Riordini Istituti Tecnici: Linee Guida presentate a Roma


Nel percorsi di attuazione del Riordino del II Ciclo si è svolto a Roma il 26 e 27 aprile un seminario di approfondimento dal titolo: “Riordino degli istituti tecnici: seconda fase”.

Il seminario è stato organizzato dal Dipartimento per l’Istruzione del MIUR.

All’iniziativa hanno partecipato persone già coinvolte, provenienti dalle scuole, dagli USP, o come rappresentanti delle associazioni professionali e delle associazioni disciplinari. Per DiSAL erano presenti i colleghi Luigi Boscolo Bielo di Chioggia e Fausto Maifredi di Milano.

La prima giornata è stata costituita da una serie di interventi e comunicazioni tesi a indicare lo stato dell’arte sul riordino degli istituti tecnici, nel più ampio contesto del riordino dell’intero sistema scolastico di secondo ciclo. In particolare è stato fatto il punto sullo stato delle linee guida previsto dall’art. 8 del regolamento degli istituti tecnici.

 

Nel suo intervento di apertura Giuseppe Cosentino, Capo Dipartimento per l’istruzione, ha evidenziato il momento importante che sta vivendo il riordino dei cicli. Applicando la legge 40/2007 del Ministro Fioroni, si afferma  una assoluta equivalenza ed una pari dignità tra istruzione tecnico-professionale e istruzione liceale. Nel processo di riordino ogni ciclo di studi si conclude con un profilo preciso; è sollecitata una logica  che porti ad un alleggerimento delle conoscenze e alla acquisizione di competenze. Ma il dibattito conoscenze-competenze è un dibattito fuorviante: non è possibile che il liceo non produca competenze o che il tecnico non comprenda le conoscenze. Qualsiasi percorso formativo deve partire da un complesso di saperi in rapporto al profilo finale. Su questo profilo si fanno le scelte disciplinari. Il problema è di realizzazione pratica e non di contrapposizione ideologica, anche se è vero che il mondo tecnico è per sua natura più vicino ad un lavoro per competenze. Si sta comunque avviando un processo lungo che avrà periodiche verifiche, una nuova sfida, con esiti chiari, ma percorsi liberi.

Cosentino ha infine ribadito la disponibilità da parte del Ministero a cogliere proposte che vengano dal mondo della scuola.

Nei prossimi giorni partirà una campagna di formazione che durerà per tutto il prossimo anno.

 

Ha preso la parola quindi Maria Grazia Nardiello, Direttore Generale per l’Istruzione e la Formazione Tecnica Superiore e per i Rapporti con i Sistemi Formativi delle Regioni. La sua è stata l’introduzione vera e propria al seminario, di cui ha spiegato lo scopo e fornito gli strumenti. Dopo la conclusione della prima fase con la firma del presidente della Repubblica sui regolamenti (15 marzo 2010) inizia con questo seminario la seconda fase: l’individuazione del testo finale delle linee guida per il biennio. Questa fase si concluderà a fine maggio dopo che le scuole e i soggetti interessati avranno dato i loro contributi. Per render e possibile questo, nei prossimi giorni verranno inseriti nel sito di ANSAS i testi attuali delle linee guida, con l’invito a chiunque di interloquire a distanza.

Presumibilmente a fine maggio sarà pronto il testo finale, in modo che possa essere subito preso in considerazione dalle scuole. Tra gli strumenti forniti e che saranno a disposizione di tutti è stato sottolineato il valore di un glossario di 35 termini codificati in sede UE e nella legislazione nazionale, strumento che può facilitare il lavoro sulla base di un linguaggio condiviso.

 

Sono seguiti una serie di interventi del coordinatore e di componenti del gruppo nazionale per il riordino degli Istituti Tecnici  e Professionali

Alberto Felice De Toni  ha riservato nel suo intervento sulla identità degli istituti tecnici un focus particolare sulla “integrazione delle scienze”. E’ un tema che fin dall’inizio ha creato molti problemi (accusa di “disciplina calderone”). Le Scienze Integrate non vanno intese come una nuova disciplina, nella quale si fondono discipline diverse, ma come l’ambito di sviluppo e di applicazione di una comune metodologia di insegnamento delle scienze, di integrazione delle stesse. Dopo avere delineato le motivazioni di una scelta didattica, De Toni ha fornito una serie di indicazioni metodologiche, che trovano nell’approccio laboratoriale la sottolineatura fondamentale; laboratorio non più inteso solo come luogo fisico, ma come atteggiamento mentale con cui affrontare situazioni problematiche.

Ampio e articolato l’intervento di Michele Pellerey che ha delineato i caratteri di una formazione diretta allo sviluppo di competenze. Le linee guida dovrebbero aiutare le scuole a realizzare percorsi che facilitino il raggiungimento di competenze.  Per raggiungere questo scopo il relatore si è soffermato sulla validità dei dipartimenti, indicati nel regolamento. Se non si progetta insieme, infatti, non si arriva all’integrazione delle conoscenze e  alle competenze.

Liliana Borrello e Claudio Demartini hanno concluso la serie di interventi del Gruppo di lavoro con un contributo su “Area di istruzione generale e area di indirizzo nel primo biennio” rispettivamente per il settore economico e per quello tecnologico.

Sono seguite alcune comunicazioni su esperienze variamente legate al riordino dei tecnici, sui seguenti temi: “Come descrivere i risultati di apprendimento” (USP Treviso), “l’organizzazione dipartimentale e la didattica laboratoriale” (diffusione dei risultati del lavoro nato dal Seminario “Experimenta”e del lavoro in atto delle Delivery Unit dell’ANSAS).

 

Nella conclusione della prima parte del Seminario, seguita ad serie di domande poste dall’assemblea, Nardiello ha precisato che verranno inseriti nel sito di ANSAS materiali e contributi acquisiti soprattutto in relazione alle linee guida. Trenta giorni dopo l’inserimento nel sito le linee guida del biennio diventeranno definitive e partirà la terza fase destinata all’accompagnamento. Sui nuovi carichi di lavoro che i docenti sono chiamati ad affrontare relativamente alla formazione in servizio auspica che siano trovate le modifiche contrattuali, che riconoscano i nuovi impegni e che rendano la formazione una attività non opzionale.

Il Seminario è proseguito nella mattinata del 27 con gruppi di approfondimento rispettivamente per il settore economico e per il settore tecnologico su “area di istruzione generale e area di indirizzo nel primo biennio”. Relativamente a perplessità emerse sulla disciplina “scienze e tecnologie applicate” nel settore tecnologico, il coordinatore ha sottolineato il valore orientativo di tale disciplina e ha aperto  ad una possibilità per le scuole di gestirla in modo diversificato secondo l’autonomia.

 

Il seminario è stato concluso da un intervento del consigliere del Ministro Max Bruschi, responsabile della cabina di regia delle indicazioni dei nuovi licei. Bruschi ha individuato alcuni punti di convergenza sui tre percorsi del sistema di istruzione. Si sta lavorando coi referenti dei tecnici e dei professionali per individuare uno zoccolo di contenuti che faciliti lo studente nel passaggio ad altri percorsi. Le discipline su cui è stata posta l’attenzione al riguardo sono: italiano, storia, lingua straniera e matematica.

 
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