Scuola e apprendistato: la strada giusta per Fornero
da Tecnica della Scuola- 04.02.2013
Secondo il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, il modello altoatesino dell’apprendistato e della formazione duale presso le scuole professionali sarebbe efficace per combattere la disoccupazione giovanile. I profili professionali, che nel resto d’Italia sono
“Sono qui per conoscere più da vicino un sistema che credo sia esportabile anche nel resto del Paese. Nella riforma del lavoro ho scommesso sull’apprendistato per ridurre la disoccupazione tra i giovani, consapevole del fatto che in Italia le realtà sono diverse”, ha continuato il ministro, ricordando le cinque linee d’azione del governo su questo tema. “Non da ultimo l’Europa deve passare alla creazione di un mercato del lavoro unico”, evidenziando “la collaborazione con il mondo delle imprese, il cui grande problema è la competitività”.
La formazione duale tra scuola professionale ed imprese vanta già una lunga tradizione in Alto Adige, ma è un modello che in Italia sta muovendo adesso i primi passi, dopo la riforma statale del 2011 che ha fatto propri gli elementi centrali dell’apprendistato altoatesino.
In avvio della sua tre giorni di visita in Alto Adige il ministro Elsa Fornero ha voluto conoscere da vicino proprio il mondo della formazione professionale locale con la visita di ieri nella scuola in lingua tedesca per l’artigianato e l’industria di via Roma a Bolzano.
“Abbiamo potuto mostrare al ministro come funziona il sistema dell’apprendistato in Alto Adige, che ha contribuito a contenere la disoccupazione giovanile e ad attenuare a livello locale le ricadute della recessione internazionale”, sottolinea l’assessore alla scuola tedesca Sabina Kasslatter Mur, che ha accompagnato il ministro, anche nella successiva visita alla scuola professionale per il commercio e le arti grafiche Gutenberg in zona industriale, sempre nel capoluogo.
Kasslatter Mur spiega che attualmente circa il 30% dei giovani altoatesini sfruttano le offerte della formazione professionale: “Nei 23 centri professionali in Alto Adige vengono formati circa 10 mila giovani. Per una riuscita del percorso sono importanti la collaborazione dell’azienda e la disponibilità dell’imprenditore ad investire in una buona formazione, a cui si aggiungono strutture attrezzate e adeguate alle esigenze formative, nonché personale docente preparato”.
Nel corso della visita alle officine della scuola professionale di via Roma l’assessore Kasslatter Mur, che in giunta provinciale ha la delega sull’apprendistato, ha accennato al ministro anche le questioni ancora aperte in materia di profili professionali e apprendistato stagionale, auspicando che le norme statali non limitino un sistema collaudato e che funziona bene.
Elsa Fornero ha assicurato il suo impegno a rimuovere eventuali impedimenti e a considerare le particolarità dell’Alto Adige e con una telefonata in diretta da Bolzano al ministero si è subito accertata della questione legata ai profili professionali, che nel resto d’Italia sono 21, mentre in provincia di Bolzano