Istruzione e formazione professionale: il modello tedesco è il riferimento


Il modello duale tedesco della formazione e dell'istruzione è nei piani del ministro Giannini

Orizzontescuola.it – 12.05.2014 – GB

Il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini ha visitato, durante la sua due giorni torinese, Piazza dei Mestieri, il centro di formazione professionale della Compagnia delle Opere, che il ministro ha definito "un modello veramente virtuoso perché la formazione diventa veramente efficace solo se si abbina a un processo educativo".

Il ministro vuole mettere il tema della formazione professionale al centro delle politiche del suo ministero. Ha quindi intenzione di nominare un direttore generale proprio per avere un referente tecnico con questa competenza nel gabinetto del ministro.

Oggi 2 milioni di posti di lavoro richiedono professionalità che in Italia mancano, triste primato per noi. L'obiettivo del ministro è quello di mettere insieme scuola e formazione, sul modello tedesco.

Ma cos'è questo modello? E' un sistema duale che specializza il lavoro. La formazione è un fattore indispensabile nella società tedesca. Si contraddistingue dagli altri paesi europei per la sua dualità che si manifesta nelle modalità di svolgimento e erogazione degli interventi formativi e nel garantire la rappresentanza degli interessi all'interno delle aziende.

In Germania, prima di intraprendere qualsiasi professione è necessario seguire un percorso di formazione duale, costituito da pratica e teoria. Il percorso formativo dura da due a tre anni e si attua in due luoghi differenti: nelle Scuole professionali (1 -2 giorni alla settimana) dove vengono erogati i contenuti teorici e nelle aziende o in centri di formazione (3- 4 giorni alla settimana) per l'acquisizione delle competenze professionali.

I Centri di formazione professionale extra-aziendali (UBS) si distinguono da scuole e aziende. Il loro obiettivo primario è fornire le conoscenze necessarie agli apprendisti provenienti da piccole aziende. Ad esempio, il centro di Passau si occupa di formare giovani inesperti alla progettazione, costruzione di veicoli, creando un certo equilibrio con i giovani provenienti da grandi realtà come la Bayerischen Motorenwerke BMW di Dingolfing.

I costi della formazione sono a carico sia dei Länder e dei comuni, che delle stesse aziende. Il sistema duale è continuamente oggetto di riforme per la definizione di nuove figure professionali (attualmente 360 ) e la nascita di nuovi settori occupazionali.

Tali riforme sono attuate dal Ministero federale per la Cultura, l'Economia, la Ricerca e la Tecnologia (BMBF) di concerto con le parti sociali, ossia sindacati e associazioni di imprenditori. La formazione professionale è regolamentata dalla legge del 14.8.1969 (BBiG) che definisce lo status dei giovani in formazione, secondo un duplice senso.

Sono giuridicamente considerati studenti della scuola professionale pubblica, ma anche dipendenti con un contratto di lavoro obbligatorio.

I settori di specializzazione interessati riguardano: economia e amministrazione, metallurgia, elettrotecnica, edilizia, lavorazione del legno, tessile e abbigliamento, chimica, fisica, biologia, stampa, pittura e decorazione degli ambienti, sanità ed estetica.

Ciascuna professione, oggetto di apprendistato deve basarsi su un Regolamento di Formazione, la cui bozza viene elaborata dall'Istituto nazionale per la formazione professionale (BiBB).

Per ogni apprendista, in un anno si sono spesi in media 16.435 euro, ma considerando gli introiti dovuti al miglioramento della produzione, tale costo si è ridotto a 2.400 euro.

Nel complesso, la formazione appare un investimento, perché si creano lavoratori specializzati, diminuisce il costo per nuove assunzioni e si riduce il rischio di assumere personale non adatto.

Il raccordo tra scuola e formazione, ha detto la Giannini, "è un processo lungo, non si ottiene per decreto. Sono due mondi che devono parlarsi di più. Il fatto è che per un malinteso senso della gerarchia tra i due settori, la formazione è sempre stata vista come “ripostiglio”, mentre è una stanza prioritaria, complementare ma prioritaria. Per questo dobbiamo attivare un dialogo e mettere a punto strumenti tecnici che ci consentano di arrivare alla dualità come principio fondante, la dualità tedesca, per cui educhi e fai lavorare nello stesso momento, non prima una cosa e poi l’altra".

Per il ministro "questo obiettivo è raggiungibile perché la congiuntura storica lo permette: certe cose si possono fare non solo con la determinazione politica ma anche grazie al contesto generale".

 
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