Con soddisfazione abbiamo ieri ricevuto la risposta della Direzione degli Ordinamenti del MIUR sulla nostra richiesta (Valutazione didattica: DiSAL chiede il ritiro della CM 94/11) di ripensare le disposizioni della CM 94/11 in materia di valutazione periodica e finali. Nel pubblicare il testo sottolineiamo che il MIUR riconferma la responsabilità degli organi collegiali delle Istituzioni Scolastiche Autonome, presentando le disposizioni inviate come una proposta “indicativa”, non vincolanti, ma comunque affidate ad una seria considerazione sia didattica che di chiarezza comunicativa, nel quadro delle norme emanate dal Riordino del II ciclo e di quelle esistenti sulla valutazione. Si apre così un interessante lavoro di riflessione e responsabilità che deve tener conto di tutti i fattori in gioco e non limitarsi quindi (come avviene in molte scuole o addirittura in interi territori provinciali) né al voto unico né ad una valutazione estranea alle esigenze della nuova didattica per competenze. (DiSAL)
Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca - Dipartimento per l'Istruzione - Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici e per l'autonomia scolastica - Segreteria
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Egr. Dott. Roberto Pellegatta
Presidente Di.S.A.L.
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20125 Milano
Egr. Dott. Roberto Pellegatta,
in merito alle osservazioni avanzate con la sua lettera del 26 novembre, relative ai contenuti della C.M. 94 del 18 ottobre 2011, appare opportuno, ai fini di un reciproco approfondimento della questione, fornire alcune precisazioni.
La situazione di disomogeneità nei comportamenti delle diverse scuole, poco comprensibili da parte non solo delle famiglie, in merito alle modalità di assegnazione del voto periodico, è stata più volte lamentata da parte di dirigenti scolastici, docenti, sindacati e associazioni della scuola, che hanno sollecitato un indirizzo generale riguardo al problema. Era pertanto necessario intervenire dando indicazioni comuni per tutto il territorio nazionale.
Le necessarie indicazioni comuni rivolte alle scuole attraverso la circolare n. 94 tengono conto sia dei riferimenti normativi che delimitano l’ambito dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, sia delle prerogative dello Stato riguardo alla valutazione degli alunni. L’art. 4 punto 4 del DPR 275/1999 in proposito rimette alle scuole specificatamente i soli criteri per la valutazione periodica, e comunque nel rispetto della normativa nazionale e degli “indirizzi generali circa la valutazione generale degli alunni” (art. 8 punto g) del medesimo DPR 275), spettanti al Ministero.
In questo senso la richiamata autonomia professionale dei docenti e delle istituzioni scolastiche, in materia di valutazione, è condivisa da questa Direzione e risulta peraltro confermata dalla lettura della C.M. 94, laddove si dice che “(…) potranno individuare e adottare, nella loro autonomia e nell’ambito delle prove previste per ciascun insegnamento (scritte, orali, pratiche e grafiche), modalità e forme di verifica che ritengano funzionali all’accertamento dei risultati di apprendimento (…)”, ma nei limiti per l’appunto previsti, come sopra ricordato, dalla normativa nazionale e dagli indirizzi generali.
A tal fine appare utile ricordare che in mancanza di indirizzi e norme esplicite nel nuovo quadro normativo frutto del “riordino”, in una fase di transizione com’è questa che prepara le previste modifiche e integrazioni ai Regolamenti, i riferimenti sono costituiti, da un punto di vista normativo e procedurale, da una parte dai previgenti ordinamenti, che – va sottolineato - ancora non contemplano il voto “unico”, e dall’altra, soprattutto nel caso di significative innovazioni, dalle Indicazioni nazionali (per i Licei) e dalle Linee Guida (per i Tecnici e per i Professionali).
Nel nuovo quadro di riferimento l’accento è posto sui “risultati dell’apprendimento” e per questo motivo appare in generale necessario utilizzare un campione più vario e ampio di forme di verifica; la varietà di forme e tipologie di verifica assegnate “in itinere” consente all’autonomia delle scuole di integrare i principi e gli indirizzi generali con la libertà progettuale dei collegi dei docenti, dei consigli di classe, dei singoli docenti.
La stessa libertà progettuale delle istituzioni scolastiche, contemperata dai principi della motivazione, della responsabilità e della trasparenza (quest’ultimo opportunamente richiamato dalla lettera di codesta Associazione, insieme alla tempestività, come un diritto di ogni alunno), è comunque salvaguardata dalla stessa Circolare, che fin dalla prima riga chiarisce che intende fornire alle istituzioni scolastiche delle “indicazioni”, che come tali non possono avere carattere prescrittivo, né potrebbe accadere diversamente attraverso una circolare, che semmai risponde all’esigenza ricordata all’inizio di supportare le scuole nelle scelte che in materia di valutazione periodica devono prendere in questa fase di passaggio dai vecchi ordinamenti alle necessarie integrazioni dei Regolamenti sul “riordino” e sulla valutazione.
Infine si chiarisce, come un punto centrale della questione e non d’appendice, che le osservazioni che le scuole, le associazioni professionali, come
Per questo motivo si ringrazia codesta Associazione professionale per i contributi che ha voluto far pervenire e, nell’occasione, si porgono distinti saluti.
Roma, 20 dicembre 2011
IL DIRETTORE GENERALE
F.to Carmela Palumbo