Alternanza scuola lavoro: i numeri dello scorso anno


MIUR  -  COMUNICATO STAMPA  -  Roma, 18 ottobre 2016

Scuola-Lavoro, Giannini: “Nell’ultimo anno 652.000 studenti in alternanza.  Numeri importanti, ora al lavoro per sempre maggiore qualità dei percorsi”.  Presentati oggi al Miur il monitoraggio nazionale e il programma.  ‘I Campioni dell’Alternanza’

Nell’anno scolastico 2015/2016 652.641 studenti delle scuole secondarie di II grado hanno partecipato a percorsi di alternanza Scuola-Lavoro a fronte dei 273.000 dell’anno 2014/2015, segnando un +139% di ragazzi interessati. In particolare, sono 455.062 gli studenti delle classi terze, quelli coinvolti per primi dall’obbligo previsto dalla legge ‘Buona Scuola’, che ha introdotto un numero di ore minimo da effettuare - 200 nell’ultimo triennio dei licei e 400 nell’ultimo triennio degli istituti tecnici e professionali - e uno stanziamento di 100 milioni all’anno per questo capitolo.

Dei 455.062 ragazzi delle terze, il 50% sono studenti che frequentano indirizzi liceali, in cui si registra un vero e proprio boom di partecipazione all’alternanza. Questi i principali dati emersi dal monitoraggio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca presentato oggi dal Ministro Stefania Giannini, insieme al lancio del programma “I Campioni dell’Alternanza”, che coinvolgerà un gruppo di 16 organizzazioni - aziende grandi e medie, Ordini professionali e Terzo settore - nel racconto e nella diffusione dell’alternanza attraverso progetti di qualità.

Si parte con Accenture, Bosch, Consiglio Nazionale Forense, COOP, Dallara, ENI, Fondo Ambiente Italiano, FCA, General Electric, HPE, IBM, Intesa Sanpaolo, Loccioni, McDonald's, Poste Italiane e Zara per un totale di circa 27.000 posizioni di alternanza messe a disposizione per questo anno scolastico solo da questi partner. Posizioni che verranno incrementate per il prossimo triennio.

“I numeri del primo anno di attuazione dell’obbligo di alternanza previsto dalla Buona Scuola sono incoraggianti e importanti. Nelle classi terze, quelle direttamente coinvolte dalla riforma, ha partecipato il 90% degli studenti previsti”, dichiara il Ministro Stefania Giannini. “Con la riforma abbiamo portato l’alternanza fuori dalla sperimentazione, trasformandola in una pratica strutturale per migliorare l’occupabilità dei nostri giovani e contrastare la disoccupazione e il fenomeno dei Neet. Dopo un primo anno di grande dinamismo, in cui non sono mancate le difficoltà tipiche delle fasi di attuazione, ora dobbiamo lavorare tutti insieme, come sistema Paese, per innalzare sempre di più i livelli di qualità dei percorsi attivati. Lo faremo – ha proseguito il Ministro - a partire da iniziative come quella che lanciamo oggi, ‘I Campioni dell’Alternanza’. Forniremo poi agli studenti, alle famiglie e alle istituzioni scolastiche, gli strumenti necessari per conoscere meglio i loro diritti e doveri, per incrociare le necessità delle scuole con le offerte di istituzioni e aziende pronte ad ospitare studenti, per dare ai nostri docenti le competenze necessarie per gestire questi processi”.

“L'alternanza è scuola a tutti gli effetti - ricorda il Sottosegretario all’Istruzione Gabriele Toccafondi - per questo deve essere fatta e fatta bene. La scuola è riuscita ad abbattere quel muro ideologico che la divideva dal lavoro, adesso occorre che le aziende e le istituzioni pubbliche ci aiutino. Solo così faremo vera alternanza e aiuteremo i ragazzi".

 

I numeri dell’alternanza

Con la Buona Scuola l’alternanza è diventata obbligatoria nell’ultimo triennio della scuola secondaria di II grado. I primi a partire con il nuovo regime sono stati i ragazzi delle classi terze dello scorso anno. La riforma ha stanziato 100 milioni all’anno per questo capitolo, 10 volte i fondi previsti negli anni precedenti. Il coinvolgimento di tutte le tipologie di indirizzo - istituti tecnici, professionali e licei - rappresenta un unicum in Europa, la via italiana all’alternanza. Altra caratteristica prevista dalla legge, l'ampliamento delle tipologie di strutture ospitanti: dalle sole imprese alle pubbliche amministrazioni, agli Ordini e al Terzo Settore.

Nell’anno scolastico 2014/2015, prima dell’obbligatorietà, gli studenti coinvolti erano 273.000 e il 54% delle scuole faceva alternanza. Nell’anno scolastico 2015/2016 hanno partecipato 652.641 ragazzi, con un incremento del 139%. Le scuole che hanno fatto alternanza sono passate dal 54% al 96%. I percorsi di alternanza attivi sono passati da 11.585 a 29.437 (+154%). Le strutture ospitanti sono state 149.795 (+41%). Dove hanno fatto alternanza gli studenti? Soprattutto in imprese (36,1% dei casi), a scuola con l’impresa simulata o svolgendo attività interne, ad esempio nelle biblioteche (12,4%), nelle Pubbliche Amministrazioni (8,5%), nel settore No Profit (7,6%) e per la restante percentuale in studi professionali, ordini, associazioni di categoria.

In particolare, guardando alle sole classi terze, quelle che rientrano nell’obbligo previsto dalla legge, parliamo di 455.062 studenti su 502.275 iscritti in terza (il 90,6% del totale). Nell’anno 14/15 gli studenti di terza in alternanza erano 89.752 (17%).

Lo spaccato per indirizzo relativo alle classi terze:

Studenti del Liceo: 227.308, erano 12.371 nel 14/15 (+1.737%)

Studenti degli Istituti Tecnici: 140.699, erano 31.592 nel 14/15 (+345%)

Studenti degli Istituti Professionali: 87.055 erano 45.789 nel 14/15 (+90%)

L’obiettivo per il secondo anno dell’obbligo? Arrivare a 1.150.000 di studenti in alternanza durante questo anno scolastico e 1,5 milioni a regime.

‘I Campioni dell’Alternanza’

Il programma lanciato oggi ha lo scopo di raccontare l'alternanza attraverso esperienze di alta qualità. Si parte con 16 grandi realtà: Accenture, Bosch, il Consiglio Nazionale Forense, COOP, Dallara, ENI, il Fondo Ambiente Italiano, FCA, General Electric, HPE, IBM, Intesa Sanpaolo, Loccioni, McDonald's, Poste Italiane e Zara.

I percorsi coinvolgeranno circa 27.000 ragazzi solo quest’anno e le posizioni saliranno nel prossimo triennio. Sarà coperto tutto il territorio nazionale. Tutte queste organizzazioni sono accomunate da tre fattori: un numero significativo di ragazzi coinvolti, esperienze di qualità in cui si uniscono momenti pratici ad attività formative e informative, percorsi innovativi.

Tredici i settori di attività rappresentati: servizi, digitale, automotive, alimentare, ristorazione, finanziario, distribuzione, logistica, abbigliamento, arte e cultura, giuridico, manifatturiero, energia. Sul sito dedicato all’alternanza (www.istruzione.it/alternanza) sono presenti le schede di singoli progetti.

 

I nuovi strumenti

Entro la fine dell’anno sarà pronta la Carta dei Diritti e dei Doveri degli Studenti in alternanza e nelle prossime settimane sarà attivata la Cabina di Regia MIUR-Lavoro, per un maggiore coordinamento sui temi dell’alternanza e dell’apprendistato. Apre oggi il sito dell’alternanza Scuola-Lavoro, un portale Miur dedicato a famiglie, studenti, scuole e partner dell’alternanza dove si potranno trovare informazioni, dati e buone pratiche (www.istruzione.it/alternanza).

A disposizione delle scuole c’è poi il Registro Nazionale dell'Alternanza Scuola-Lavoro. La piattaforma sviluppata da Unioncamere e collegata al Registro delle Imprese che permette di individuare posizioni disponibili di alternanza e contattare le strutture ospitanti. Ad oggi sono iscritte oltre 500 organizzazioni tra imprese, pubbliche amministrazioni, ordini e organizzazioni no-profit che offrono oltre 7.000 posizioni.

Uno specifico capitolo del Piano Nazionale di Formazione Docenti è dedicato all’alternanza con circa 6 mln per la formazione in tutte le scuole superiori (2.741) e il coinvolgimento di 35.000 tra dirigenti scolastici e docenti. Saranno inoltre previsti incentivi per le aziende che assumono studenti che hanno fatto alternanza. Il Ministero ha già stipulato 40 Protocolli nazionali, altre 70 partnership sono state attivate a livello locale.

 

 
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