Contributi famiglie alle scuole: comunicato DiSAL ANDIS


A proposito di un incredibile comunicato diffuso dall'Ufficio Stampa del MIUR (quello da dove è andato via il dott. Zennaro !) in merito a impressionanti dichiarazioni del presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, pubblichiamo il comunicato congiunto diffuso dalle Associazioni professionali dei dirigenti scolastici. Mentre si può capire l'ignoranza della norma da parte di un cittadino comune, risulta difficile accettare il metodo, ancora una volta, del Ministero di sparare nel mucchio, dimenticando che il contributo volontario delle famiglie alla scuola non è stabilito dai dirigenti ma bensì dai Consiglio di Istituto dove siedono i rappresentanti dei genitori che hanno modo di vedere e toccare con mano i bilanci reali delle Istituzioni Scolastiche. (DiSAL)

 

                                                                       

SULLA DICHIARAZIONE DEL MINISTRO GELMINI

A PROPOSITO DI CONTRIBUTI DELLE FAMIGLIE E DI BILANCIO SOCIALE

 

E fu così che il giorno di San Francesco il Ministro dell’Istruzione, come da consolidata tradizione, trova l’occasione e la ricorrenza per un’ennesima bordata contro i dirigenti scolastici d’Italia, difendendo l’Unione Consumatori che li insulta accusandoli di “fare disinformazione invece che insegnamento” e di “stabilire autonomamente i contributi delle famiglie alle scuole”.

Dando ragione a simili disinformazioni e falsità (i contributi volontari sono deliberati dai Consigli di Istituto con i rappresentanti delle famiglie), il Ministro accusa i dirigenti di “atti illegittimi” e ritiene necessaria, anzi impone agli Uffici Scolastici Regionali una solenne chiamata alla vigilanza.

Qualche dirigente scolastico, reo di aver comunicato alle famiglie le quote stabilite dai Consigli di Istituto (avendo presumibilmente le casse vuote), ha attivato una “prassi che risulta ancora di più ingiustificabile a fronte del reintegro dei fondi per le spese di funzionamento e anzi del loro aumento in questo anno scolastico, da 130 a 200 milioni di euro”. “Mi sembra inoltre opportuno – continua il Ministro - che le dirigenze scolastiche rendano conto ai genitori dell’utilizzo delle risorse, rendendo universale l’adozione del ‘bilancio sociale’, che non a caso è lo strumento attraverso il quale alcune tra le scuole meglio gestite si presentano al territorio”.

Certamente il bilancio sociale universale, risolverà i problemi delle scuole italiane, farà lievitare i docenti, gli impiegati e i collaboratori scolastici che mancano, riempirà le casse per rinnovare macchinari obsoleti da 20 anni, per pagare le visite fiscali e   farà sparire le crepe che ogni giorno aumentano senza nessuno che le vada a coprire…

Signor Ministro, anche senza bilancio sociale universale il territorio si rende conto di quanto i dirigenti scolastici di buona volontà, i docenti e gli impiegati fanno e di quanto tutti gli altri non fanno…

Roma, 4 ottobre 2011

 

I presidenti delle Associazioni Professionali dei Dirigenti Scolastici

                                                       ANDIS  Gregorio Iannaccone

                                                    DiSAL   Roberto Pellegatta

 

 

Ufficio stampa - Ministero Istruzione, Università e Ricerca

DICHIARAZIONE DEL MINISTRO MARIASTELLA GELMINI

“Ritengo pienamente condivisibile quanto dichiarato oggi  dal segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC) Massimiliano Dona.

La trasformazione dei contributi volontari delle famiglie alle scuole in contributi obbligatori rappresenta infatti un atto illegittimo. La denuncia del segretario Dona impone un’attenta verifica da parte degli Uffici Scolastici Regionali, che saranno in tal senso chiamati a  vigilare dal Ministero. Tale prassi risulta ancora di più ingiustificabile a fronte del reintegro dei fondi per le spese di funzionamento e anzi del loro aumento in questo anno scolastico, da 130 a 200 milioni di euro. Mi sembra inoltre opportuno che le dirigenze scolastiche rendano conto ai genitori dell’utilizzo delle risorse, rendendo universale l’adozione del ‘bilancio sociale’, che non a caso è lo strumento attraverso il quale alcune tra le scuole meglio gestite si presentano al territorio”.

Roma, 4 ottobre 2011

 

 
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