Riforma superiori: si parte con quella che c’è !


Superiori. La strada della riforma in discesa/1

Tuttoscuola, 1 novembre 2009

Diversi osservatori, fino a qualche giorno fa, erano scettici sulla possibilità che la Conferenza unificata, già nella prima seduta utile dopo mesi di inattività, potesse licenziare i pareri sugli schemi di regolamento per la riforma delle superiori. Scetticismo motivato da due buone ragioni.

Innanzitutto c'era una ragione tecnica, derivante dal fatto che l'eccessiva quantità di argomenti all'ordine del giorno (ben 62 di cui 9 tutti relativi all'istruzione) avrebbe probabilmente impedito la trattazione degli argomenti previsti, considerate anche le poche ore a disposizione.

C'era un'altra ragione, più politica, che riguardava un possibile atteggiamento ostruzionistico delle regioni, in maggioranza di centro-sinistra, che avrebbero potuto avere buon gioco nel richiedere tempi congrui per l'approfondimento della materia proposta, pretendendo un rinvio per l'esame dei testi degli schemi di regolamento predisposti dall'Amministrazione.

Tutto questo non è avvenuto. Sui tre schemi di regolamento sulle superiori c'è stata discussione e confronto, e le Regioni non hanno fatto alcun ostruzionismo, assumendo con chiarezza posizioni contrarie o favorevoli e deliberando i pareri (non vincolanti) richiesti.

Entro una settimana, anche le commissioni parlamentari dovranno esprimere il proprio parere (i 30 giorni di tempo previsti dalla legge per pronunciarsi scadono tra pochi giorni). A quel punto mancherà soltanto, prima dell'adozione finale dei regolamenti da parte del Consiglio dei Ministri, il parere del Consiglio di Stato. Parere per il quale non dovrebbero esserci problemi.

Ai primi di dicembre le scuole, a poco meno di tre mesi dal termine delle iscrizioni del prossimo 27 febbraio, fissato in settimana dal Miur, potrebbero disporre dei nuovi regolamenti per la riforma da avviare dal 2010.


Superiori. La strada della riforma in discesa/2

Tuttoscuola, 1 novembre 2009

Bisogna comunque aspettare la pubblicazione dei regolamenti di riforma delle superiori sulla Gazzetta Ufficiale, ma si può dire che ora, dopo i pareri della Conferenza unificata, le prospettive perché la riforma vada in porto con effetto dal 2010-11 si sono fatte più concrete.

Tuttoscuola, pochi giorni fa, aveva segnalato il rischio dello slittamento, nel caso non vi fosse stata fumata bianca in Conferenza unificata giovedì scorso. Si sarebbero ridotti al minimo i tempi di informazione e preparazione in vista delle iscrizioni. Non sarà così, a quanto sembra, visto l'esito positivo della Conferenza unificata.

Forse anche per queste ragioni, nei giorni scorsi, Gilda degli insegnanti (seguita dal Coordinamento nazionale dei docenti di diritto e economia) ha chiesto il rinvio della riforma, come aveva già proposto qualche giorno prima l'assessore della regione Toscana.

Per completezza di informazione, è bene precisare che i testi dei regolamenti che saranno varati dal Consiglio dei Ministri, con tutta probabilità, tra la fine novembre e i primi di dicembre, avranno bisogno ancora di altre formali approvazioni. Dovranno essere emanati sotto forma di DPR dal Presidente della Repubblica, registrati alla Corte dei Conti per un controllo di legittimità e, infine, potranno essere pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale per la loro immediata entrata in vigore. Pubblicazione che, verosimilmente, potrà avvenire tra la fine di gennaio e i primi di febbraio.

Per farne conoscere il testo per l'informazione alle famiglie e alle scuole non sarà, però, necessario attendere quel momento formale, anche se è prevedibile che qualcuno, come è già successo l'anno scorso per la riforma del primo ciclo di istruzione, parlerà di iscrizioni non legittime, tentando di disorientare docenti e genitori.


Stato-Regioni: riparte la collaborazione

Tuttoscuola, 1 novembre 2009

È preferibile dirlo a bassa voce perché le sorprese non finiscono mai. Sembra che il rapporto Stato-Regioni abbia imboccato la strada della collaborazione. L'incontro in Conferenza Unificata di giovedì 28 ottobre sembra aver ricondotto ad una prima dimensione "cooperativa" che Tuttoscuola ha sempre auspicato.

Disco verde sulle sezioni primavera, via libera con modifiche per gli istituti tecnici, parere negativo a maggioranza sui licei e sugli istituti professionali, rinvio per i contratti di solidarietà dei precari e sul dimensionamento scolastico.

Le parti si sono date nuovamente appuntamento il 4 novembre alle ore 17 presso il Ministero sulle questioni indicate nella lettera dello scorso 18 ottobre inviata al ministro Gelmini, con la quale il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha rappresentato "...l'esigenza di definire le procedure di attuazione del titolo V in materia di istruzione... e l'urgenza di una interlocuzione finalizzata...ad affrontare problematiche di pressante attualità, quali in dimensionamento scolastico, la decurtazione del fondo per il diritto allo studio universitario, le questioni aperte in materia di edilizia scolastica".

La questione di fondo, comunque, che va risolta è l'individuazione di una "logica di sistema" che unisca tutti i soggetti istituzionali che operano nel settore educativo per tirarlo fuori dalla crisi che lo attanaglia. Trattasi di una sfida difficile, ma non impossibile.

 
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