Autonomia scolastica: indispensabile per la qualità del sistema scolastico


L'autorevole intervento che pubblichiamo conferma quanto già sostenuto dal presidente di DiSAL nel indicare al Ministro le priorita della scuola italiana, (DiSAL)"

 

L'autonomia scolastica, chiave di volta per l'innovazione

Italia Oggi - 04-03-2014 - A.Cocozza*

Se s'intende migliorare la qualità del nostro sistema educativo, oltre agli interventi infrastrutturali sull'edilizia scolastica, il rilancio dell'autonomia scolastica rappresenta una scelta fondamentale per il nuovo ministro dell'istruzione, della ricerca e dell'università, Stefania Giannini, poiché a livello internazionale i benefici prodotti da questo principio ispiratore sono evidenti. Infatti, i Paesi che hanno fatto registrare i migliori risultati nelle indagini Ocse Pisa son quelli che hanno un sistema educativo decentrato, policentrico e basato sull'autonomia. Si tratta di un'autonomia responsabile, che vede protagonisti i docenti, i dirigenti scolastici, il personale Ata e, per certi versi, le famiglie e gli stessi studenti.

L'autonomia per essere efficace deve essere correlata ad un sistema dí valutazione, autonomo e indipendente dal Miur, capace di misurare i risultati delle performance del personale (docenti e dirigenti scolastici, in primo luogo) e degli apprendimenti degli studenti. Inoltre, senza dialogo e confronto con gli altri attori del processo educativo l'autonomia scolastica fornisce un alibi ad una gestione burocratica della scuola e rappresenta una pericolosa deriva verso l'autoreferenzialità.

Nell'attuale situazione di rilancio del ruolo strategico del sistema educativo da parte del Governo Renzi, l'autonomia non può rappresentare un processo di atomizzazione del sistema educativo, ma deve fornire l'energia necessaria per poter far ripartire una nuova stagione di ridefinizione sostanziale delle norme che regolano l'assetto e il funzionamento del sistema educativo italiano. In questa direzione bisognerebbe riprendere lo spirito innovatore contenuto in alcune norme introdotte dal Ministro Profumo e non ancora rese applicative (art, 50 della legge 35/12), così come il progetto di riforma degli Organi collegiali, allo scopo di rilanciare le potenzialità dell'autonomia, in una nuova prospettiva culturale e istituzionale. In particolare ci si riferisce alla norma che prevede l'introduzione di un organico funzionale, a favore della continuità didattica e l'assegnazione di un ruolo fondamentale alle reti di scuole, come nuova dimensione organizzativa e culturale della sperimentazione dell'autonomia.

Per contrastare i rischi che corre la scuola italiana, primo fra tutti il grave tasso di dispersione scolastica, è necessario rilanciare il ruolo svolto dall'autonomia delle istituzioni scolastiche, finalizzandola al raggiungimento di cinque obiettivi strategici:

a) promozione dell'autonomia didattica volta a offrire percorsi educativi personalizzati (qualità capitale umano), attraverso la dotazione di un organico funzionale triennale finalizzato al perseguimento di obiettivi formativi territoriali, con un preciso e affidabile ricorso alla misurazione e al miglioramento degli standard qualitativi di apprendimento e a metodologie didattiche interattive, sul piano delle Information Communication Technologies;

b) incremento della responsabilità delle scuole, attraverso l'implementazione di una corretta valutazione delle performance del personale e di sistema questione complessa la cui soluzione, richiede la compresenza di elementi strettamente correlati tra di loro: visione strategica da parte dell'amministrazione scolastica e una coerente concertazione tra i soggetti che debbono gestire il processo di valutazione;

c) attivare l'autonomia organizzativa e gestionale nell'interazione con altre scuole, allo scopo di elaborare e perseguire obiettivi progettuali innovativi comuni reti di scopo

d) investire nell'autonomia di ricerca e sviluppo, per rispondere alle esigenze di trasformazione indotte dalla globalizzazione, adeguando il livello d'interdisciplinarietà e il grado di internazionalizzazione e di spendibilità delle competenze in uscita.

e) sviluppare una positiva interazione con la vocazione di sviluppo economico, sociale e culturale della comunità locale, fornendo supporto, in una logica di concreta integrazione sinergica tra mondo della ricerca scientifica e tecnologica, università e imprese, favorendo la diffusione del capitale sociale.

Questi obiettivi, ambiziosi e importanti per la modernizzazione del nostro sistema educativo, sono stati messi in discussione dai continui tagli apportati ai fondi da destinare alla scuola negli ultimi 15 anni (Fondo Mof), ora è necessario invertire la tendenza e ridare fiducia ed energia alla scuola se s'intende dare un futuro migliore ai nostri figli.

 

*Università degli Studi Roma Tre e Luiss Guido Carli

 

Per approfondire

-         Autonomia e valutazione: le richieste di DiSAL al Ministro

 

 
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