L’apprendistato per i quindicenni: una via praticabile
Tuttoscuola - 31 gennaio 2011
Il governo intende dare, come noto, piena operatività alla norma contenuta nel Collegato lavoro alla Finanziaria 2010, che consente ai giovani di completare l’ultimo anno dell’obbligo di istruzione anche con un contratto di apprendistato. L’opposizione in Parlamento ha votato contro conducendo una polemica serrata, e duramente contraria è stata anche la posizione assunta dalla Flc Cgil.
L’opinione pubblica che guarda a sinistra non sembra però così graniticamente schierata contro il provvedimento voluto dal governo e in particolare dal ministro del welfare Sacconi, sostenitore del valore educativo delle esperienze pratiche.
La rivista telematica Education2.0, diretta dall’ex ministro Luigi Berlinguer, ha effettuato in proposito un sondaggio tra i propri lettori, verosimilmente orientati in buona parte a sinistra, con un esito sorprendente: la più alta percentuale dei rispondenti (30%) si è espressa a favore del contratto di apprendistato, in alternativa alla frequenza scolastica, come misura idonea a prevenire la dispersione scolastica “per gli studenti più deboli e meno motivati”, mentre solo il 24% ha dato la risposta più nettamente negativa, ma anche più allineata con quella della sinistra tradizionale e della Cgil: nessuna forma di apprendistato prima dei 16 anni di età.
Un altro 28% si è invece espresso per il potenziamento di tirocini e stage per gli “studenti più deboli e meno motivati” sia pure all’interno della scuola, mentre il residuo 17% ha optato per il potenziamento dei percorsi di alternanza scuola-lavoro “per tutti gli studenti in obbligo di istruzione”.
Nel complesso, dunque, il 58% dei rispondenti si è espresso per soluzioni differenziate per le fasce deboli (30% fuori della scuola, con l’apprendistato, 28% all’interno della scuola, con tirocini e stage), mentre il 42% è rimasto fermo al tradizionale modello unitario-inclusivo. Una spiegazione dell’esito abbastanza inaspettato del sondaggio può essere costituita dal fatto che ad esso abbiano partecipato molti insegnanti che hanno vissuto in prima persona la difficoltà di attenersi a una didattica rigorosamente indifferenziata per tutti gli studenti del biennio iniziale di scuola secondaria superiore.
Le iscrizioni scolastiche ignorano l’apprendistato a 15 anni
Tuttoscuola - 31 gennaio 2011
La legge 183/2010, cosiddetta di collegato sul lavoro, ha introdotto, tra l’altro, una modifica all’istituto dell’apprendistato, prevedendo che ad esso, come già aveva previsto nel 2003 la legge Biagi, possano accedere i ragazzi che abbiano compiuto 15 anni e che tale attività sia valida ai fini dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione: “Possono essere assunti, in tutti i settori di attività, con contratto di apprendistato per l’espletamento del diritto dovere di istruzione e formazione i giovani e gli adolescenti che abbiano compiuto quindici anni. Il contratto di apprendistato per l’espletamento del diritto-dovere di istruzione e di formazione ha durata non superiore a tre anni ed è finalizzato al conseguimento di una qualifica professionale”.
Per la sua attuazione la stessa legge prevede che “La regolamentazione dei profili formativi dell’apprendistato per l’espletamento del diritto-dovere di istruzione e formazione è rimessa alle regioni, d’intesa con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, sentite le associazioni dei datori di lavoro e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.”
La legge 183/2010 è entrata in vigore il 19 novembre scorso, ma la circolare per le iscrizioni per l’anno scolastico 2011-12, pubblicata successivamente, non ne ha fatto cenno, forse perché mancava ancora la regolamentazione dei profili formativi e l’espletamento della procedura di definizione (Intesa in Conferenza unificata).
Dal prossimo settembre, quindi, i 15enni dovranno continuare a frequentare i percorsi di istruzione come prima, anche se la legge che dispone diversamente avrà in quel momento compiuto quasi un anno. Di apprendistato utile ai fini dell’assolvimento del diritto-dovere all’istruzione si parlerà, forse, alla fine del 2011-2012.