Il contratto degli insegnanti italiani, il cui mancato rinnovo è stato al centro dello sciopero della settimana scorsa, difficilmente sarà di livello europeo, sia per gli aspetti retributivi sia per i carichi di lavoro. Stipendi e orari di servizio sono i due corni del problema: per i sindacati vanno innalzati i primi, mentre per l’Amministrazione vanno aumentati anche i secondi. Sugli orari di servizio la comparazione con gli altri paesi europei non è semplice, ma, portando il confronto sul monte ore annuo di insegnamento, depurato da altri obblighi di servizio, qualche confronto è possibile. Cominciamo dalla scuola primaria. I docenti della scuola elementare italiana, con 22 ore di lezione alla settimana, prestano - in un anno di 34 settimane - 748 ore, contro una media europea di circa 809 ore annue (mediamente 61 ore in meno all’anno, cioè quasi due in meno alla settimana). Meno dei maestri italiani insegnano solamente i colleghi di Danimarca, Finlandia e Austria. E alle medie? I professori della scuole media italiana insegnano per 612 ore all’anno, cioè 72 ore in meno della media di ore di insegnamento dei loro colleghi europei (media di 684 ore annue). Spagna, Finlandia e Portogallo hanno meno ore annue di insegnamento della scuola media di casa nostra. Quanto ai prof. degli istituti superiori, insegnano anch’essi per 612 ore all’anno, cioè 41 ore in meno della media europea (che è di 653 annue). Portogallo, Finlandia, Spagna e Danimarca hanno un monte ore annuo di insegnamento negli istituti superiori inferiore al nostro. (fonte: Tuttoscuola)