Edilizia
scolastica, la Corte dei conti «bacchetta» lo Stato: più trasparenza sull’8 per
mille
da Il Sole 24 Ore – 03 novembre 2015 di E. Bruno
La Corte
dei conti «bacchetta» lo Stato sull’utilizzo dei fondi per l’8 per mille. Tra i
rilievi principali della relazione resa nota ieri c’è la scarsa, per non dire
nulla, promozione sulla quota di propria competenza. Specie dopo l’introduzione
della possibilità di finanziare anche attraverso questo canale gli interventi
di edilizia scolastica. Un’attività che secondo i magistrati contabili
richiederebbe un altro tipo di pubblicità , a giudicare dall’interesse questa
voce ha ottenuto presso i contribuenti.
Lo
scarso interesse dello Stato
Invocando la violazione dei principi di
buon andamento, efficacia ed efficienza della pubblica amministrazione la
relazione sottolinea come lo Stato abbia mostrato «disinteresse per la quota di
propria competenza, cosa che ha determinato, nel corso del tempo, la drastica
riduzione dei contribuenti a suo favore». Ma la Corte dei conti va anche oltre
e rileva la «totale assenza – negli oltre venti anni di vigenza dell’istituto –
di iniziative promozionali, da parte dello Stato, circa le proprie attività ,
risultando l’unico competitore che non sensibilizza l’opinione pubblica sulle
proprie iniziative». Aggiungendo poco dopo che tale tendenza è stata confermata
anche negli ultimi anni «nonostante la novità costituita dalla possibilità di
destinare risorse all’edilizia scolastica, tema particolarmente sentito dai
cittadini contribuenti».
La volontà di invertire la rotta
Un altro passaggio degno di nota lo si incontra qualche pagina più avanti.
Allorquando i magistrati contabili riportano l’opinione della presidenza del
Consiglio che avrebbe giustificato l’assenza nel 2015 di campagne pubblicitarie
in tal senso con la
non «entrata in vigore, all’epoca, della novella che ha introdotto la categoria
dell’edilizia scolastica tra le tipologie dell’8 per mille statale, con il
risultato di un ulteriore ampliamento della platea dei beneficiari, ma non
dell’ammontare delle risorse a disposizione». Nel 2016 la strategia dovrebbe
essere diversa, sempre a detta di Palazzo Chigi, visto che una campagna di
comunicazione ad hoc sarebbe già stata pianificata.
La lentezza nell’assegnazione dei fondi
È un altro degli aspetti negativi messi in
luce dalla Corte dei conti. Riportando anche qui l’opinione della presidenza
del Consiglio secondo cui il ritardo per il 2014 sarebbe dovuto alla scelta di
posticipare dal 30 settembre al 15 dicembre il termine per presentare le
istanze dell’8 per mille così da includere la categoria dell’edilizia
scolastica. Una scelta apprezzata dai contribuenti a giudicare dalle domande
pervenute. Mentre negli anni precedenti erano state circa 1.500 l’anno scorso
ne sono pervenute invece 3.172 di cui 1.977 riferite all’edilizia scolastica.
Tutti gli accertamenti tecnici – conclude la Corte dei conti – sono terminati a
luglio. E ora si attendere il parere delle Camere del Dpcm di distribuzione
della quota di pertinenza statale.