Sempre in attesa di poter leggere il testo effettivo e nella speranza che al Ministero ed in Parlamento si rinsavisca, rileviamo altri aspetti “poco nobile” del Decreto sulla Finanziaria.
L’abolizione degli esoneri e semiesoneri ai docenti vicari del dirigente scolastico è un gravissimo attacco all’autonomia ed al buon funzionamento delle scuole. Mentre l’eliminazione dei distacchi per le Associazioni professionali è l’ennesimo un segno di svalutazione verso la professionalità docente.
In entrambi i casi i risparmi ottenuti (come nel caso delle commissioni di maturità)sono irrisori rispetto al fabbisogno per l’immissione in ruolo dei docenti precari. Ma soprattutto questi interventi, nel caso andassero in porto, documenterebbero la totale mancata conoscenza del funzionamento delle scuole e la noncuranza verso l’associazionismo professionale, cui contrasta il solito privilegio ancora confermato per i sindacati (infatti i loro disyacchi non sono aboliti). (DiSAL)
Vicepresidi addio, niente esoneri
LEGGE DI STABILITÀ/ Cancellati i distacchi presso le associazioni professionali
da ItaliaOggi – 21 ottobre 2014 di Carlo Forte
Dal 1° settembre prossimo i docenti e i dirigenti scolastici non potranno più essere esonerati dal servizio. La preclusione vale per gli esoneri dei collaboratori dei dirigenti scolastici e per quelli derivanti da comandi, distacchi e collocamenti fuori ruolo presso altre amministrazioni, enti, associazioni e fondazioni. Salvi gli esoneri per docenti e dirigenti assegnati presso l’amministrazione scolastica per lo svolgimento di compiti connessi con l’attuazione dell’autonomia scolastica e, in minima parte, quelli dei coordinatori di educazione fisica. Lo prevede l’articolo 28 del disegno di legge di stabilità, approvato dall’esecutivo il 15 ottobre scorso.
L’articolo 459 del testo unico prevede, attualmente, che i docenti di scuola dell’infanzia ed elementare possono ottenere l’esonero quando si tratti di circolo didattico con almeno ottanta classi. I docenti delle secondarie possono, invece, ottenere l’esonero quando si tratti di istituti e scuole con almeno cinquantacinque classi, o il semiesonero quando si tratti di istituti e scuole con almeno quaranta classi. In più, solo per il corrente anno scolastico 2013/2014, vige una norma speciale, contenuta nell’ art. 17, comma 5, del decreto legge 104/13. Che prevede l’attribuzione dell’esonero dall’insegnamento anche ai docenti collaboratori che esercitino le loro mansioni in scuole affidate a reggenza. Dal 1° settembre prossimo, se il disegno di legge sarà approvato nell’attuale stesura, non sarà più possibile attribuire alcun esonero e o semiesonero.
Si prevede anche la cancellazione dei comandi presso enti associazioni e altre amministrazioni dello stato. Ma è una norma che rischia di non produrre effetti. Per lo meno per quanto concerne gli esoneri per andare a lavorare in altre amministrazioni. Già dal 2013, peraltro, questo genere di trasferimento non comportava oneri a carico dell’amministrazione scolastica, ponendo a carico dell’amministrazione ricevente l’obbligo di provvedere alle spettanze retributive (si veda il comma 59 della legge 128/2012). Adesso, però, con la cancellazione definitiva dell’istituto del comando, sarà comunque possibile fruire dell’aspettativa prevista dall’articolo 18 della legge 183/2010. Che consente ai dipendenti pubblici di ottenere l’aspettativa per 12 mesi per svolgere un’altra attività lavorativa anche presso altre amministrazioni. E, in ogni caso, la preclusione prevista dal disegno di legge non avrà effetti per i dirigenti scolastici, che potranno sempre fruire dell’aspettativa speciale prevista dall’articolo 23-bis del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.
In pratica, non si bloccheranno i comandi di fatto.
Il dispositivo prevede la cancellazione definitiva delle assegnazioni di docenti e dirigenti scolastici presso gli enti e le associazioni che svolgono attività di prevenzione del disagio psico-sociale, assistenza, cura, riabilitazione e reinserimento di tossicodipendenti. Idem per le assegnazioni presso le associazioni professionali del personale direttivo e docente ed agli enti cooperativi da esse promossi, nonché presso gli enti ed istituzioni che svolgono, per loro finalità istituzionale, impegni nel campo della formazione e della ricerca educativa e didattica. Nel caso specifico la legge indica anche l’entità dei tagli: in tutto 150 esoneri.
Infine, per i coordinatori di educazione fisica sarà disposto un solo esonero per regione. Oggi ce n’è uno in ogni provincia.