Chi vuole portare la dirigenza scolastica fuori dalla scuola ?


Il 17 luglio 2002 si è svolto all’Aran l’incontro per l’ipotesi di Accordo quadro di definizione delle autonome aree di contrattazione della Dirigenza per il quadriennio 2002-2005. Presenti per la parte pubblica il Presidente dell’Aran e per le Organizzazioni Sindacali i rappresentanti di Anp-Cida, Confedir, Snals-Confsal, Cisl, Cgil, Uil. L’Aran ha proposto la sostanziale conferma delle aree dirigenziali esistenti. La Anp-Cida ha proposto una diversa ricollocazione delle aree, secondo la quale l’Area V della Dirigenza Scolastica si sarebbe dovuta accorpare ai Dirigenti Amministrativi del Ministero dell’Istruzione, ai Dirigenti Amministrativi dell’Università e degli Istituti di Ricerca. L’Aran , insieme a molte altre Organizzazioni Sindacali, ha ritenuto non tempestiva tale proposta a quadriennio avviato e comunque bisognosa di approfondimenti che non possono essere esauriti in breve tempo. La Cgil ha ribadito la necessità di procedere anche nelle Aree dirigenziali alla elezione delle RSU. Per quanto riguarda la proposta di diverso accorpamento delle Aree Dirigenziali i confederali e lo Snals hanno ribadito che la Dirigenza scolastica, autonoma perché nata e fondata sull’autonomia della scuola, ha tratti culturali e sindacali di tale specificità che non può essere assimilata ad altre Dirigenze di natura amministrativa. Inoltre, la saggia decisione parlamentare, con un unanime ordine del giorno, di tenere fuori la Dirigenza Scolastica dal sistema dello spoil system e dalle altre ricadute negative connesse all’approvazione della legge 1696B avvenuta il 19 giugno 2002, sarebbe annullata da una decisione del genere. La riunione è stata aggiornata al 24 luglio 2002. E’ superfluo ribadire che DiSAL appoggia in pieno la posizione confederale e autonoma mentre rifiuta l’ipotesi, già presentata con la bozza contrattuale Anp, di rompere l’appartenenza alla scuola della dirigenza. A questo punto si mostra con chiarezza che lo stesso obiettivo della dirigenza perseguito ad oltranza può portare la professione del capo di istituto molto lontano dalla sua natura e dai suoi compiti. Servirà dunque una seria riflessione sulla futura collocazione del lavoro di direzione della scuola.
 
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