Formazione professionale: da Bolzano un importante esperienza


FORMAZIONE PROFESSIONALE, L’ESEMPIO DI BOLZANO QUI SCUOLA E IMPRESA SI PARLANO. E L’OCCUPAZIONE VA

Avvenire - 01-06-2013- DIEGO ANDREATTA
Viene dall'Alto Adige, dove quasi 10mila giovani (il 30%) sfrutta le offerte dei 23 Centri di formazione professionale, l'esempio più virtuoso di apprendistato, "copiato" dallo Stato per la riforma nazionale dal 2011: «Il nostro modello, che abbiamo poi aggiornato ulteriormente, ha contribuito a contenere la disoccupazione giovanile e ad attenuare le ricadute della recessione internazionale», conferma l'assessore competente Sabina Kasslatter Mur, che tre mesi fa ha voluto illustrare queste strategie al ministro Elsa Fomero in una delle sue ultime uscite, portandola a visitare la Scuola professionale per l'industria e l'artigianato in lingua tedesca in via Roma a Bolzano: «Decisivi per l'efficacia di questa formula sono la collaborazione delle aziende ma anche la disponibilità del giovane imprenditore». Lo confermano i dirigenti di uno dei sei Centri di formazione professionale in lingua italiana della Provincia, l'«Einaudi» di Bolzano: «I rapporti di fiducia stabiliti in questi anni con varie aziende sul territorio ci consentono un continuo feedback spiega il vicedirettore Marco Schoepf da una parte finiscono per dare valore aggiunto agli insegnamenti in classe, dall'altra indirizzano i giovani lavoratori verso i corsi più adatti». Il cosiddetto "sistema duale" attivato in Alto Adige prevede due modalità: il primo livello di apprendistato è quello legato all'espletamento dell'obbligo scolastico, dura 3 anni e prevede un minimo di mille ore di formazione scolastica. Il secondo livello, invece, dura dai 18 ai 36 mesi e si rivolge a giovani lavoratori che oltre alla preparazione tecnica impartita dalla loro azienda associano almeno 9 settimane all'anno d'insegnamento nelle scuole professionali. «Da quest'anno prosegue il vicedirettore Schoepf abbia-  mo introdotto il quarto anno nel primo livello e la prospettiva è di arrivare presto anche al quinto anno per poter così anche affrontare l'esame di Stato». Lavorano a quest'ipotesi i dirigenti provinciali che hanno incontrato nei giorni scorsi i sindacati per verificare i dettagli. Ma non ci si adagia sugli allori. Le fresche statistiche parlano di 1.300 ragazzi altoatesini tra i 15 e i 29 anni che da più di tre mesi sono ancora in ricerca di prima occupazione. Una media molto "buona" rispetto a quella nazionale, che il governatore Luis Durnwalter coglie però come un impegno a migliorare ulteriormente le misure antidisoccupazione. A questo scopo lo scorso 11 marzo ha presentato un pacchetto in sette punti: i più importanti sono lo strumento dei tirocini, l'apprendistato, i progetti di inserimento dei giovani con disabilità e l'apprendimento linguistico.

 
Salva Segnala Stampa Esci Home