Wisconsin. Se lo sa Brunetta...
Tuttoscuola - 28 febbraio 2011
Il ministro della Funzione Pubblica è tra quelli che ha dato un notevole impulso alla riforma della pubblica amministrazione, avviando anche un certo ridimensionamento del potere sindacale sul funzionamento e sull’organizzazione dei comparti pubblici, mediante il noto decreto legislativo 150/2009. Ha di fatto annullato il potere di disapplicazione delle norme di legge, ha ridotto al minimo la contrattazione integrativa di istituto a favore della dirigenza pubblica. Insieme al collega Sacconi ha previsto di passare a norme di stato giuridico alcune materie di contrattazione sindacale, come, ad esempio, congedi e assenze. Per non parlare del blocco della contrattazione…
Oltre Atlantico c’è però qualcuno che per contrastare il sindacato dei dipendenti pubblici ha fatto di più. È lo stato del Wisconsin, dove si sta procedendo all’approvazione di una legge anti-sindacato.
La legge dovrà essere approvata dal Senato del Wisconsin, ma è già polemica negli Stati Uniti, tanto che lo stesso presidente Obama ha dichiarato che il provvedimento è “un attacco ai diritti sindacali”.
L’attenzione al piccolo Stato del Wisconsin nasconde la fondata preoccupazione che in altri parlamenti di Stati federati si assumano iniziative analoghe per far quadrare i conti pubblici, cominciando dal ridurre il potere contrattuale che potrebbe ostacolare il raggiungimento dell’obiettivo.
Se negli Stati Uniti, paese delle libertà, si limita la libertà sindacale a causa della crisi economica, cosa potrebbe fare da noi il ministro Brunetta per le stesse ragioni?