Associazione professionale dirigenti scuole statali e paritarie - Ente qualificato dal MIUR alla formazione
Comunicato stampa
Un altro passo per concludere un concorso che dura da 4 anni
La soluzione della Campania non deve far dimenticare i gravi problemi per la dirigenza nelle scuole statali
A proposito della copertura dei posti vacanti a dirigente scolastico e delle chiusura delle assurde pendenze del vecchio concorso a dirigente scolastico, pubblicando i decreti della Lombardia ricordavamo le mancate soluzioni di Toscana e Campania. Tempestivo ieri è giunta la sentenza del Consiglio di Stato che chiude il caso Campania
DiSAL per un lungo tempo ha battagliato per una giusta chiusura del caso Lombardia, sostenendo che in gioco non era solo il diritto di chi supera con merito un concorso, ma anche le urgenze delle comunità scolastiche, degli studenti e delle loro famiglie, poiché tutte le professioni della scuola sono e debbono essere solo servizio a queste.
La figura del dirigente scolastico è cruciale per la vita ed il buon funzionamento delle comunità scolastiche. Diverse forze hanno collaborato e collaborano tutt’ora ad impedire che questa figura possa servire queste comunità e possa rinnovarsi. Anche l’incapacità e l’assenza dell’azione amministrativa e politica hanno dato in passato man forte a queste forze.
Il ritrovato buon senso delle commissioni in Lombardia, una finalmente equilibrata sentenza giurisprudenziale, la tempestiva recente azione politica e amministrativa delle quali occorre dare atto, hanno per ora rimediato a due situazioni incancrenite.
Ma i problemi (oltre al problema Toscana aperto) per la direzione delle scuole statali restano e rischiano di aumentare di nuovo. Anche l’annuncio di oggi del Ministro Giannini dell’assunzione di 336 dirigenti scolastici oltre alle 258 già deliberate all’inizio del mese, resta solo un piccolo rimedio.
Quella massa di problemi li abbiamo appena di nuovo ricordati: “il turnover dei docenti, le dimensioni delle scuole sempre più grandi e sproporzionate ai veri bisogni delle comunità educative, la mancanza degli esoneri per i vicari del dirigente scolastico (con le gravi conseguenze per le scuole di più grandi dimensioni), ma soprattutto la mancanza di dirigenti scolastici titolari in quasi 1600 scuole con la conseguenza che molto più di 3000 scuole (cioè più di un terzo delle scuole italiane) avranno un preside a mezzo tempo”.
Fare gli auguri ai nuovi dirigenti non deve farci dimenticare la drammaticità di queste ferite aperte.
Milano, 27 agosto 2015 Ufficio stampa
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