Dirigenti Scuole Autonome e Libere
Associazione professionale dirigenti scuole statali e paritarie - Ente qualificato dal MIUR alla formazione
Al Ministro dell’Istruzione
on. le Stefania Giannini
Ai Sottosegretari di Stato al Miur
sen. Angela D’Onghia
dott. Davide Faraone
dott. Gabriele Toccafondi
Ai Sig.ri Deputati della Commissione VII della Camera
Gent.ssimi,
nel marzo
Oggi il Tar annulla per la seconda volta in tre anni il concorso lombardo a causa di anomalie nella composizione delle commissioni incaricate di ricorreggere le ultime prove scritte evidenziando indirettamente, ed ulteriormente, le responsabilità della Amministrazione scolastica centrale che pure a suo tempo aveva tolto all’Ufficio scolastico regionale la gestione delle procedure avocandole a sé. Allora si paventava addirittura che i posti vacanti in Lombardia dovessero essere coperti da vincitori di concorso di altre regioni, come se quelli lombardi fossero ‘figli di un dio minore’.
La stessa giustizia amministrativa nel produrre nel merito le proprie sentenze fa riferimento a testi e documentazioni che portano a giudizi e scelte molto diversificate tra loro: con provvedimenti che in regioni diverse e in tempi diversi giungono a conclusioni opposte; con il riconoscimento dell’utilizzo di buste come valide per le prove concorsuali svolte a Roma, ma irregolari a Milano; con la non approvazione di quelle modalità di nomina delle commissioni concorsuali o dei presidenti che sono sempre state praticate sulla base proprio di disposizioni ministeriali e che oggi risultano improvvisamente irregolari.
Come nel marzo 2013, così oggi DiSAL intende segnalare come la situazione che si viene a verificare con l’ultima sentenza del Tar Lombardia realizzi il serio pericolo dell’avvio di un nuovo anno scolastico nel segno di confusione, incertezza e disagio sia per gli operatori scolastici che per l’utenza. Senza contare che questa circostanza si inserisce nella ormai insostenibile situazione di centinaia di posti a dirigente scolastico che dovranno ancora una volta essere coperti da reggenze e nel prevedibile inevitabile ritardo delle prossime nomine in ruolo nei posti di insegnamento stabilite dalla normativa che approderà alla Camera il 7 luglio che avrà ricadute sul regolare inizio del prossimo a.s.
Alla luce di tali considerazioni DiSAL chiede con urgenza:
- che il MIUR garantisca pubblicamente la costituzione in appello al Consiglio di Stato contro la sentenza del TAR Lombardia;
- che l’Ufficio legislativo del MIUR,
In assenza di tempestivi atti in tal senso, i dirigenti di DiSAL valuteranno iniziative da intraprendere per tutelare il bene delle scuole e la dignità della propria professione, considerando grave danno, alla scuola in genere, a ciascuna delle Istituzioni scolastiche implicate ed alla professione dirigente, la mancanza di un capo di Istituto stabile e, quindi, in condizione di potersi dedicare alle esigenze della comunità scolastica.
Milano, 4 luglio 2015
prof. Roberto Fraccia prof.