Scuola digitale, quanto è trasparente la concorrenza?
tuttoscuola.com – 02.05.2014
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, meglio nota come Antitrust, ha avviato un’istruttoria nei riguardi delle società Argo software s.r.l. e la Axios Italia Service s.r.l., i principali operatori privati per quanto concerne i software gestionali delle scuole, che detengono una quota di mercato congiunta stimabile nel 54% circa (33% circa Argo, 21% circa Axios). Ne dà notizia la stessa Autorità nel Bollettino n. 17 del 28 aprile 2014, alle pagine 5-11.
La questione è piuttosto delicata, in quanto è inerente ai rapporti di concorrenza tra società differenti e in quanto la segnalazione è stata inoltrata dal concorrente (che si ritiene danneggiato) Casa Editrice Roberto Spaggiari S.p.A., anch’esso operante nel settore dei software gestionali mediante la divisione Infoschool.
Alle due società Argo e Axios è contestato di aver modificato in senso peggiorativo la loro politica di interoperabilità dei software gestionali a ridosso dell’adozione obbligatoria da parte degli istituti scolastici del registro elettronico e di modalità digitali nelle comunicazioni scuola-famiglia, che ha comportato lo sviluppo del mercato degli applicativi innovativi per scuole. L’obiettivo di questa politica sarebbe di imporre alle scuole già clienti di servirsi dei prodotti software delle medesime anche per la gestione del registro elettronico di classe e delle comunicazioni digitali scuola famiglia.
Le due società sottoposte a indagine avrebbero perseguito questa finalità, apponendo password per l’accesso alle banche dati di proprietà degli istituti, password “che non sono state comunicate agli istituti, nonostante questi siano i proprietari dei dati e i responsabili del loro trattamento, nemmeno a seguito di esplicite richieste da parte degli stessi”.
L’Agcm non ha ritenuto opportuno adottare le misure cautelari richieste dall’azienda segnalante Spaggiari.
L’attività di approfondimento da parte dell’Antitrust dovrà concludersi entro un anno (il 30 aprile 2015).
Registri elettronici da buttare?
Le due aziende su cui l'antitrust sta indagando sono accusate di aver "blindato" i dati degli alunni in modo da renderli inaccessibili ad altri software. Le scuole che hanno acquistato registri che non riescono più a leggere i dati potrebbe essere costrette a comprarne di nuovi.
L’inchiesta dell’antitrust su due aziende produttrici di registri elettronici potrebbe avere conseguenze anche per le istituzioni scolastiche.
La questione infatti è piuttosto complessa e complicata e visti i tempi della giustizia italiana c’è il rischio che - a farne le spese - siano le scuole stesse.
Il problema è questo: le due aziende sui cui l’antitrust sta indagando sono le stesse che da anni gestiscono i software per la gestione di diverse attività amministrative (contabilità, anagrafe alunni, biblioteca, inventario e altro ancora).
Questa aziende sono ora accusate di aver “blindato” i propri data base dell’anagrafe alunni rendendoli di fatto inaccessibili a software di altre aziende destinati alla gestione del registro elettronico.
A questo punto le scuole che hanno acquistato questi registri elettronici si trovano ad avere in mano uno strumento difficilmente utilizzabile e che comunque non è in grado di “colloquiare” con l’anagrafe degli alunni.
In realtà il punto di tutta la questione è un altro: non si capisce davvero (o lo si capisce fin troppo bene...) per quale motivo il Ministero dell’Istruzione non abbia provveduto fin da subito a fornire a tutte le scuole d’Italia un registro elettronico standard (e magari anche a “costo zero”).
Adesso cosa accadrà nelle scuole?
Chi ha acquistato il registro dalla stessa azienda che gestisce l’anagrafe degli alunni può stare tranquillo, per tutti gli altri le difficoltà non mancheranno e forse, per risolvere il problema, potrebbe essere necessario archiviare il pacchetto attualmente disponibile e comprarne uno nuovo.
da Tecnica della Scuola – 23/04/2014
L’istruttoria è stata avviata in seguito alla segnalazione ricevuta dalla Casa Editrice Roberto Spaggiari Spa, che ha puntato il dito contro Argo e Axios, accusate di aver complicato, fino a cancellare, l’interoperabilità tra i loro software gestionali e i registri elettronici dei concorrenti.
Argo Software, a cui è stato notificato un provvedimento emesso dall’Autorità Garante delle Concorrenza e del Mercato (AGCM) nella riunione del 9 aprile scorso, spiega che è stata avviata un’istruttoria finalizzata a verificare l’esistenza di una possibile intesa restrittiva della concorrenza con la società Axios Italia Service. Tutte le verifiche utili per l’avvio del dovuto procedimento istruttorio sono state svolte dai funzionari dell’Antitrust italiano, con la cooperazione dei dirigenti dell’azienda.
“Argo – afferma l’azienda in una nota – ritiene che gli elementi raccolti dimostreranno, senza riserva alcuna, la professionalità, la correttezza e il rispetto dell’Azienda nei confronti di tutti i concorrenti, nessuno escluso“. L’istruttoria aperta dall’Antitrust italiano (Agcm) sul registro elettronico scolastico è un procedimento la cui data di conclusione è fissata per il 30 aprile 2015. Argo afferma di aver sempre dimostrato “professionalità e correttezza” nei confronti di “migliaia di scuole clienti e (…) loro Dirigenti, che da oltre venti anni, grazie unicamente alla qualità dei prodotti e dei servizi, continuano a manifestare fiducia e stima verso questa Azienda, determinandone la sua affermazione“.
Infine “Argo si riserva, all’esito dell’istruttoria dell’AGCM, di valutare ogni più opportuna azione a tutela dell’immagine e del buon nome dell’Azienda“.
L’istruttoria è stata avviata in seguito alla segnalazione ricevuta dalla Casa Editrice Roberto Spaggiari Spa, che ha puntato il dito contro Argo e Axios, accusate di aver complicato, fino a cancellare, l’interoperabilità tra i loro software gestionali e i registri elettronici dei concorrenti.
Sul registro elettronico l’Antitrust avvia un’istruttoria
da Tecnica della Scuola – 16.04.2014 - di P.A.
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ha deciso di avviare un’istruttoria per verificare l’esistenza di una possibile intesa restrittiva della concorrenza tra le società fornitrici del software gestionale del registro elettronico per le scuole
Le due società sotto la lente del Garante sono, come scrive Il Velino, Argo Software srl (Argo) e Axios Italia Service srl (Axios), attive nei mercati dei software gestionali per le scuole e degli applicativi innovativi per scuole come il registro elettronico e le comunicazioni scuola-famiglia in formato elettronico. Il provvedimento è stato notificato oggi alle società nel corso di alcune ispezioni effettuate in collaborazione con il Gruppo Antitrust del Nucleo Speciale Tutela Mercati della Guardia di Finanza. Tutto sarebbe partito a causa di una segnalazione ricevuta dalla Casa Editrice Roberto Spaggiari Spa in base alla quale Argo e Axios, a ridosso dell’introduzione obbligatoria nelle scuole del registro di classe e delle comunicazioni scuola-famiglia in formato elettronico, avrebbero deciso di rendere difficile, fino a rimuoverla, l’interoperabilità tra i loro software gestionali e i registri elettronici dei concorrenti. Argo e Axios, in tempi diversi ma con modalità analoghe, avrebbero bloccato l’accesso ai database inclusi nei gestionali, contenenti i dati della scuola relativi agli alunni, alle famiglie e al personale soprattutto docente e che risultano necessari per il funzionamento del registro elettronico. Tali condotte avrebbero di fatto impedito agli istituti scolastici che adottano un software gestionale di Argo o Axios di utilizzare i dati, contenuti nei database alunni e personale, per il registro elettronico fornito da un operatore diverso. L’ostacolo all’interoperabilità generato dalle condotte di Argo e Axios, peraltro, potrebbe anche essere di ostacolo alla migrazione da un software gestionale ad un altro. L’intesa ipotizzata potrebbe limitare in maniera sostanziale le possibilità di scelta degli istituti e condizionare la concorrenza dinamica nei mercati dei software per le scuole, ivi compresi quello per prodotti innovativi quali registro elettronico e comunicazioni scuola-famiglia in formato elettronico, producendo effetti distorsivi sul processo di digitalizzazione delle scuole, con danno non solo dei fruitori dei servizi scolastici, e cioè gli alunni e le loro famiglie, ma dell’intera collettività. Il procedimento dovrà concludersi entro il 30 aprile 2015.