Dirigenti Scuole Autonome e Libere
Associazione professionale dirigenti scuole statali e paritarie - Ente qualificato dal MIUR alla formazione
Valutazione e reclutamento: bene partire ma siamo ancora alla vecchia scuola !
Nonostante la confusione di molta comunicazione sull’argomento (laddove si è messo assieme le autorizzazioni del CdM per il reclutamento dirigenti e docenti – che riguarda procedure già in atto – e l’annuncio di un nuovo concorso 12.000 docenti – che è una procedura tutta da verificare) occorre apprezzare la prosecuzione della scelta ministeriale nell’immettere in ruolo dirigenti, docenti e non docenti. E questo nonostante l’enorme ricorso … ai ricorsi che ormai devasta il settore pubblico.
Quando queste nomine in ruolo avverranno, crescerà la stabilità dell'offerta formativa della scuola, anche se la situazione del precariato instabile rimarrà per oltre 100.000 insegnanti e circa un migliaio di posti a dirigente.
Tuttavia i presidi di DiSAL esprimono la forte richiesta che queste immissioni in ruolo seguano per l’ultima volta i modelli sempre seguiti di una vecchia scuola: procedure centralizzate, selezione lasciata troppo all'incertezza ed alla diversità territorale (come i concorsi a preside ed i test del TFA hanno mostrato), valutazione tutta incentrata sul nozionismo lontano dai bisogni della scuola reale, continua mortificazione dell’autonomia delle scuole.
Anche il nuovo Sistema Nazionale di valutazione inaugura (se riuscirà a decollare…) una importante, attesa ed essenziale novità per la scuola italiana. Ma anche per questo DiSAL ha sempre sostenuto e sostiene tutt’ora come non sia possibile una simile novità senza intaccare forme di privilegio dominanti l’attuale vecchia scuola: anche nel "nuovo" sistema tutti vengono valutati, tranne gli insegnanti. Per questo lascia perplessi leggere comunicati sindacali molto positivi.
DiSAL ha già chiesto e chiederà di nuovo che il Sistema parta solo se anche i docenti entreranno nell’essenziale ed irrinunciabile necessità di una valutazione qualitativa della scuola, dove la verifica per tutti dei “capaci e meritevoli” torni ad essere non più un puro enunciato di principio ma una pratica reale.
Il presidente Roberto Pellegatta
25 agosto 2012