L'ultimo in ordine di tempo è il meritorio lavoro di Rosario Drago, il quale ha letto e studiato oltre 400 pagine di documenti relativi ai concorsi a presidi in Francia (un Paese vicino a noi geograficamente e storicamente) e ne ha fatto una preziosa sintesi.

Un lavoro che mette tutti noi in condizioni di toccare con mano modalità “civili” di impostare un concorso a Dirigente scolastico.

Di seguito alcuni aspetti salienti:

•  Il concorso si svolge annualmente con la comunicazione dei posti “messi a concorso”. Non ci sono graduatorie né triennali né ad esaurimento. I vincitori sono in numero corrispondente ai posti vacanti.

•  L'informazione ai potenziali candidati alla professione dirigenziale è chiara ed esaustiva. Una brochure (GUIDE, Concours de recrutement des personnels d'encadrement, - session 2012), pubblicata dal Ministero, comunica all'aspirante, con un linguaggio semplice, tutto ciò che deve sapere per affrontare il percorso selettivo.

•  Viene fornita un'esposizione sintetica, ma accurata, delle caratteristiche della professione di preside, nonché la retribuzione. Il potenziale candidato così sa tutto quanto lo aspetta prima di decidere se partecipare o meno alla prova. In termini tecnici si chiama “autoselezione”.

•  L'ingresso nella macchina concorsuale è caratterizzato dalla presentazione da parte dell'aspirante di un Portfolio professionale (RAEP, Dossier de reconnaisance des acquis de l'esperience professionnelle), che si compone delle seguenti parti:

a) Identificazione, studi professionali e altre formazioni;

b) Esperienza professionale: tipo di servizio di insegnamento, attività di volontariato o altre attività che si intende portare a conoscenza della Commissione,

c) tabella riepilogativa con le due ultime valutazioni del servizio svolto, il visto della direzione regionale e l'autocertificazione.

•  La formazione degli aspiranti è affidata a un centro pubblico denominato CNED (Centre national d'enseignement à distance, nato nel 1939), il quale offre una serie di corsi on-line per la preparazione al concorso. A questo servizio, l'aspirante si iscrive in qualsiasi momento dell'anno a seconda dei bisogni e con un versamento di 300 euro. Si tratta quindi di una formazione sur misure che esclude, dati il prestigio e la qualità dell'offerta, qualsiasi partecipazione di privati a questa fase pre-concorsuale.

•  La prova scritta è unica e si chiama prova di “ammissibilità”. È formulata a livello centrale e si svolge in un'unica data. Il programma della prova è essenziale e molto lontano da quella specie di enciclopedia che caratterizza il bando italiano. Gli “indirizzi generali” del Direttore responsabile del reclutamento sono molto precisi nella descrizione della prova che consiste nello studio e soluzione di un caso illustrato da un dossier (durata 4 ore che servono in gran parte per leggere tutto il dossier; lunghezza dello svolgimento massimo due pagine).

“Il candidato dovrà dimostrare di essere in grado di leggere un dossier riguardante una situazione scolastica concreta, dimostrando la capacità di analizzarne gli elementi utili all'analisi della situazione, a comprendere le situazioni complesse, a definire le loro problematiche, e, infine a proporre soluzione pertinenti”.

Rimandiamo al dossier sul sito per tutti gli altri particolari tra cui le prove orali. Qui preme infine ricordare che il concorso viene sottoposto periodicamente ad una seria verifica sia interna che esterna. Proprio come in Italia!!!

In allegato il testo completo.