Diminuiscono i distacchi sindacali, ma non i sindacati


Sindacati. Meno distacchi, ma forti reti nazionali

Tuttoscuola – ottobre 2009

Meno 429 (su 1100). Il nostro sito www.tuttoscuola.com  ha dato tempestivamente la notizia del robusto taglio dei distacchi sindacali contenuto nel "Contratto collettivo nazionale quadro di modifica del CCNQ per la ripartizione dei distacchi e permessi alle Organizzazioni sindacali rappresentative nei comparti 2008-2009 del 26 settembre 2008" pubblicato la scorsa settimana sulla Gazzetta Ufficiale.  

Il contratto recepisce le modifiche disposte l'anno scorso dalla legge 133/2008: i nuovi distacchi del comparto scuola, che vengono assegnati solo ai sindacati "maggiormente rappresentativi", sono ora  complessivamente 680, il 38,6% in meno rispetto a due anni fa. La Cgil-scuola e la Cisl-scuola ne hanno rispettivamente 197 e 196 (meno 130 e meno 123). La Uil-scuola passa da 154 distacchi a 97 (-57); lo Snals da 227 a 137 (-90). La Gilda degli insegnanti passa da 80 a 53 (-27).

Una mazzata, che non piegherà comunque, crediamo, i sindacati, sempre ben organizzati. Le persone distaccate dal lavoro, e utilizzate dalle organizzazioni sindacali, sono in genere motivate, attive, disposte a muoversi sul territorio e per partecipare alle (frequenti) riunioni e iniziative nazionali, in genere col rimborso delle spese e/o con "diarie" per le trasferte. Insomma, si tratta di "quadri" impegnati a tempo pieno e con un forte senso di appartenenza alla propria organizzazione, e con un consistente apparato centrale.

Nessun partito politico, nemmeno ai tempi della "prima Repubblica", ha mai disposto, nel settore della scuola, di un numero di addetti a tempo pieno paragonabile a quello dei distacchi sindacali. Ecco perché, malgrado la crisi della "forma-sindacato" come soggetto interprete delle spinte di rinnovamento, malgrado il taglio dei distacchi, e malgrado la comparsa sulla scena di numerose e agguerrite formazioni neo o parasindacali (dai Cip all'Anief, ai Cobas, all'Unicobas ecc.) i cinque sindacati attualmente fruitori dei 680 distacchi costituiscono altrettante reti nazionali coese, radicate nel territorio (e bisogna poi considerare le migliaia di rappresentati nelle RSU), vicine alla scuola reale.

Certo, sarebbero ancora più forti, come lo sono state in passato, se agissero unitariamente.

 
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