ScuolaMondo/USA: riforme federali sul core curriculum


Riforme scolastiche negli USA
da website Norberto Bottani – 05 maggio 2016
Nel numero 5 del 2016 apparso il 24 marzo scorso della rivista USA "The New York Review of Books" è stato pubblicato un articolo di Diane Ravitch dal titolo "Solving the Mistery of the Schools" nel quale si descrive l’evoluzione recente delle riforme scolastiche negli USA con l’adozione di due leggi federali maggiori dette una "The Race to the Top" voluta da Arno Duncan ex-ministro dell’educazione ( questa non è la formulazione ufficiale in inglese del posto, ma il termine indica la funzione) nel governo Obama, con la quale si adottano standards federali detti "Common Core Standards" messi a punto per sconfiggere gli studenti dei sistemi scolastici dei paesi asiatici e utilizzati per costruire nuovi test scolastici USA nonché la riforma ESSA, acronimo che significa "Every Student Succeds Act" che rinnova e prolunga la legge fatta votare da Bush ma preparata da Clinton detta "No Child Left Behind" ( nota con l’acronimo NCLB di cui si è parlato più volte in questa sede).
Per la produzione di nuovi standard scolastici Duncan, ossia il Ministero federale dell’istruzione aveva ricevuto una somma di 360 milioni di dollari e la fondazione Bill & Melinda Gates ha speso quasi 200 milioni di dollari per finanziarne la scrittura, per stamparli e distribuirli in tutti i sistemi scolastici USA. 
Ravitch è una figura molto nota del panorama scolastico USA. Professore di storia dell’educazione all’Università di New York, fu nel passato direttrice del servizio di ricerche scientifiche sulla scuola nel dipartimento federale USA all’epoca dell’amministrazione Bush padre ( ufficialmente "Assistant Secretary of Education e Counselor to Secretary of Education Lamar Alexander, il segretario all’educazione di allora era il ministro dell’educazione) di Bush padre e in questa veste ha rappresentato gli Stati Uniti nel Comitato direttore del CERI all’OCSE a Parigi quando il rappresentante dell’Italia era Aldo Visalberghi. Ravitch ha in passato sostenuto le tesi repubblicane di politica scolastica ( adozione di standard federali e di test) e poi alcuni anni fa, nel 2010, con grande scalpore, ha cambiato casacca e ha criticato quella politica con la pubblicazione del libro "The Death and Life of the Great American School System: How Testing and Choice Are Undermining Education (2010)" nel quale contestava sia la pertinenza di standard nazionali unici , che quella dei test per il miglioramento delle scuole USA, nonché lo sviluppo delle Charter Schools.
Nell’articolo qui presentato Ravitch illustra le recenti riforme scolastiche USA da due punti di vista contrapposti, uno dall’alto e l’altro dal basso, con la recensione di due volumi:
 
 
The Prize: Who’s in Charge of America’s Schools? by Dale Russakoff Houghton Mifflin Harcourt, 246 pp., $27.00
Mission High: One School, How Experts Tried to Fail It, and the Students and Teachers Who Made It Triumphby Kristina Ritzga Nation Books, 295 pp.,$26,99

Dale Russakoff è una giornalista che descrive in modo brillante quanto successo nel New Jersey e specialmente nella capitale dello Stato,Newark, con la riforma scolastica finanziata in parte dal dono di 100milioni di dollari del fondatore di Facebook  Mark Zuckerberg. Il sindaco della città Cory Bookers voleva realizzare una riforma scolastica esemplare per tutti gli USA. Il libro di Russakoff descrive la strategia di riforma scolastica del sindaco, una strategia dall’alto. Secondo Ravitch è stato un disastro.
Anche Kristina Rizga è una giornalista che dopo avere scritto molti articoli sulla politica scolastica ia deciso di andare a insegnare per capire meglio quanto succede nelle scuole La scuola che l’ha accolta è la Mission High School a San Francisco, una scuola ritenuta fallimentare, debole, secondo i canoni federali, ma anche una scuola che rifiutava il modello produttivo voluto dai test imposti per ottenere i sussidi federali in funzione dei punteggi conseguiti dagli studenti. Pero`li studenti della Mission School non andavano proprio male a scuola perché riuscivano a passare gli esami, i test, d’ammissione alle università. Questo libro descrive una strategia di riforma dal basso.
I due libri descrivono strategie riformistiche antitetiche e concludono che il miglioramento delle scuole di per sé non basta a salvare tutti i bambini e i giovani da una vita indecente.

 
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