SiVaDiS2: le linee guida ed il fascicolo


 Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca

Dipartimento per l’Istruzione

Direzione Generale per il Personale della Scuola -  Ufficio II

 

 

SI.VA.DI.S. 2

 

Sistema di valutazione dei

dirigenti scolastici

 

 

LINEE GUIDA

 

 

 

Bozza del 15 dicembre 2004

Indice generale

 

Presentazione

 

Parte prima     L’architettura del SI.VA.DI.S.

 

Parte seconda La sperimentazione del 2004-2005

 

Parte terza      Fascicolo di valutazione individuale

 

Parte quarta    Il repertorio di obiettivi e indicatori

 
 
 
Presentazione

 

 

 

Queste “Linee guida” sono riferite alla sperimentazione del Sistema di Valutazione dei DS nel 2004-2005 e a suoi possibili sviluppi fino a considerare aspetti afferenti alla compiuta definizione del modello di valutazione. Le “Linee guida” si compongono di quattro parti:

1. L’architettura del SI.VA.DI.S.

2. La sperimentazione del 2004-2005

3. Il fascicolo di valutazione individuale

4. Il repertorio di obiettivi e indicatori curato dall’I.N.Val.S.I.

 

La prima parte descrive le principali caratteristiche del modello di valutazione (in attesa dei risultati della sperimentazione). 

La seconda parte descrive il processo di sperimentazione del 2004/2005.

La terza parte contiene la versione aggiornata del fascicolo di valutazione individuale.

La quarta parte contiene un repertorio di obiettivi e indicatori messo a punto dall’I.N.Val.S.I. sulla base del monitoraggio effettuato durante l’anno scolastico 2003/2004.

 

 

PARTE PRIMA

 

L’ARCHITETTURA DEL SI.VA.DI.S.

 

 

 

1. Caratteristiche del modello

 

 

 

L’obiettivo strategico della valutazione perseguito dal progetto SI.VA.DI.S è  lo sviluppo del sistema delle scuole autonome; questo specifico obiettivo caratterizza il modello come appartenente ad una “tipologia metodologica” della valutazione che ha come funzione prioritaria il cambiamento e non il controllo.

 

Il sistema di valutazione dei Dirigenti Scolastici (SI.VA.DI.S.) ha una valenza formativa poiché si propone:

·      il miglioramento del servizio delle istituzioni scolastiche;

·      lo sviluppo del ruolo professionale dei Dirigenti scolastico (DS).

 

Il sistema ha altresì una valenza organizzativa perché permette di rendere chiari

e trasparenti ruoli e responsabilità degli attori.

 

Il sistema ha un carattere negoziale poiché si fonda:

·      sul confronto e il dialogo tra Valutatori e valutati;

·      sulla partecipazione dei DS al processo di valutazione;

·      sulla pratica dell’autovalutazione.

 

Il sistema si ispira ai seguenti principi:

·      la trasparenza e la pubblicità della procedura e dei criteri di valutazione;

·      l’equità nell’applicazione (principi omogenei in campo nazionale e regionale, che tengano conto delle diverse condizioni operative entro le quali i DS esercitano il loro ruolo);

·      la limitazione degli ambiti di soggettività attraverso l’uso (laddove possibile) di dati oggettivi e un metodo solido e condiviso;

·      l’approvazione e la verifica della valutazione da parte del Valutatore finale.

 

 

2. L’oggetto

 

L’oggetto della valutazione, come risulta dalla normativa vigente e dall’art. 27 del CCNL, è costituito:dalla prestazione del DS; la prestazione è valutabile nelle sue due componenti:

a.                            i risultati conseguiti dai DS nella gestione unitaria della propria scuola, tenuto conto delle condizioni di contesto  e delle risorse disponibili;

b.                           i comportamenti che denotano l’utilizzo delle competenze tipiche di ruolo.

 

Premessa indispensabile per entrambi gli oggetti di valutazione è la disponibilità del profilo (attività, responsabilità e competenze necessarie) dei vari ruoli di DS (diversi per tipo di istituto e per contesto socio-economico).

 

 

 

3. Il processo

 

Il processo di valutazione dovrebbe svilupparsi su scala pluriennale ed essere correlato alla durata dell’incarico del DS. E’ comunque da prevedere - con criteri di flessibilità e nel rispetto della valutazione in situazione - una verifica annuale sul grado di realizzazione processuale della prestazione.

Il Fascicolo di valutazione individuale accompagna l’intero processo. Il Fascicolo è lo strumento che garantisce la trasparenza della procedura e documenta le diverse fasi della valutazione.

 

 

In particolare, grande significato rivestono le fasi previste del processo:

 

a. La predisposizione del Piano d’Azione da parte del DS

b. La messa a punto degli obiettivi e dei comportamenti

c. L’osservazione come processo di interazione tra Valutatore e Dirigente Scolastico

d. L’autovalutazione del Dirigente Scolastico

e. La stesura della valutazione

f.  Il colloquio di feedback

g. Le azioni di sviluppo

 

 

5. I livelli della valutazione

 

La valutazione richiede una descrizione della prestazione raggiunta in tutte le sue componenti.  Si articola in due giudizi:

1. la valutazione dei risultati;

2. la valutazione delle competenze e delle aree di sviluppo.

 

La valutazione dei risultati raggiunti dal Dirigente Scolastico è effettuata tramite appropriati standard e descrittori che saranno definiti a conclusione della sperimentazione. In ogni caso, la formulazione della valutazione è formulata in relazione al raggiungimento di obiettivi di miglioramento raggiunti dal DS in rapporto a:

-    le condizioni di contesto;

-    le risorse umane, finanziarie e strumentali effettivamente a disposizione;

-    gli eventuali cambiamenti intercorsi durante l’anno che abbiano indotto a modificare gli obiettivi iniziali.

 

La valutazione delle competenze ha valore diagnostico ed è finalizzata a:

1.   individuare punti di forza e di debolezza specifici del Dirigente Scolastico;

2.   individuare e organizzare iniziative e programmi di miglioramento, di rinforzo e di sviluppo.

La valutazione viene effettuata mediante il confronto tra i comportamenti previsti dal ruolo (differenziati per Istituto e per contesto socio culturale) e i comportamenti messi effettivamente in atto dal DS.

 

 

PARTE SECONDA

 

LA SPERIMENTAZIONE 2004/2005

 

 

 

1. Il modello

Per l’anno 2004/2005 la sperimentazione si muove nel quadro delle caratteristiche indicate nella prima parte.

Per l’anno scolastico corrente viene previsto un campione regionale di consistenza intermedia tra il 5% e l’8 % dei DS con incarico a tempo indeterminato. Il  campione nazionale, in base alle indicazioni fornite dall’I.N.Val.S.I. ad ogni U.S.R., rappresenterà tutte le realtà regionali e tutte le tipologie scolastiche.

La sperimentazione del SI.VA.DI.S. ha un carattere volontario e non produce effetti giuridici ed economici.

 

 

2. L’oggetto

L’oggetto della valutazione, definito nella prima parte, sposta l’attenzione dalla sola dimensione dei risultati a quella delle prestazioni e delle competenze; tuttavia nella sperimentazione 2004/2005 si farà ancora riferimento principale ai risultati conseguiti dai DS nella gestione unitaria della propria scuola, che si svolge in specifiche condizioni di contesto.

Sarà costituita una Commissione che avrà il compito di definire i profili, le competenze e i comportamenti del ruolo di DS; la Commissione terminerà i lavori entro la fine dell’a.s. 2004/2005 e proporrà alle parti il metodo da impiegare dal 2005.

Gli U.S.R., nell’attuazione della fase sperimentale del SI.VA.DI.S., potranno acquisire elementi di riflessione dai risultati di tale Commissione, per utilizzarli quali approfondimenti nell’attività sperimentale di ricerca-azione.

Le aree di attività oggetto di valutazione nel 2004/2005 sono le seguenti[1]:

 

1.  Promozione della qualità dei processi formativi (progettazione e innovazione dei processi di apprendimento individuali e collettivi).

2.  Direzione, coordinamento e valorizzazione delle risorse umane dell’istituto.

3.  Relazioni esterne, collaborazione con le risorse istituzionali, culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio.

4.  Organizzazione e gestione delle risorse finanziarie e strumentali e controllo di gestione.

 

Gli obiettivi da individuare possono avere carattere trasversale a più aree, privilegiando la qualità e la significatività rispetto al numero. Indicativamente nell’attuale fase sperimentale, si suggerisce l’individuazione di non più di cinque obiettivi, garantendo comunque che tutte e quattro le aree siano rappresentate.

Le quattro aree sono tra loro strettamente interdipendenti, si correlano con il Piano dell’offerta formativa e possono essere utilizzate dal Valutatore come griglia di lettura e di analisi per gli obiettivi individuati dal valutato nel loro complesso.

Nell’ambito delle quattro aree, le Direzioni Regionali prevedono “curvature relative” alle specifiche situazioni del contesto territoriale.

Come nella sperimentazione dello scorso anno, la valutazione sarà espressa solo su ciascuna area e non è prevista una valutazione complessiva.

 

 

3. I soggetti coinvolti

 

La gestione del processo di valutazione del DS coinvolge più soggetti, a ciascuno dei quali è affidato uno specifico ruolo.

 

a) Il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale (Valutatore finale)

 

In coerenza con i suoi compiti istituzionali, è il responsabile dell’attuazione del sistema di valutazione e della validazione delle valutazioni formulate dal Valutatore di prima istanza. In particolare, svolge le seguenti attività:

 

·        in fase di avvio:

 

Þ  definisce il gruppo regionale di pilotaggio del progetto;

Þ  cura il coordinamento regionale del sistema anche  al fine di  armonizzare le valutazioni all’interno della stessa regione, tra Valutatore e Valutatore;

Þ  predispone la raccolta e l’utilizzazione di dati e informazioni provenienti da diverse fonti e progetti, che consentano di caratterizzare il contesto operativo del DS, affinché siano detenuti ex ante da parte dei Valutatori e siano oggetto di apprezzamento comune tra valutato e Valutatore. La valutazione, infatti, viene definita anche sulla base degli elementi acquisibili dagli uffici che si occupano del controllo di gestione, della valutazione degli apprendimenti e di altre attività di monitoraggio e verifica;

Þ  predispone un piano di formazione regionale per valutati e Valutatori, in sinergia con l’Amministrazione centrale, nella prospettiva della messa a regime del progetto;

Þ  informa tutti i DS sul SI.VA.DI.S.;

Þ  forma il campione tra i DS che hanno volontariamente aderito;

Þ  sceglie tra i Dirigenti del Miur i Valutatori di prima istanza ai quali affidare la valutazione dei DS coinvolti;

Þ  nell’attuale fase sperimentale, gli U.S.R., ove le condizioni lo consentano, possono prevedere nuclei di Valutatori con la presenza di dirigenti tecnici, dirigenti amministrativi e dirigenti scolastici. Questi ultimi, in assenza di specifiche integrazioni normative, nella logica della ricerca-azione, potranno coadiuvare il Valutatore responsabile di prima istanza nella fase istruttoria. Sarà cura del Direttore Generale individuare tali Dirigenti Scolastici, da formare appositamente, e da utilizzare, di norma, in province diverse da quella in cui presta servizio il DS valutato. Il rapporto numerico valutati/Valutatori potrà variare, di norma, nella fase di sperimentazione, da tre a otto;

Þ  fornisce le indicazioni di quadro in merito agli obiettivi nazionali e regionali per l’anno scolastico oggetto di valutazione.

 

·      Durante lo svolgimento della procedura:

 

Þ   garantisce la coerenza del processo rispetto alla procedura di valutazione, alla    normativa, al sistema scolastico regionale nel suo complesso;

Þ   coordina e supervisiona le attività di valutazione dei Dirigenti Valutatori della propria regione.

·      A conclusione della procedura:

 

Þ       cura la restituzione partecipata ai DS degli esiti del processo di valutazione al fine di promuovere percorsi di sviluppo professionale;

Þ   esprime il giudizio finale di valutazione dei DS coinvolti nella propria regione;

Þ      propone all’Amministrazione centrale - sulla base dell’esperienza compiuta -    eventuali interventi di miglioramento/modifica delle procedure di valutazione.

 

b) I Valutatori di prima istanza

 

Sono designati dal Direttore Generale Regionale[2]. Essi hanno la responsabilità della valutazione di prima istanza. In particolare, i Valutatori svolgono le seguenti attività:

 

·      all’inizio dell’anno scolastico:

 

Þ      gestiscono un incontro preliminare con i DS loro affidati per illustrare il processo di valutazione;

Þ      analizzano il Piano di Azione proposto da ciascun DS e ne verificano la coerenza interna;

Þ      discutono, nell’ambito di un colloquio con il DS, gli obiettivi di miglioramento individuati nella sua autonoma responsabilità;

Þ      assistono il DS nella messa a punto della scheda degli obiettivi e dei relativi indicatori per giungere a una concertazione del piano.

 

·      Durante l’anno scolastico:

 

Þ       monitorano lo svolgimento della prestazione del DS;

Þ       accompagnano il processo di autovalutazione del DS;

Þ       valutano e approvano eventuali modifiche agli obiettivi di miglioramento e/o ai relativi indicatori.

 

·      A fine anno scolastico:

 

Þ      formulano le proprie valutazioni e le propongono al Direttore Generale Regionale nella sua qualità di Valutatore finale;

Þ      si confrontano - se delegati dal Direttore Generale dell’USR - nel colloquio di feedback, con il DS in merito alla valutazione finale assegnatagli;

Þ      identificano insieme al DS – in un eventuale colloquio ad hoc - i fabbisogni formativi e le possibili azioni di formazione.

 

c) I Valutati

 

Sono i DS con rapporto di lavoro a tempo indeterminato. I Valutati svolgono le seguenti attività:

 

·      all’inizio dell’anno scolastico:

 

Þ      integrano, qualora necessario, i dati e le informazioni che caratterizzano il contesto operativo del DS, perché siano oggetto di apprezzamento comune tra valutato e Valutatore;

Þ      definiscono il Piano di azione e individuano gli obiettivi annuali di miglioramento e i relativi indicatori per ciascuna delle quattro aree di attività;

Þ      mettono a punto questi obiettivi con il Valutatore di prima istanza.

 

·      Durante l’anno scolastico:

 

Þ      perseguono gli obiettivi di miglioramento concordati, monitorandone gli stati di avanzamento;

Þ      interagiscono e si confrontano con il Valutatore di prima istanza;

Þ      segnalano le eventuali modifiche di contesto che richiedano la revisione degli obiettivi di miglioramento e/o dei relativi indicatori.

 

·      A fine anno scolastico:

 

Þ      compilano la scheda di “autovalutazione” nel Fascicolo di valutazione individuale;

Þ      partecipano al colloquio di feedback.

 

 

 

d) Le strutture degli Uffici Scolastici Regionali

 

Þ   compilano la parte prima del fascicolo con i dati disponibili;

Þ   forniscono supporto ai Valutatori nell’ambito del processo di valutazione;

Þ   collaborano alla pianificazione delle azioni formative sulla base delle esigenze emerse al termine della valutazione.

 

 

e) La Direzione Generale del Personale della Scuola del M.I.U.R.

 

Þ      definisce il gruppo nazionale di pilotaggio del progetto (esperti interni ed esterni);

Þ      svolge funzioni di coordinamento nazionale del sistema operativo e di supervisione degli esiti, al fine di armonizzare i criteri di  valutazione degli U.S.R. e le relative strutture di interconnessione;

Þ      costituisce una apposita Commissione per l’approfondimento delle prestazioni e delle competenze del profilo professionale dei DS, nonché per l’individuazione delle competenze necessarie per i Valutatori. La Commissione farà riferimento anche alle esperienze internazionali di settore e al monitoraggio I.N.Val.S.I..

Þ      predispone  per valutati e Valutatori, nella prospettiva della messa a regime del progetto, in sinergia con gli U.S.R.,  un piano di formazione comune, nazionale,  diretto non solo alle abilità richieste dal compito, ma anche alle identità professionali di entrambi;

Þ      si avvale della collaborazione dell’I.N.Val.S.I. per il processo di monitoraggio, assicurando l’afflusso dei dati dagli U.S.R.

 

4. La fasi del processo

 

Il processo di valutazione si articola nelle seguenti fasi:

 

a)  le operazioni di avvio;

b)  la preparazione della documentazione di avvio da parte del DS;

c)  la messa a punto degli obiettivi e degli indicatori;

d)  l’osservazione: un processo di interazione tra Valutatore e DS;

e)  l’autovalutazione del DS;

f)   la formulazione della valutazione;

g)  il colloquio di feedback;

h)  le azioni di sviluppo.

 

In merito al punto c), si sottolinea che il rapporto tra Valutatore e Valutato è di interazione funzionale tra soggetti aventi competenze e compiti diversi.

In merito ai punti d) ed e) si sottolinea che le operazioni di osservazione e autovalutazione si svolgono lungo il medesimo arco temporale.

In merito al punto f) si sottolinea che la valutazione si articola nella valutazione di prima istanza e nella valutazione finale.

 

a. Le operazioni di avvio

I Direttori Generali degli USR rivolgono a tutti i DS una azione informativa sul SI.VA.DI.S. Promuovono quindi l’adesione volontaria di un gruppo di DS.

Per l’anno scolastico corrente viene previsto un campione regionale di consistenza intermedia tra il 5% e l’8% dei DS con incarico a tempo indeterminato. Tale campione rappresenta tutte le tipologie scolastiche (scuola primaria, scuola secondaria di primo grado, scuola secondaria di secondo grado).

Il campione nazionale rappresenta a sua volta tutte le realtà regionali.

I Direttori Generali degli USR individuano i Valutatori di prima istanza tra i dirigenti dell’Amministrazione. Per l’anno scolastico corrente è previsto di norma un rapporto tra Valutatori e Valutati che oscilla tra un minimo di 1 a 3 e un massimo di 1 a 8.

 

Come già precisato al paragrafo 3, lett. a), laddove sia giudicato utile, è possibile prevedere nuclei di Valutatori con la presenza di DS appositamente formati, da utilizzare in ambito provinciale non coincidente con quello di servizio come staff del Valutatore responsabile di prima istanza. Tale soluzione può sin d’ora essere sperimentalmente praticata nelle situazioni territoriali in cui ne ricorrano le condizioni.

 

I Direttori Generali degli USR predispongono nella propria regione azioni di coordinamento tra i Valutatori di prima istanza finalizzate alla definizione di modelli operativi che garantiscano l’omogeneità delle procedure e dei criteri di valutazione.

 

 

b. La preparazione della documentazione da parte del Dirigente Scolastico

 

All’inizio dell’anno scolastico il DS, in coerenza con le attività pianificate, predispone il “Piano d’azione” (con la relativa documentazione), indicando sinteticamente per ciascuna delle quattro aree di attività:

-    gli aspetti positivi e critici della propria Istituzione scolastica;

-    gli obiettivi di miglioramento;

-    gli indicatori di processo e/o di risultato da utilizzare per il loro apprezzamento;

-    i piani operativi per ciascun obiettivo.

Gli obiettivi, individuati dal DS nella sua autonoma responsabilità, devono essere:

-    significativi rispetto alla specifica istituzione scolastica;

-    coerenti con l’incarico ricevuto, con i programmi nazionali e regionali, con il contesto socio culturale, con il POF e le risorse assegnate;

-    funzionali allo sviluppo del sistema scolastico nazionale e regionale.

Gli indicatori, che possono essere di tipo sia quantitativo, sia qualitativo devono in ogni caso consentire di misurare e valutare con precisione il grado di conseguimento di ciascun obiettivo. Devono essere cioè

- specifici e non generici

         - congruenti con gli obiettivi di riferimento e

- inequivocabili nella interpretazione del loro significato.

 

 

c. La messa a punto degli obiettivi e degli indicatori

 

Il Valutatore di prima istanza organizza e gestisce un incontro preliminare con i DS per illustrare dettagliatamente il processo di valutazione in termini di impostazione, attività operative, regole, tempi e documentazione.

Il Valutatore di prima istanza accoglie successivamente la documentazione di avvio prodotta dal DS e la verifica rispetto a:

-    completezza;

-    significatività;

-    coerenza;

-    incidenza per il miglioramento del servizio scolastico.

Il Valutatore di prima istanza assiste il DS, in un apposito colloquio di concertazione, nella formulazione definitiva degli obiettivi e degli indicatori. Al termine del colloquio, il DS e il Valutatore di prima istanza sottoscrivono la “Scheda degli obiettivi discussi”.

 

 

d. L’osservazione: un processo di interazione tra Valutatore e Dirigente Scolastico

Nell’ambito di questa fase si intensificano i momenti di interazione e di confronto tra il Valutatore e il Dirigente Scolastico. Tra questi momenti si citano ad esempio:

-   le visite presso l’istituto tese alla conoscenza diretta dell’istituzione scolastica e del suo dirigente;

-   i colloqui concordati con il DS e altre componenti;

-   le modalità web con cui accelerare il flusso delle informazioni;

-   le analisi degli atti proposti dal DS e l’eventuale richiesta di ulteriore documentazione.

Nel corso dell’anno scolastico, in relazione all’andamento delle attività, il DS può proporre integrazioni/modifiche agli obiettivi di miglioramento, spiegandone le motivazioni. Il Valutatore, acquisita la proposta e verificatane la fondatezza (es.: mutamenti reali e sostanziali nelle risorse disponibili, difficoltà inamovibili da parte del Dirigente Scolastico, eventi di forza maggiore), accoglie la richiesta, concerta con il Dirigente Scolastico le modifiche da apportare nel Fascicolo di valutazione individuale (“Scheda degli obiettivi discussi”) e ne invia copia al Direttore Generale Regionale, evidenziando le motivazioni.

Nel corso dell’anno scolastico, il Valutatore acquisisce altresì tutti gli elementi conoscitivi e di contesto che condurranno alla proposta di valutazione di prima istanza.

 

 

e. L’autovalutazione del Dirigente Scolastico

 

Durante l’anno il DS monitora lo sviluppo degli obiettivi definiti e, entro la fine dell’anno scolastico, compila la “scheda di autovalutazione” nell’apposita sezione del Fascicolo di valutazione individuale. Segnala - sulla base degli indicatori a suo tempo definiti - il livello di raggiungimento degli obiettivi, precisando gli scostamenti positivi e negativi. Di seguito espone le proprie riflessioni sulle azioni messe in atto nel corso dell’anno ed evidenzia i propri fabbisogni formativi.

L’autovalutazione costituisce una delle componenti fondamentali del processo di valutazione poiché, congiuntamente agli elementi acquisiti dal Valutatore nella fase di osservazione, configura un quadro valutativo dialettico e partecipato, utile anche per il confronto tra Valutatore e Valutato durante il colloquio di feedback. Il Valutatore supporta l’attività di autovalutazione, fornendo consulenza, ove richiesta, sui suoi aspetti metodologici e strumentali.

 

 

f. La stesura della valutazione

 

Al termine dell’anno scolastico, sulla base degli elementi raccolti, delle relazioni intercorse con il DS e delle eventuali modifiche inserite nella scheda degli obiettivi, il Valutatore formula la valutazione di prima istanza nell’apposita sezione del Fascicolo di valutazione individuale.

La valutazione è condotta con riferimento agli indicatori riportati nella Scheda degli obiettivi ed è corredata dall’indicazione dei fabbisogni formativi individuati dal DS ai fini del suo miglioramento professionale.

 

La valutazione viene definita anche sulla base degli elementi acquisibili dagli Uffici che si occupano del controllo di gestione, della valutazione degli apprendimenti e di altre attività di monitoraggio e verifica.

 

La valutazione si sostanzia nell’attribuzione di un giudizio standardizzato sul livello di raggiungimento dei risultati conseguiti dal DS in ciascuna delle quattro aree di attività.

 

Tali giudizi vanno sinteticamente descritti e commentati, facendo riferimento agli elementi di valutazione utilizzati o ad altri dati ritenuti rilevanti.

 

Sulla base di questa prima valutazione, il Direttore Generale Regionale effettua la valutazione finale. Egli può ratificare la valutazione di prima istanza o può esprimere una valutazione difforme. In tal caso, il Valutatore finale motiverà il suo giudizio in modo congruo. Nei casi in cui lo ritenga opportuno, egli può richiedere un supplemento di informazioni al Valutatore di prima istanza e può effettuare direttamente appositi colloqui con il DS.

 

 

g. Il colloquio di feedback

 

Il colloquio di feedback spetta al Direttore Generale Regionale, salvo delega al competente Valutatore di prima istanza.

Il colloquio di feedback è il momento nel quale il Valutatore restituisce al DS la valutazione finale. È il momento in cui sono illustrati i due giudizi espressi (dal Valutatore dal Valutato) e vengono messi a confronto gli elementi valutativi adottati nella fase di osservazione e autovalutazione.

Il colloquio di feedback costituisce per i DS un’opportunità significativa. La restituzione partecipata degli esiti del processo di valutazione rappresenta infatti il primo passo per promuovere percorsi di sviluppo professionale dei DS.

 

 

h. Le azioni di sviluppo

 

L’Amministrazione regionale:

-     monitora gli esiti del processo di valutazione;

-     predispone un piano di formazione e interventi di supporto per i DS sulla base delle esperienze in corso e delle richieste acquisite.

 

L’Amministrazione centrale avvia azioni mirate a:

-     impostare e realizzare un percorso comune di formazione dei Valutatori, che si proponga di consolidare e certificare le loro specifiche competenze e la loro peculiare identità professionale;

-     allargare il numero dei Valutatori di prima istanza attraverso una adeguata e certificata formazione di un congruo contingente di DS.

 

 

 

5. I livelli della valutazione

 

La formulazione della valutazione è relativa agli obiettivi di miglioramento raggiunti dal DS in rapporto a:

-    le condizioni di contesto;

-    le risorse umane, finanziarie e strumentali effettivamente a disposizione;

-    gli eventuali cambiamenti intercorsi durante l’anno che abbiano indotto a modificare gli obiettivi iniziali.

 

La valutazione dei risultati non si esprime in punteggi. La valutazione degli obiettivi raggiunti dal DS è riferita a ciascuna delle quattro aree. Per ognuna di esse il Valutatore di prima istanza formula una valutazione utilizzando i seguenti tre standard, integrati da una sintetica descrizione della prestazione, da relazionare al livello di raggiungimento degli obiettivi

 

 

·      Da migliorare (DM): esprime un livello di conseguimento dei risultati non soddisfacente, che si sostanzia nel mancato raggiungimento del o degli obiettivi di miglioramento relativi all’area in esame;

·      Buono (B): esprime un livello di conseguimento degli obiettivi relativi all’area in esame in linea con tutte le attese;

·      Ottimo (O): corrisponde a un livello elevato, superiore alle attese, di conseguimento degli obiettivi relativi all’area in esame.

 

 

 

La valutazione delle competenze, laddove possibile a seguito dell’acquisizione di elementi di riflessione offerti dall’apposita Commissione su prestazioni e competenze, ha essenzialmente finalità di tipo diagnostico finalizzata ad individuare punti di forza e di debolezza specifici del Dirigente Scolastico e a promuovere programmi di miglioramento, rinforzo e sviluppo.

 

 

 

 

Allegato 1

 

 

 

SCHEMA DEL PROCESSO DI VALUTAZIONE

A.S. 2004/2005

 

 

 

che cosa

 

chi

 

quando

 

 

 

Predisposizione del piano di azione

 

Dirigente Scolastico

31 gennaio 2005

Messa a punto degli obiettivi e dei comportamenti

 

Valutatore di prima istanza e valutato

28 febbraio 2005

Osservazione

 

Valutatore di prima istanza

30 giugno 2005

Autovalutazione

 

Dirigente Scolastico

30 giugno 2005

Stesura della valutazione

Valutatore di prima istanza e Valutatore finale

15 settembre 2005

Colloquio di feedback

Valutatore finale o, per sua delega, Valutatore di prima istanza/valutato

15 ottobre 2005

Azioni di sviluppo

 

Amministrazione Regionale

15 ottobre  2005

 



[1] Cfr. art. 25 del D. Leg.vo n. 165/2001.

[2] Cfr. art. 1, comma 2 del d.lgs. 286/1999.

La scheda di valutazione delle prestazioni

 

SI.VA.DI.S. 2

 

Sistema di valutazione dei

dirigenti scolastici

 

Fascicolo di valutazione individuale

 

 

 

PARTE I

 

Il dirigente e la scuola.........................................................................................................................

pag. 20

 

Il dirigente

 

·   Informazioni anagrafiche..................................................................................................................

pag. 20

· Curriculum......................................................................................................................................

pag. 20

La scuola

 

·   Informazioni generali.......................................................................................................................

pag. 21

·   Informazioni specifiche....................................................................................................................

pag. 23

 

PARTE II

 

Il piano di azione..................................................................................................................................

pag. 24

·   Le aree di attività.................................................................................................................................

pag. 24

·   Aspetti positivi e critici..........................................................................................................................

pag. 24

·   Scheda degli obiettivi individuati...........................................................................................................

pag. 26

·      Allegati...............................................................................................................................................

pag. 28

·   Scheda degli obiettivi ..........................................................................................................................

pag. 29

 

PARTE III

 

L’autovalutazione.................................................................................................................................

pag. 31

·   Scheda di autovalutazione....................................................................................................................

pag. 31

 

PARTE IV

 

La valutazione.......................................................................................................................................

pag. 33

·   Scheda valutazione prima istanza...........................................................................................................

pag. 33

·   Scheda valutazione finale......................................................................................................................

pag. 35

·   Colloquio di feeback..............................................................................................................................

pag. 36


PARTE I

 

IL DIRIGENTE E LA SCUOLA

 

 

IL DIRIGENTE

 

 

INFORMAZIONI ANAGRAFICHE

 

Cognome: ............................................................................

Nome: ..........................................................................

Nato a: ................................................................................

in data: ........................................................................

Residente in: ...............................................................................................................................................................

Indirizzo: ....................................................................................................................................................................

Telefono: ....................................................................................................................................................................

E-mail: ........................................................................................................................................................................

 

 

 

CURRICULUM PROFESSIONALE IN QUALITA’ DI DIRIGENTE SCOLASTICO (1)            

 

DAL

AL

DENOMINAZIONE ISTITUTO

TIPOLOGIA DI ISTITUTO

SEDE CENTRALE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(1) Compilare partendo dal conferimento dell’ultimo incarico


LA SCUOLA

 

 

INFORMAZIONI GENERALI

 

 

Dati anagrafici

 

 

Denominazione1: ...........................................................................................................................................................      

 

Ordine e grado1: ............................................................................................................................................................

 

Tipologia2 : ...................................................................................................................................................................

Indirizzo1: .....................................................................................................................................................................

 

                       Via/P.zza                                                  nr.        comune                     c.a.p.                     prov.

 

 

Telefono1: .....................................................................................................................................................................

 

Fax1: .............................................................................................................................................................................

 

E-Mail1: .........................................................................................................................................................................

 

Web site1: .....................................................................................................................................................................

 

Altre sedi: ..................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................

 

[1] Riportare i dati relativi alla Sede  Centrale

2 In caso di Comprensivo o Istituto Statale di Istruzione Secondaria, specificare le  tipologie di istituto che ne fanno parte

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fascia di posizione ricoperta  (3)

______________________________________________________________________________________________________

 

Eventuali avvicendamenti nella dirigenza della scuola negli ultimi tre anni scolastici

 

 

SI

 

 

NO

 

 

Personale della scuola

 

 

 

Numero

 

 

Docenti a tempo indeterminato

 

Docenti a tempo determinato (supplenze annuali)

 

Totale docenti

 

 

Personale ATA a tempo indeterminato

 

Personale ATA a tempo determinato (supplenze annuali)

 

Totale personale ATA

 

Totale

 

 

 

Numero dei docenti e del personale A.T.A. a tempo indeterminato presenti nella scuola da almeno 3 anni

 

 

Numero

Docenti a tempo indeterminato

 

Personale ATA a tempo indeterminato

 

                                                                                                                                              Totale

 

 

(3) Indicare la fascia di posizione ricoperta di cui all’art. 13 del C.C.N.L. 1° marzo 2002 e artt. 5 e 7 del C.I.N. sottoscritto il 28.5.2002

 

 

Popolazione scolastica - andamento negli ultimi tre anni scolastici

 

Anno Scolastico

N° Allievi iscritti

N° Allievi iscritti al I anno di corso (4)

  Ritirati

N° Non promossi

N° Ripetenti

 

Totale

di cui

stran.

di cui d.ab. (5)

Totale

di cui

stran.

di cui d.ab. (5)

Totale

di cui

stran.

di cui d.ab. (5)

Totale

di cui

stran.

di cui d.ab. (5)

Totale

 

di cui

stran.

di cui d.ab. (5)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(4) Per i comprensivi indicare gli iscritti in 1^ elementare

(5)  Diversamente abili

 

 

INFORMAZIONI SPECIFICHE

 

Principali trasformazioni della scuola negli ultimi anni (6)  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(6) Dimensionamenti, accorpamenti, sperimentazioni, indirizzi, innovazioni metodologiche etc.

 

PARTE II

 

IL PIANO DI AZIONE

 

AREE DI ATTIVITA’

 

1.  PROMOZIONE DELLA QUALITA’ DEI PROCESSI FORMATIVI (PROGETTAZIONE E INNOVAZIONE DEI PROCESSI DI APPRENDIMENTO INDIVIDUALI E COLLETTIVI).

 

 

2.  DIREZIONE,  COORDINAMENTO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE DELL’ISTITUTO

 

 

3.  RELAZIONI  ESTERNE, COLLABORAZIONE CON LE RISORSE CULTURALI, PROFESSIONALI, SOCIALI ED ECONOMICHE DEL TERRITORIO

 

 

4.  ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE E STRUMENTALI E CONTROLLO DI GESTIONE

 

 

Aspetti positivi Aspetti critici

 

AREA 1

AREA 1

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

AREA 2

AREA 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

AREA 3

AREA 3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

AREA 4

AREA 4

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   

 

 

 

SCHEDA DEGLI OBIETTIVI INDIVIDUATI DAL DIRIGENTE SCOLASTICO

 

 

Non va comunque superato il numero totale di 5 obiettivi con relativi indicatori.

.

 

 

 

AREA DI ATTIVITA’

 

 

OBIETTIVI

 

INDICATORI

1.     PROMOZIONE DELLA QUALITA’ DEI PROCESSI FORMATIVI (PROGETTAZIONE E INNOVAZIONE DEI PROCESSI DI APPRENDIMENTO INDIVIDUALI E COLLETTIVI)

 

 

 

2.     DIREZIONE,  COORDINAMENTO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE DELL’ISTITUTO

 

 

 

 

 

 

3.     RELAZIONI  ESTERNE, COLLABORAZIONE CON LE RISORSE CULTURALI, PROFESSIONALI, SOCIALI ED ECONOMICHE DEL TERRITORIO

 

 

 

 

 

 

4.     ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE E STRUMENTALI E CONTROLLO DI GESTIONE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per ogni obiettivo sopra illustrato, indicare sinteticamente il relativo piano operativo:

 

 

1. Quali vantaggi/positività avrà guadagnato l’Istituto al raggiungimento dell’obiettivo di miglioramento?

 

 

 

 

2. Descrivere brevemente la situazione di partenza

 

 

 

 

3. Descrivere brevemente come si intende perseguire l’obiettivo

 

 

 

 

4. Attori interni e/o esterni coinvolti e ruolo

 

 

 

 

5. Difficoltà prevedibili in questo momentoDifficoltà prevedibili in questo momento

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Allegati:

 

·      P.O.F.

·      Piano annuale e relazione dei revisori dei conti (appena disponibile)

·      Consuntivo e relazione dei revisori dei conti (appena disponibile)

 

·      Altro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCHEDA DEGLI OBIETTIVI DISCUSSI CON IL VALUTATORE

 

 

 

AREA DI ATTIVITA’

 

 

OBIETTIVI

 

INDICATORI

1.     PROMOZIONE DELLA QUALITA’ DEI PROCESSI FORMATIVI (PROGETTAZIONE E INNOVAZIONE DEI PROCESSI DI APPRENDIMENTO INDIVIDUALI E COLLETTIVI)

 

 

 

 

 

2.     DIREZIONE,  COORDINAMENTO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE DELL’ISTITUTO

 

 

 

 

 

 

3.     RELAZIONI  ESTERNE, COLLABORAZIONE CON LE RISORSE CULTURALI, PROFESSIONALI, SOCIALI ED ECONOMICHE DEL TERRITORIO

 

 

 

 

 

 

4.     ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE E STRUMENTALI E CONTROLLO DI GESTIONE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Eventuali commenti del dirigente scolastico:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Eventuali Commenti del valutatore di prima  istanza:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

        Data colloquio obiettivi                                                    Firma valutatore di I° istanza                                                     Firma valutato

 

        ………………………………..                                                     ………………………………..                                                 ………………………………..

 

 

 

 

 

 

 

 

PARTE III

L’AUTOVALUTAZIONE

 

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE

 

 

 

AREA DI ATTIVITA’

 

 

 

OBIETTIVI

 

 

 

INDICATORI

 

RISULTATI - SCOSTAMENTI

POSITIVI E NEGATIVI

1.     PROMOZIONE DELLA QUALITA’ DEI PROCESSI FORMATIVI (PROGETTAZIONE E INNOVAZIONE DEI PROCESSI DI APPRENDIMENTO INDIVIDUALI E COLLETTIVI)

 

 

 

 

 

 

2.   DIREZIONE,  COORDINAMENTO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE DELL’ISTITUTO

 

 

 

 

 

 

3.     RELAZIONI  ESTERNE, COLLABORAZIONE CON LE RISORSE CULTURALI, PROFESSIONALI, SOCIALI ED ECONOMICHE DEL TERRITORIO

 

 

 

 

 

4.     ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE E STRUMENTALI E CONTROLLO DI GESTIONE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                                                                                              

                                                                                                                      

RIFLESSIONI SU QUEST’ANNO:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

INTERVENTI FORMATIVI RICHIESTI E MOTIVAZIONI:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                       Data compilazione                                                                                                         Firma valutato     

                        

                       ………………………..                                                                                                 ……………………………………….

 

 

 

 

PARTE IV

LA VALUTAZIONE

 

SCHEDA VALUTAZIONE DI PRIMA ISTANZA

 

 

AREA DI ATTIVITA’

 

 

OBIETTIVI

 

 

STANDARD DI VALUTAZIONE

 

DESCRIZIONE DELLA PRESTAZIONE

 

1.     PROMOZIONE DELLA QUALITA’ DEI PROCESSI FORMATIVI (PROGETTAZIONE E INNOVAZIONE DEI PROCESSI DI APPRENDIMENTO INDIVIDUALI E COLLETTIVI)

 

 

 

 

 

 

 

 

DM

 

 

 

 

B

 

 

 

O

 

2.   DIREZIONE,  COORDINAMENTO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE DELL’ISTITUTO

 

 

 

 

 

 

 

DM

 

 

 

B

 

 

O

 

3.    RELAZIONI  ESTERNE, COLLABORAZIONE CON LE RISORSE CULTURALI, PROFESSIONALI, SOCIALI ED ECONOMICHE DEL TERRITORIO

 

 

 

 

 

 

 

DM

 

 

 

B

 

 

O

 

4.     ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE E STRUMENTALI E CONTROLLO DI GESTIONE

 

 

 

 

 

 

DM

 

B

 

O

 

 

                       

 

COMMENTI:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

AREE DI INTERVENTO FORMATIVO SUGGERITE:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Firma valutatore di I° istanza

 

_________________

 

TRASMESSA AL VALUTATORE FINALE IN DATA: ______________________

 

 


 

SCHEDA DI VALUTAZIONE FINALE

 

 

CONFERMA VALUTAZIONE DI PRIMA ISTANZA:

 

 

 

NON CONFERMA/MOTIVAZIONE:

 

 

 

 

 

INTERVENTO DECISO:

 

 

 

 

                                                                                   Firma Direttore Generale Regionale: _____________________________________

 

 

 

 

Data _______________________

 


 

COLLOQUIO DI FEEDBACK

 

TEMI AFFRONTATI:

 

 

 

 

 

 

 

 

AREE DI INTERVENTO FORMATIVO CONDIVISE:

 

 

 

 

EVENTUALI COMMENTI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO:

 

 

 

 

 

 

 

 

                        Data colloquio di feedback                                      Firma valutatore finale                                             Firma valutato

 

                    _____________________                          ______________________                              _____________________             

 

 

 
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