Si è svolto ieri 24 maggio presso la Sala A. Moro della Camera dei Deputati un incontro informale promosso dai parlamentari dal gruppo PD della Commissione Istruzione della Camera stessa che hanno convocato ad un momento di confronto le associazioni professionali dei dirigenti scolastici e quelle sindacali (DiSAL, ANDIS, ANP, CISL, UIL, CGIL., SNALS, Dirscuola).
Presenti le on.li Simona Malpezzi, Mara Carocci, Maria Coscia, Camilla Sgambato che hanno comunicato in apertura la ragione dell’incontro: raccogliere dalle rappresentanze dei dirigenti scolastici, proprio nella settimana nella quale si svolgono manifestazioni sindacali dei presidi, punti di vista, richieste e proposte nel merito dei motivi che causano lo stato di agitazione.
Per DiSAL ha partecipato il presidente Ezio Delfino.
Sono stati affrontati i seguenti temi: la definizione di un profilo giuridico dei dirigenti scolastici (magari sfruttando la delega sul Testo unico che dovrà essere prima o poi redatta ed approvata); la necessità di adeguare la retribuzione economica agli effettivi carichi di lavoro; la semplificazione amministrativa; la necessità di bandire con urgenza il concorso per la selezione dei dirigenti scolastici; la riorganizzazione delle leve organizzative della scuola (uffici amministrativi, qualificazione dei Direttori amministrativi, definizione e riconoscimento delle figure intermedie, potenziamento degli organici degli uffici territoriali e regionali).
Molto distanti tra loro le posizioni dei sindacati, che trovano espressione nelle diverse modalità di protesta con cui queste OOSS invitano i presidi mobilitarsi.
Carlini (CGIL), Giuseppe Turi (Uil) e P. Serafin (CISL), pur con sfumature diverse, hanno evidenziato la necessità di un rilancio della contrattazione sindacale sui vari temi (valutazione DS, retribuzione, organizzazione del personale, chiamata diretta,…) facendo riferimento all’Accordo del 30.11.2016 sottoscritto con la Ministra Fedeli ed indicando nella forma pattizia lo strumento di garanzia delle tutele professionali, da armonizzare con quelle delle altre categorie della scuola.
Giorgio Rembado (ANP) ha espresso il non riconoscimento dell’Accordo in quanto snatura le prerogative ed il compito del preside come dirigente pubblico statale: l’unico terreno comune di trattativa viene riconosciuto da ANP solo sul tema della retribuzione e sulle perequazioni economiche dei DS rispetto alle altre categorie dirigenziali pubbliche, con l’invito al Parlamento ed al governo di risolverne gli aspetti di copertura economica.
Attilio Fratta (Dirscuola) ha espresso l’esasperazione della categoria e la posizione sostenuta dal presidio di dirigenti scolastici che posta durante questa settimana di fronte al MIUR attuando uno sciopero della fame e della sete.
Più articolate gli interventi delle Associazioni Professionali.
Il presidente Delfino (DiSAL), illustrando la lettera che DiSAL ha inviato ai colleghi, ha individuato come radice del disagio attuale dei dirigenti scolastici al vedere snaturata sempre più negli anni la propria funzione di prendersi cura di chi è in formazione e dal veder che una vera leadership educativa delle scuole è stata fortemente ridotta a tecnicismo burocratico. Delfino ha chiesto ai parlamentari presenti un impegno presso la Ministra Fedeli affinché sia immediatamente bandito il concorso per dirigenti scolastici e si apra un confronto sui contenuti del nuovo contratto dei presidi; ha altresì invitato le onorevoli ad una azione parlamentare nella quale sia riproposto il riconoscimento della figura del vicario del preside, sia riaperto il confronto per l’emanazione del decreto mancante sul Testo unico della scuola, sia ripreso e modificato il profilo di datore di lavoro del dirigente scolastico.
Il rappresentante di Andis ha illustrato il documento associativo sulle mobilitazione di questi giorni.
Nella replica le parlamentari presenti hanno evidenziato la disponibilità a sostenere i temi evidenziati nel dibattito d’aula parlamentare, come d’altronde già da loro svolto in questi anni.
In particolare l’on.le Mara Carocci si è espressa a favore della scrittura di una proposta di legge sul profilo del Dirigente scolastico. Ha ricordato di essere stata tra le firmatarie di una proposta di legge in tema di responsabilità in tema di sicurezza, che si impegnerà a far calendarizzare tra i lavori d’aula parlamentare.
Un impegno è stato da loro espresso anche per far inserire nelle manovre finanziarie emendamenti che reintroducano il distacco per il vicario del preside e per consentire la proroga ai presidi obbligati alla pensione che desiderano rimanere in servizio. Le parlamentari hanno evidenziato che in molte casi le proposte da loro sostenute in sede Parlamentare attraverso proposte ed emendamenti alle leggi in discussione hanno poi trovato bocciatura da parte del Ministero delle Finanze. Esse si sono impegnate a sostenere le richieste emerse nella riunione nel confronto con la ministra Fedeli.
L’on.le Simona Malpezzi ha ripreso in chiusura il tema della specificità del profilo del preside chiarendo come sia da salvaguardare nell’affronto del tema della perequazione alla dirigenza statale pubblica: posizione che - è apparso evidente nel confronto - trova forti divergenze tra le OOSS. Da parte di Malpezzi anche la sottolineatura della necessità di riequilibrare, a favore della autonomia delle istituzioni scolastiche e della funzione decisiva del DS, anche il ruolo del MIUR.