Concorso dirigenti: i titoli delle prove scritte per regione


Ministero Istruzione -  16 dicembre 2011
 
I titoli ufficiali delle due prove scritte raccolti per regione
ABRUZZO

Prima prova – 14 dicembre 2011

La valutazione degli studenti e la certificazione delle competenze. Il candidato approfondisca:

- il dibattito europeo sulla relazione conoscenze/competenze

- le funzioni valutative del Consiglio di classe, le principali novità normative intervenute in materia e i riflessi sulla didattica;

- le azioni che il Dirigente scolastico deve attivare per promuovere una programmazione didattica fl1nzionale ad un sistema di valutazione per competenze.

Seconda prova – 15 dicembre 2011

Analisi dei risultati della rilevazione INVALSI e progettazione degli interventi.

L’INVALSI ha di recente restituito alla scuola le schede diagnostiche dei risultati conseguiti dalle classi, raffrontati con i livelli medi rilevati nella regione di appartenenza e sul territorio nazionale.

Il candidato indichi come un dirigente scolastico possa avvalersi della scheda diagnostica, ove gli esiti risultino inferiori alla media della regione, per elaborare un piano di azione volto a migliorarne il livello.

 

BASILICATA

Prima prova – 14 dicembre 2011

L’autonomia delle istituzioni scolastiche è garanzia di libertà d’insegnamento e di pluralismo culturale e si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e con l’esigenza di migliorare l’efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento” (comma 2, art. 1 DPR n. 275/99).

Nella citazione è chiaramente indicata la filosofia stessa del Piano dell’Offerta Formativa.

Il candidato, nella sua funzione di dirigente scolastico, commenti puntualmente quanto sopra. In particolare si soffermi su:

autonomia come responsabilità e garanzia del conseguimento dei risultati attesi;

libertà di insegnamento e finalità fondamentali della scuola;

condizioni per un efficace processo di apprendimento.

Seconda prova – 15 dicembre 2011

Il Presidente e la componente genitori di un Consiglio d’Istituto contestano al Dirigente Scolastico alcune procedure relative all’adozione del piano dell’offerta formativa ed alla gestione finanziaria. Inoltre la tensione si diffonde anche all’interno dei diversi consigli di classe, dove i genitori sono accusati, da parte dei docenti, di disinteressarsi delle problematiche e del successo formativo dei figli. A loro volta i genitori esprimono notevoli critiche nei confronti dei docenti, in particolare la modesta attenzione rivolta alle esigenze degli alunni ed una inappropriata distribuzione dei carichi di lavoro da svolgere a casa. Anche di tale quadro conflittuale il presidente del Consiglio d’Istituto si fa portavoce dei genitori.

Il Dirigente Scolastico, dopo una  prima fase molto tesa di rapporti, si rende conto che si sta concretizzando nei genitori una  convinzione errata sui ruoli, competenze e poteri dei docenti, degli organi collegiali e di quello monocratico. Di conseguenza ritiene che vadano adottate iniziative concrete per svolgere una adeguata attività di informazione, ripristinare un clima di normalità nei rapporti tra docenti e genitori, recuperare la piena efficienza del Consiglio d’Istituto e stabilire una leale e positiva collaborazione con il Presidente dell’organo.

Quali azioni e procedure deve metter in campo il Dirigente Scolastico,  per dare risposte e soluzioni alle problematiche emerse ?

 

CALABRIA

Prima prova – 14 dicembre 2011

L’art. 25 del d. lgs. 165/2001 prevede che il dirigente scolastico, responsabile della « gestione unitaria dell’istituzione», sia «coadiuvato dal responsabile amministrativo», operi «nel rispetto delle competenze degli organi collegiali», e possa, «nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative», «avvalersi di docenti da lui individuati, ai quali possono essere delegati specifici compiti». Il candidato tratti criticamente il tema della governante delle istituzioni scolastiche, definendo preliminarmente, e in modo sintetico, le competenze specifiche dei vari attori e delineando poi le migliori strategie di direzione per prevenire relazioni di tipo conflittuale tra i medesimi, anche in considerazione dei processi di dimensionamento in atto.

Seconda prova – 15 dicembre 2011

In un contesto territoriale ad alta vocazione turistica, un gruppo di genitori chiede al dirigente scolastico che sia ampliata l’offerta formativa mediante l’attivazione dell’insegnamento di una lingua straniera aggiuntiva. In relazione a tale richiesta, quali possono essere le concrete risposte che il dirigente può dare, tenendo conto del vigente contesto normativo nonché dei vincoli relativi alle risorse. Predisponga il candidato una schema di lavoro, indicando il tipo di scuola, il quadro normativo di riferimento, le modalità operative, le motivazioni delle proprie scelte.

 

 

CAMPANIA

Prima prova – 14 dicembre 2011

Dalla scuola delle conoscenze alla scuola delle competenze.

Il candidato, alla luce del dibattito attuale e delle diverse posizioni riportate dalla letteratura, delinei una idea di scuola dell’infanzia e / o di una dei due cicli dell’istruzione sul piano, ordinamentale, pedagogico-metodologico-didattico .

Analizzi e descriva altresì le competenze del dirigente scolastico in relazione alla definizione e alla predisposizione di un piano dell’offerta  formativa adeguato ai bisogni degli alunni e del territorio, anche tenendo conto delle problematiche dell’integrazione e dell’inclusione.

Seconda prova – 15 dicembre 2011

In una scuola si verifica una forte incidenza di evasione scolastica e  di abbandono degli studi, nonché qualche episodio di bullismo nei confronti di alunni con problemi di socializzazione ed inserimento.

Il problema del bullismo viene divulgato dalla stampa e l’assessore comunale alle politiche sociali contatta la scuola affinché affronti il problema e sottolinea nel contempo la necessità di una maggiore collaborazione con quanti interessati nell’ambito del territorio a tutela dei minori e dei disabili.

Alla luce delle competenze del Dirigente, il candidato analizzi in particolare sia le problematiche relative al bullismo che alla dispersione scolastica ed individui le possibili strategie di soluzione, fornendo anche le motivazioni delle scelte operate con specifico riferimento al contesto ordinamentale e normativo.

 

 

 

 

 

EMILIA ROMAGNA

Prima prova – 14 dicembre 2011

La presenza nei percorsi scolastici curriculari di alunni con cittadinanza non italiana sta assumendo un'incidenza sempre più rilevante soprattutto nelle regioni settentrionali del nostro Paese, dove ormai si connota come elemento strutturale.

Ciò pone ulteriori sfide al sistema dell'istruzione, impegnato nella ricerca di una nuova equità di fronte ai cambiamenti emergenti. La scuola infatti è chiamata a rapportarsi con vecchie e nuove difficoltà, che esigono risposte adeguate sul piano organizzativo, metodologico, didattico e relazionale, per garantire un effettivo successo formativo di tutti, un efficace contrasto alla dispersione scolastica, la realizzazione di pari opportunità anche nel riconoscimento del merito di ciascuno.

Il candidato

discuta tale affermazione evidenziando principi giuridici/normativi di riferimento, elementi culturali di base, ragioni e motivazioni anche di carattere socio-economico;

indichi come rispondono il sistema scolastico nazionale e quello locale a questa particolare problematica con riferimento sia al primo che al secondo ciclo di istruzione;

precisi il ruolo, la funzione e le responsabilità del Dirigente in ordine alla correttezza e all' efficacia operativa dell'istituzione scolastica, con attinenza agli aspetti gestionali, organizzativi, pedagogico-didattici, relazionali;

esemplifichi un'azione contestualizzata, anche con riferimento alla propria esperienza professionale.

 

Seconda prova – 15 dicembre 2011

Al dirigente scolastico pervengono segnalazioni relative al comportamento di un docente della scuola, al quale viene attribuito l’uso frequente di un linguaggio scorretto e violento, tale da determinare nella classe un clima di disagio e malessere generalizzato. Un gruppo di genitori minaccia di denunciare il caso ai quotidiani locali, nonché all’U.S.R. competente.

Il candidato, anche in base alla propria esperienza professionale, descriva il contesto scolastico e territoriale a cui intende far riferimento.

In particolare, nella sua veste di Dirigente scolastico, indichi:

sulla base di quali atti, azioni, osservazioni ritiene di poter approfondire i punti nodali della situazione;

quali sono le tematiche di base implicate e il quadro normativo di riferimento;

quali azioni in ambito organizzativo, gestionale, comunicativo/relazione ritiene di poter attivare, per risolvere la situazione o contenerne gli effetti;

come ipotizza di documentare e comunicare il proprio operato e le decisioni che vengono assunte.

 

FRIULI – VENEZIA GIULIA

Prima prova – 14 dicembre 2011

La scuola è chiamata a gestire le varie forme di svantaggio nel proprio ambito: La deprivazione socio-economica-culturale e linguistica; Il disadattamento affettivo-emotivo-relazionale; I disturbi specifici di apprendimento; La disabilità. Quali sono gli strumenti normativi, gli aspetti organizzativi e le strategie di intervento che il dirigente scolastico deve mettere in atto.

Seconda prova – 15 dicembre 2011

Fare di più con meno; in un periodo di risorse decrescenti, con quali passaggi procedurali e con quali criteri, anche alla luce delle esigenze della comunità servita come emerse negli organi collegiali e segnalati dalle Istituzioni territoriali, il Dirigente Scolastico può proporre soluzioni condivise nell’adozione dei progetti finanziabili.

LAZIO

Prima prova – 14 dicembre 2011

Una scuola che sente il bisogno di rendere conto del proprio operare sente la responsabilità del proprio mandato. In tale prospettiva, delinei il candidato le funzioni e i compiti del dirigente scolastico.

Seconda prova – 15 dicembre 2011

Un dirigente scolastico recentemente assegnato ad un istituto deve affrontare il problema rappresentato dal crescente numero di iscrizioni da parte di alunni provenienti da contesti migratori.

Alcuni docenti, non particolarmente formati ai processi di inclusione sociale e/o lavorativa e all’innovazione, faticano a trovare strategie che consentano il conseguimento di esiti formativi efficaci.

Il candidato descriva le azioni professionali promosse dal dirigente scolastico per la realizzazione del mandato istituzionale

 

LIGURIA

Prima prova – 14 dicembre 2011

Dopo aver richiamato i principi costituzionali della rappresentanza democratica e della libertà d’insegnamento, il candidato illustri la figura del Dirigente Scolastico in relazione al Consiglio di Circolo/Istituto e al Collegio dei Docenti.

Si soffermi, altresì, sulla distinzione tra poteri d’indirizzo e poteri di gestione.

Seconda prova – 15 dicembre 2011

In un istituto scolastico si sono verificati alcuni inquietanti fenomeni di bullismo.

Il dirigente scolastico e i docenti effettuano una approfondita riflessione sulle strategie da adottare ai fini del contrasto a tale fenomeno.

Il candidato esprima il suo motivato parere sugli interventi che dirigente scolastico e docenti, nelle rispettive competenze,  sono chiamati ad  attuare al riguardo sia sotto il profilo sanzionatorio sia sotto il profilo della valorizzazione di specifici aspetti del processo di istruzione/educazione.

 

 LOMBARDIA

Prima prova – 14 dicembre 2011

IL candidato, dopo aver eseguito una disanima dei documenti europei degli ultimi anni e aver stabilito un collegamento con le normative inerenti le riforme del sistema scolastico italiano, scelga un grado  e ordine di scuola più confacente alla propria esperienza ed elabori un’Offerta Formativa operando tutte le necessarie ipotesi legislative, amministrative, organizzative, gestionali, sindacali, ecc.. e quelle relative al contesto territoriale in cui la scuola si trova.

Seconda prova – 15 dicembre 2011

Durante lo svolgimento di una verifica nella classe I A di un Istituto professionale, l’insegnante di lettere si accorge che Alessandro ha la testa appoggiata sul banco e si rifiuta di svolgere il compito.

L’insegnante lo chiama alla cattedra e si accorge che ha alcune bruciature circolari sulla mano, chiede delucidazioni senza ottenerle, mentre due compagni dal posto, guardandolo minacciosi, commentano ad alta voce, deridendolo. L’insegnante fa chiamare il Dirigente.

Negli ultimi mesi nella cittadina sede dell’Istituto professionale si sono verificati diversi atti di bullismo ed il Sindaco ha contattato più volte l’Istituto per chiedere di far fronte al problema. Negli incontri ha sempre sottolineato la responsabilità della scuola che ha il preciso dovere di attivarsi per svolgere al meglio il suo mandato istituzionale in termini di educazione e formazione.

Il candidato analizzi il caso proposto ed individui possibili strategie di intervento ed affronti soluzioni che il Dirigente può adottare, motivando ed argomentando le ragioni delle scelte.

 

MARCHE

Prima prova – 14 dicembre 2011

Il Dirigente scolastico, oltre alle funzioni giuridico-amministrative e gestionali sempre più rilevanti, riveste, come carattere primario, il ruolo di educatore, esperto nelle strategie organizzative, maturo nell’interpretare l’Istituzione Scolastica come sistema dinamico che dialoga con il territorio, capace di stimolare e di valorizzare risorse e competenze, affinché ogni alunno possa esprimere in massimo grado tutte le potenzialità di cui è portatore. Dica il candidato quale tipo di formazione e di esperienza culturale ritenga più idonea alla costruzione di una tale figura.

Seconda prova – 15 dicembre 2011

In un Istituto Professionale plurindirizzo, costituito da un’utenza scolastica proveniente da un contesto problematico dal punto di vista dell’identità e della composizione sociale, in un clima di elevato tasso di degrado culturale, si evidenzia la presenza di studenti con livelli generalmente modesti di educazione, di istruzione e di senso di responsabilità personale, con difficoltà di apprendimento e con elevati tassi di dispersione, oltre ad un sostanziale disinteresse delle loro famiglie. Il corpo docente, poco sensibile e motivato, continua ad adottare metodologie didattiche inadeguate ed un approccio professionale piuttosto autoreferenziale non finalizzato a verificare la qualità dell’offerta formativa e a valutare l’incidenza del servizio scolastico nel tessuto sociale e culturale del territorio. Il candidato esamini il caso e delinei in maniera esaustiva con quali modalità e con quali strumenti e risorse un Dirigente scolastico di nuova nomina presso tale Istituto possa realizzare, con il supporto della vigente normativa, un piano strategico finalizzato a:

1. stimolare la motivazione e il senso della responsabilità formativa dei docenti;

2. ricostituire il tessuto di una comunità educativa, favorendo un’efficace integrazione degli studenti con difficoltà di apprendimento e di comportamento, in risposta anche alle esigenze formative del territorio;

3. organizzare una valutazione, sia interna sia esterna, efficace e condivisa del servizio scolastico;

4. individuare le risorse materiali e professionali necessarie a realizzare interventi opportuni e azioni formative positive e durevoli.

 

MOLISE

Prima prova – 14 dicembre 2011

Il candidato inquadri il tema del conflitto interpersonale all’interno di un contesto organizzativo complesso come quello scolastico, focalizzandosi in particolare sul ruolo del Dirigente scolastico  nella corretta gestione. Sviluppi la trattazione avvalendosi di riferimenti teorici e normativi ed arricchendola con adeguati spunti esemplificativi

Seconda prova – 15 dicembre 2011

Il Dirigente Scolastico assume servizio in un istituto di circa 700 alunni, situato in una cittadina di 20.000 abitanti. Il Piano dell’Offerta Formativa si basa su una microprogettualità decontestualizzata; il programma Annuale si limita a declinare in termini contabili le attività, senza un piano  strategico. Il personale, sia docente che A.T.A., è pressoché stabile; negli ultimi anni, invece, si sono avvicendati più Dirigenti Scolastici. Gli Enti locali garantiscono quanto spetta per competenza,. Ma non si registra altra forma di Interazione tra essi e l’istituto scolastico in questione. Il numero di alunni è in calo, nonostante il bacino di utenza non faccia rilevare decremento demografico. Il candidato analizzi e interpreti il caso e delinei le azioni che il Dirigente Scolastico può porre in essere in un piano organico di interventi, al fine di pervenire alla elaborazione di  documenti programmatici che rappresentino “l’identità culturale e progettuale” della scuola in una prospettiva di integrazione e sviluppo.

 

PIEMONTE

Prima prova – 14 dicembre 2011

Alla fine degli anni ’60 nel nostro Paese, sulla spinta della contestazione studentesca, si avvia un processo di revisione e di rinnovamento degli ordinamenti scolastici, che a distanza di oltre quarant’ anni non può dirsi ancora del tutto concluso. Dagli ordinamenti centralistici della scuola e dell’amministrazione, che restano comunque ancora immutati per un primo lungo periodo anche dopo l’avvio delle riforme, si passa alle regole della partecipazione democratica al governo della scuola e, nell’ultimo decennio, all’autonomia didattica e organizzativa delle singole istituzioni scolastiche. Il candidato, dopo aver esposto in forma sintetica, quelle che a suo giudizio sono state le ragioni e le fasi salienti di questo processo di cambiamento, nonché le fondamentali tappe normative attraverso le quali esso si è andato realizzando, illustri il parallelo processo di cambiamento, nelle relazioni interne ed esterne della scuola, del ruolo e delle funzioni direttive: dal capo di istituto, al direttore didattico-preside, al dirigente scolastico.

Seconda prova – 15 dicembre 2011

Nella scuola X è prevista la definizione annuale o pluriennale di un piano di aggiornamento/formazione del personale. Le iniziative sona organizzate sulla base della rilevazione dei bisogni, effettuata tramite la somministrazione di un apposito questionario a cura del docente funzione strumentale al POF.

Nonostante i corsi siano congruenti con le esigenze segnalate, solo il 40% del personale si iscrive ed inoltre  il 10% non frequenta pur essendosi iscritto. Il candidato, facendo riferimento ad un ordine e grado di scuola a sua scelta, descriva:

- quali ulteriori dati, in relazione alla scarsa partecipazione, possono essere utili al dirigente scolastico e quali obiettivi concreti possa porsi per affrontare il caso;

- quali sono le azioni da porre in atto, gli strumenti utilizzabili, gli attori interni e/o esterni da coinvolgere e il loro ruolo per il raggiungimento degli obiettivi individuati

- quali difficoltà sono da considerarsi prevedibili e le possibili strategie per superare;

- quali ricadute positive possono derivare all' istituto dal raggiungimento degli obiettivi in rapporto al miglioramento dell'organizzazione di lavoro e alla qualità del servizio erogato, sia in generale, sia rispetto a ciascuna figura professionale operante nella scuola.

 

 PUGLIA

Prima prova – 14 dicembre 2011

Il miglioramento della qualità del sistema pubblico di istruzione e di formazione trova un suo snodo fondamentale nella valutazione degli apprendimenti e della stessa istituzione scolastica.

Il candidato evidenzi le dimensioni pedagogiche, istituzionali, organizzative di tale affermazione e si soffermi in particolare sulle modalità di utilizzo degli strumenti di valutazione adottati dall’INVALSI al fine di programmare le strategie di miglioramento della scuola nella quale svolge la funzione di dirigente scolastico.

Seconda prova – 15 dicembre 2011

In una scuola non periferica di una grande città uno studente, dopo reiterati episodi di molestie, ferisce gravemente con una pietra un alunno dell’Istituto, durante l’intervallo delle lezioni, in uno spazio di pertinenza della scuola.

Il candidato, in qualità di dirigente scolastico, nell’affrontare questo caso si soffermi a delineare:

le azioni  che avrebbero potuto essere promosse in via preventiva;

i provvedimenti e le possibili sanzioni disciplinari che riterrebbe opportuno attivare;

gli strumenti e gli Organi di Garanzia cui fare riferimento;

le azioni di accertamento ed i relativi provvedimenti per eventuali responsabilità del personale scolastico.

Il candidato motivi le ragioni delle sue scelte.

 

SARDEGNA

Prima prova – 14 dicembre 2011

II processo valutativo nelle istituzioni scolastiche si rivolge a diversi ambiti di analisi e autovalutazione: il curricolo, i processi di insegnamento, i risultati di apprendimento, l’organizzazione complessiva, l’attenzione all’utilizzo economico delle risorse.

Nell’esaminare questi diversi ambiti oggetto della valutazione, il Candidato evidenzi il ruolo del Dirigente scolastico nel promuovere e guidare il processo valutativo e finalizzarlo al cambiamento organizzativo, al miglioramento dell’efficienza, dell’efficacia e della qualità complessiva dell’istituzione scolastica.

Tenuto conto della funzione e della valutazione interna ed esterna all’istituzione scolastica, in particolare al Candidato viene richiesto di trattare le azioni da porre in essere, gli strumenti e gli atti di gestione utili per conseguire il miglioramento del servizio scolastico. Evidenzi, inoltre, il Candidato gli strumenti della valutazione per accertare e promuovere il riconoscimento del merito del personale dipendente.

Il Candidato potrà integrare il testo con dati opportunamente scelti a piacere e con esemplificazioni coerenti con le problematiche trattate nel testo.

Seconda prova – 15 dicembre 2011

l Dirigente scolastico prende atto che il Collegio dei docenti ha evidenziato che alcune classi presentano delle prove INVALSI notevolmente peggiori di quelli registrati dalle altre classi, mentre gli esiti degli scrutini sono nella norma della generalità della scuola.

Una parte degli insegnanti rileva che il precedente Dirigente scolastico non ha dato una linea chiara d’indirizzo per le valutazioni; ognuno fa riferimento a quello che ha sempre fatto; i docenti delle classi “peggiori” contestano la validità delle prove INVALSI e affermano che i loro alunni provengono da una zona periferica con un ambiente sociale degradato.

Essendo l’inizio dell’anno scolastico, il Dirigente scolastico ritiene che vi sia la possibilità, ma anche l’urgenza, per intraprendere azioni organizzative e didattiche per dare un quadro di riferimento certo agli insegnanti. Svolge una prima analisi dei suoi poteri d’intervento nei confronti del Collegio dei docenti per delinearne la strategia e gli strumenti da adottare per la soluzione dei problemi emersi. Reputa utile proporre al Collegio dei docenti di adottare comportamenti, metodi e strumenti che supportino il perseguimento di livelli di risultato eccellenti. A tal fine, propone di svolgere un’analisi approfondita dei seguenti aspetti:

analizzare le cause che hanno prodotto i risultato insoddisfacenti;

individuare gli strumenti (giuridici , organizzativi, ecc.) che possono essere adottati per il superamento delle negatività riscontrate e perseguire obiettivi di significativo miglioramento;

definire un progetto che espliciti chiari e verificabili obiettivi di risultato, una organizzazione con specifici compiti e responsabilità, le azioni da porre in essere, i mezzi finanziari e materiali necessari, le procedure e gli indicatori per un monitoraggio continuo ed eventuali incentivi e correttivi da adottare alla luce dei risultati perseguiti.

Il Candidato, nella funzione di Dirigente scolastico, potrà proporre la soluzione del caso suesposto redigendo un progetto, secondo i limiti e le condizioni del testo, applicando ad una scuola del grado e ordine scelta a piacere.

Il Candidato potrà integrare il testo con dati opportunamente scelti a piacere redigendo documenti conseguenti i compiti da svolgere in coerenza con l’obiettivo. Potrà, inoltre, utilizzare, se ritenuto opportuno, gli strumenti tecnici dei sistemi di pianificazione, controllo e comunicazione (diagrammi di flusso, crono programmi, organigrammi, flow chart, bilanci, report, ecc.).

 

 

 

SICILIA

Prima prova – 14 dicembre 2011

L’evoluzione da un sistema accentrato ad uno federalista (Titolo V della Costituzione), unitamente alla produzione normativa degli ultimi anni, ha cambiato i tratti salienti del sistema scolastico.

Il candidato indichi quali strategie il Dirigente scolastico può attivare per rispondere più adeguatamente alle esigenze del territorio.

Seconda prova – 15 dicembre 2011

A seguito delle prove INVALSI somministrate agli alunni partecipanti agli esami di stato della scuola secondaria di primo grado, il Dirigente scolastico dell'l.C. "G. Pascoli", inaspettatamente, apprende che i risultati sia della prova di italiano che di quella di matematica non sono soddisfacenti; in particolare rileva che i risultati, in entrambe le discipline, di una delle quattro terze classi sono nettamente al di sotto della media regionale.

Si chiede al candidato di esporre, alla luce della vigente normativa, quali azioni ritiene opportuno avviare al fine di evitare il ripetersi di simili risultati.

 

TOSCANA

Prima prova – 14 dicembre 2011

Gli ultimi dieci anni del sistema italiano di istruzione e formazione sono stati caratterizzati da profondi cambiamenti. La/il candidata/o evidenzi il ruolo, le funzioni e le responsabilità che il Dirigente scolastico esercita nell’applicazione dei nuovi assetti ordinamentali in un istituto comprensivo oppure in un istituto scolastico secondario di secondo grado, analizzando gli specifici aspetti organizzativi e didattici e con particolare riferimento ai rapporti con gli enti locali interessati.

Seconda prova – 15 dicembre 2011

Una istituzione scolastica rivolge la propria offerta formativa a studenti provenienti da diversi comuni. La popolazione scolastica è eterogenea per provenienza sociale e culturale. La rilevazione degli apprendimenti evidenzia risultati modesti, con esiti scarsi soprattutto nell’ambito scientifico-matematico. Il Dirigente scolastico è di nuova nomina e subentra a un collega reggente. I docenti sono soggetti a forte pendolarismo e presentano un’età anagrafica medio-alta. Il fondo dell’istituzione scolastica è utilizzato solamente per il 70%. La/il candidata/o descriva le strategie individuate dal Dirigente scolastico per governare e promuovere la qualità dei processi formativi, spiegando le finalità delle scelte, le modalità e i tempi dei relativi piani di attuazione, i soggetti coinvolti, le risorse utilizzate e i risultati attesi verificabili.

 

UMBRIA

Prima prova – 14 dicembre 2011

Dal libro bianco a Maastricht, dalle conoscenze alle competenze; il dibattito europeo sui temi dell’istruzione e della formazione ha influenzato fortemente tanto la terminologia quanto le prassi didattiche e gli orientamenti educativi del nostro paese. Il candidato indichi quali snodi principali abbiano  influenzato il sistema scolastico italiano e in che misura, dando ragione dei singoli mutamenti e delle similitudini possibili tra i sistemi  scolastici dei maggiori paesi europei nonché delle più evidenti differenze

Seconda prova – 15 dicembre 2011

Da qualche anno l’istituto sta registrando un evidente calo di iscrizioni, il quale si accompagna con episodi di criticità nella vita della scuola, che trovano cassa di risonanza anche nei mezzi di comunicazione locali.

I problemi non sono riconducibili ad un ambito specifico ma riguardano vari aspetti: rapporti tra famiglie e scuola talora piuttosto conflittuali, comportamenti degli studenti caratterizzati da episodi di bullismo, esiti scolastici non di rado contestati e oggetto di ricorsi, prese di posizione molto critiche da parte di alcuni docenti nei confronti di decisioni assunte dal Consiglio di Istituto.

Il Dirigente si trova, dunque, nella necessità di mettere concretamente mano ad un’azione di risanamento e di ricomposizione  della critica situazione.

Il candidato definisca un’ipotesi di percorso di miglioramento che il dirigente scolastico dovrebbe attuare, con particolare riferimento al comportamento degli studenti e ai rapporti fra la scuola e le famiglie, illustrando alla luce delle disposizioni normative, da indicare opportunamente, le strategie, le motivazioni, gli obiettivi, le fasi, le possibili azioni di monitoraggio e di verifica della propria azione.

 

 

VENETO

Prima prova – 14 dicembre 2011

Dopo avere illustrato la figura,  il ruolo, i compiti e la responsabilità del  dirigente scolastico, esamini il candidato le competenze e i poteri del capo d’istituto in materia disciplinare alla luce delle innovazioni apportate alla previgente normativa dal decreto legislativo 27 ottobre 2009 n. 150. Delinei, inoltre, il candidato il ruolo che il dirigente scolastico  è chiamato a svolgere in ambito formativo nel contesto territoriale locale.

Seconda prova – 15 dicembre 2011

In una scuola secondaria di primo grado del comune capoluogo di una della province del Veneto si sono verificati gravi episodi di bullismo nei confronti di alunni e alunne frequentanti la classe terza di una scuola secondaria di primo grado.

In particolare, sono stati commessi, da parte di alcuni studenti,  atti di sopraffazione e violenza, anche a sfondo sessuale. Il ripetersi del fenomeno, a causa della frequenza di analoghi accadimenti, ha molto preoccupato i genitori ed anche componenti esterne alla scuola. Per questo, da più parti, si chiede al dirigente della scuola di farsi promotore di iniziative finalizzate ad impedire il ripetersi di simili incresciose azioni.

Per tutti gli episodi segnalati sono stati individuati i responsabili.

Ciò premesso, spieghi il candidato:

la procedura disciplinare da instaurare nei confronti degli alunni autori delle azioni riprovevoli, specificando quali sanzioni possono essere inflitte;

se, nelle more dell’emissione dei provvedimenti disciplinari, possano assumersi misure urgenti  interinali e, in caso affermativo, da parte di quale organo;

quali rimedi amministrativi possono essere esperiti dagli interessati e a quale organo vanno indirizzati;

se ritiene opportuno proporre  iniziative di tipo educativo e formativo, indicando i contenuti e gli organi competenti in materia, compresi gli eventuali apporti professionali esterni;

come raccorderebbe tale azione formativa con il tema dell’educazione alla Costituzione e legalità.

 

 
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