On.le Ministro,
i Dirigenti scolastici italiani non hanno accolto con favore l’annuncio dell’abrogazione per il 2015 dell'articolo 459 del TU 297/94, che prevede la possibilità di riconoscere, in rapporto al numero delle classi funzionanti, l'esonero o il semiesonero dall'insegnamento ai docenti collaboratori del dirigente.
E’ noto a tutti che l’istituzione scolastica autonoma costituisce oggi un’organizzazione complessa con molteplici articolazioni interne e rapporti impegnativi e costanti con altrettanto numerose realtà esterne. Le operazioni relative al dimensionamento degli ultimi anni hanno innalzato, in alcuni casi anche oltre il ragionevole, la consistenza numerica delle autonomie: ogni dirigente si rapporta mediamente ad oltre cento unità di personale, quasi sempre distribuite su più plessi/succursali e, in molti casi, su diversi comuni.
Governare una simile realtà in termini di efficacia e di efficienza, come principi etici e dettato normativo richiedono, presuppone un'organizzazione ben definita e stabile nel tempo. Un'organizzazione così ampia e complessa richiede necessariamente una leadership diffusa, in stretto rapporto fiduciario con il dirigente scolastico. Deve trattarsi, pertanto, di funzioni di sistema stabili e incardinate nell'assetto organizzativo della scuola, di elevata qualificazione professionale, opportunamente formate e retribuite, di cui devono essere riconosciuti i crediti professionali, anche in vista del corso/concorso per la dirigenza scolastica.
L’abrogazione del citato art. 459, contenuta nella Legge di Stabilità , finirebbe per cancellare con un tratto netto la possibilità per il dirigente scolastico di scegliere una figura di sistema strategica per l’organizzazione della scuola.
Ci permettiamo di osservare che l’abrogazione dell’istituto dell’esonero interviene prima che sia stato approvato il regolamento di attuazione dell’organico funzionale (che sarà certamente un’operazione lunga e piena di incognite) e, comunque, prima che sia stata determinata l’effettiva consistenza dell’organico dell’autonomia.
Pur comprendendo le motivazioni di risparmio di spesa, che sono alla base della proposta di cancellazione degli esoneri dei docenti vicari, esse non possono prevalere sull’esigenza di garantire alle scuole le condizioni minime per un regolare ed efficace funzionamento.
A tal riguardo ci chiediamo se dal 1° settembre 2015 il Dirigente scolastico troverà nell’organico aggiuntivo di scuola le professionalità qualificate e disponibili ad assumere compiti e funzioni di staff e di collaborazione con la dirigenza e se il dirigente avrà la facoltà di scegliere i docenti con funzioni vicarie cui concedere l’esonero o il semiesonero.
Il provvedimento rischia di sortire effetti del tutto contrari al suo apparente scopo: invece di dare strumenti all’autonomia della scuola, finisce per sottrarglieli nei fatti.
Chiediamo a Lei Sig. Ministro, al Governo e a tutti i Parlamentari che hanno a cuore la scuola e il suo compito educativo di introdurre nella Legge di stabilità in discussione la garanzia che solo a decorrere dall’effettiva attuazione dell’organico dell’autonomia gli esoneri ed i semiesoneri previsti dal citato art. 459 saranno ricompresi in tale organico e che non vi sarà abrogazione del medesimo art. 459 prima che venga normata la facoltà per il Dirigente scolastico di scegliere i docenti cui affidare l’incarico di collaborazione.
Dichiarandoci disponibili a partecipare ad un incontro specifico sulla questione, anche al fine di illustrarLe più dettagliatamente la ricaduta del provvedimento, Le porgiamo i più distinti saluti.
Il presidente nazionale DiSAL Il presidente nazionale ANDIS
Ezio Delfino Paolino Marotta
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