Dirigenti Scuole Autonome e Libere
Associazione professionale dirigenti scuole statali e paritarie - Ente qualificato dal MIUR alla formazione
Comunicato
La valutazione dei dirigenti scolastici
Sperimentare per migliorare?
La Nota del MIUR n. 4555 del 27/04/2017 annuncia la nuova Direttiva ministeriale in base alla quale il procedimento di valutazione dei Dirigenti scolastici avrà effetto sulla retribuzione di risultato a partire dal prossimo anno scolastico e annuncia l’apertura del portfolio del dirigente scolastico a scopo sperimentale a partire dal corrente anno.
La Nota accoglie quanto proposto ed auspicato da DiSAL che aveva, inoltre, rilevato l’oggettiva complessità del modello di valutazione elaborato dal Ministero, i ritardi nella sua implementazione e l’assenza di un adeguato percorso di formazione nel merito dei dirigenti scolastici; una scelta che potrà , a questo punto, consentire ai presidi, ma anche ai componenti dei nuclei di valutazione, di conoscere il modello valutativo previsto, le procedure per la sua compilazione e di rivedere criticamente gli strumenti valutativi adottati.
Prendiamo atto che il MIUR ha adottato una scelta prudente, ma la strada per una valutazione condivisa ed efficace è tutta aperta ed appare in salita.
Innanzitutto la scadenza 30 giugno per la compilazione del portfolio è alquanto improvvida e troppo ravvicinata, in un periodo di conclusione delle lezioni in cui si sovrappongono tante incombenze ed i presidi sono impegnati a coordinare proprio la valutazione del primo anno di implementazione del Piano di miglioramento, senza tener conto che essi hanno appena concluso una non facile compilazione del Questionario scuola, predisposto proprio per revisionare il RAV e lo stesso Piano.
In secondo luogo occorre evidenziare che, con il portfolio, si dà il via ad un modello di tipo fortemente sommativo, basato sull’autovalutazione, su adempimenti di tipo compilativo-formali e sulla misurazione di performance, lontano, invece, come avviene nei paesi esteri, da un impianto valutativo che accompagni e valorizzi, innanzitutto, la professionalità del dirigente scolastico attraverso occasioni di confronto, di narrazione di esperienze, di accompagnamento ed aiuto alla crescita professionale, di formazione.
In terzo luogo la valutazione dei dirigenti scolastici, unica all’interno di tutta la dirigenza pubblica italiana, parte senza un contestuale avvio del sistema di valutazione dei docenti e del personale amministrativo, mentre si sarebbe potuto capitalizzare, ad esempio, l’esperienza, positiva, del sistema di valutazione delle scuole avviato proprio dal MIUR nel corrente a.s. in alcune centinaia di istituti, che ha fatto riscoprire forme di valutazione in itinere e contestualizzate anche della qualità professionale del dirigente scolastico.
La valutazione dei dirigenti scolastici avviata, infine, profila una figura dirigenziale tarata esclusivamente su evidenze ed azioni rispetto agli obiettivi del Piano di miglioramento, mentre, come si sa, il compito e la competenza del dirigente scolastico sono qualificati anche da molte altre capacità , rischi, attitudini che è urgente riconoscere, accompagnare, valorizzare e, quindi, premiare.
La valutazione deve essere un serio ed importante strumento di valorizzazione e miglioramento professionale: il coinvolgimento concreto delle Associazioni professionali nel confronto annunciato con l’istituzione di un Osservatorio nazionale per la valutazione potrà contribuire ad avviare una revisione del modello valutativo dei presidi la più partecipata, condivisa e qualificante la loro professionalità , nell’ottica di potenziarne il profilo di responsabilità formativa e culturale.
DiSAL continuerà ad avviare incontri studio, di approfondimento sul tema della valutazione, per sostenere i dirigenti scolastici a sviluppare consapevolezze culturali, cognizione delle criticità , confronti con altri modelli e riflessioni sul valore formativo che dovrebbe avere un modello di valutazione adeguatamente impostato, ed azioni di sollecitazione e confronto con il MIUR per identificare un modello valutativo coerente e adeguato.
Auspichiamo che le difficoltà ed il disagio dell’avvio della valutazione, che si aggiunge ad altri pesi e vincoli, rappresenti l’occasione utile, invece, per definire, riconoscere, accompagnare e valorizzare professionalmente e concretamente, tra tutti, una funzione, quella direttiva, così decisiva per il bene della scuola e dei suoi alunni.
Milano, 28 aprile 2017 Ufficio stampa DiSAL
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