerata la forte imprevedibilità del quadro normativo di riferimento. Si esprime inoltre preoccupazione per lo scollamento che si rileva tra le scelte della politica e  le esigenze della scuola di agire  con riflessività  in presenza un quadro normativo chiaro e stabile.

Sono emerse poi  le seguenti osservazioni e domande.

Circa la valutazione degli apprendimenti è stata sottolineata la diversità che emerge per la scuola secondaria di 1° grado  ove è previsto per l’ammissione alla classe successiva e all’esame di stato l’aver ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in ogni disciplina o gruppo di discipline, in base all’art. 3 della L.169/08. Per l’ammissione all’Esame di Stato del secondo ciclo  è previsto invece dall’art 1 comma 3  del D.M. 42/07 che  decorrere dall'anno scolastico 2008/2009, ai fini dell'ammissione all'esame di Stato sono valutati positivamente nello scrutinio finale gli alunni che conseguono la media del "sei".

Rimane poco chiaro cosa si intenda per “gruppi di discipline”, se riferite a possibili aree   disciplinari secondo le indicazioni di Fioroni, o più semplicemente se identifichino materie valutate con un unico voto.

Permangono inoltre non chiarezza sul soggetto della valutazione finale nella scuola primaria.

 In via generale è condivisa la preoccupazione che stia emergendo una preminenza nella valutazione di “misurazioni” molto  rigide, a discapito di un processo valutativo che tenga conto di tutto il percorso effettuato dallo studente in ambito scolastico.

Rispetto alla valutazione del comportamento ci si confronta se il voto di condotta faccia media o no. Visto l’art.2 comma 2 del D. M. 10/09 secondo  cui tale voto “concorre, unitamente alla valutazione degli apprendimenti, alla valutazione complessiva dello studente”, si ritiene che tale affermazione conforti la tesi che il voto del comportamento fa media, pur  esprimendo riserve vista la poca chiarezza della formula utilizzata. Ma non si poteva dire come per la valutazione dell’insegnamento dell’educazione fisica che tale disciplina “concorre alla determinazione della media dei voti”?!?

Sugli Esami di Stato del primo ciclo ci si chiede si possano ritenere  confermate  le prassi già attuati per cui per le classi a bilinguismo sono previste due prove scritte di lingua straniera.

Viene infine ricordato che gli schemi di seconda lettura di riordino cicli e riorganizzazione rete Scolastica non risultano ancora pubblicati in Gazzetta Ufficiale  e questo fatto suscita interrogativi rispetto alle motivazioni di tale ritardo ed alle conseguenze che ne possono derivare.

I convenuti invitano il Presidente Regionale  ad interessare la sede nazionale per ulteriori chiarimenti e conferme sulle seguenti questioni, in quanto assumono rilievo nazionale:

Esami di Stato conclusivi del 1° ciclo: per le classi a bilinguismo sono confermate le pratiche già in vigore, che prevedono due prove scritte di Lingua straniera

Composizione delle classi in presenza di alunni con handicap: visto il quadro normativo vigente il numero previsto è ancora di 20 alunni .

Pur non inerente all’o.d.g., viene infine sottolineata la necessità di un’ attenta valutazione  da parte del Ministero in merito all’ applicazione dell’O.M. 92/07, poiché il forte investimento finanziario  spesso non corrisponde  a riscontri  positivi sui risultati attesi. A proposito, quando arrivano i finanziamenti? !

 

                                       Maria Falzoni  - Presidente Regionale DiSAL Emilia-Romagna

 

 

 
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