Concorso dirigenti scolastici: 35.000 domande, sempre più lento


Nel pubblicare una parte del lungo comunicato del Miur (del quale tralasciamo il riepilogo sulla procedura concorsuale) non possiamo non condividere (perché da questo sito lo abbiamo sempre sostenuto e di recente ribadito) le osservazioni di gravissima lentezza di una procedura concorsuale inutilmente macchinosa, lunga e complicata, con pochi posti banditi rispetto alle reali necessità delle scuole. 

Il Ministero, nonostante i gravi ritardi di questi anni, non è ancora in grado di stabilire il calendario delle prove, rimandato nell'annuncio della prima fra due mesi !

Lo stesso calo delle domande è un segnale: le domande attuali sono 8.000 in meno rispetto a quello del 2011 (furono 42158).

DiSAL ha sempre battagliato (diversamente da diversi sindacati) contro l’istituto della reggenza: quando nel 2019 questo concorso sarà terminato il numero di reggenze tornerà ad essere quello attuale. Avremo così non solo inutilmente dilapidato il denaro per questa procedura da cui ci si aspettava stabilità per le direzioni delle scuole, ma ingannato le scuole nella vana attesa di questa stabilità e mortificato una professione in questi anni  abbandonata a sé stessa dalle leggi e dall’amministrazione. (rp)


 

Scuola, concorso dirigenti scolastici: 35mila domande pervenute, 49 anni l’età media dei candidati

Comunicato Miur  -   Venerdì, 29 dicembre 2017

Si sono concluse oggi, alle ore 14:00, con 39.264 domande presentate, di cui 35.044 effettivamente inoltrate, le iscrizioni al concorso per dirigenti scolastici bandito dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca lo scorso novembre. Si tratta del primo concorso per l’assunzione di dirigenti scolastici dopo oltre sei anni: l’ultimo risale al 2011.

Delle 35.044 domande inoltrate, il 70,7% sono state inviate da candidate donne, il 29,3% da uomini. L’età media delle candidate e dei candidati è di 49 anni. La Regione nella quale sono state presentate più domande è la Campania (7.039), seguita da Sicilia (5.595), Lazio (3.887), Puglia (3.719) e Lombardia (3.051). Saranno inoltre 15 i candidati residenti all’estero che sosterranno la prova preselettiva nel Lazio, come previsto dall’articolo 6 del bando di concorso emanato a novembre. I posti a bando sono 2.425, di cui 9 destinati al concorso per le scuole di lingua slovena o bilingue presenti in Friuli Venezia Giulia.

“Si tratta di un concorso atteso e molto diverso dal passato, che darà una risposta effettiva al problema delle reggenze - dichiara la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli -. Abbiamo un cronoprogramma di lavoro serrato e abbiamo previsto una modalità di selezione che tiene conto dei cambiamenti intervenuti in questi anni nella professione del dirigente scolastico. Non a caso, il nuovo concorso avrà una fase di tirocinio e accompagnamento successiva alle prove scritte, che sarà fondamentale per verificare sul campo le capacità gestionali e di organizzazione del lavoro delle candidate e dei candidati. La figura del dirigente è una figura centrale per la comunità scolastica. Ne siamo convinti. Anche per questo, con l’ultima legge di bilancio, abbiamo deciso di intervenire, anche qui dopo anni di attese e promesse, per armonizzare la retribuzione di chi dirige le nostre scuole con quella degli altri dirigenti della PA”.

Il calendario della prova preselettiva del concorso, comprensivo del giorno e dell’ora dello svolgimento della prova stessa, sarà reso noto sul numero del 27 febbraio 2018 della 4^ Serie Speciale, Concorsi ed Esami, della Gazzetta Ufficiale. Su quello stesso numero della Gazzetta sarà resa nota anche la data di pubblicazione dell’archivio di 4.000 domande da cui saranno estratti i quesiti della prova preselettiva. La banca dati dei quiz sarà comunque pubblicata sul sito del Miur almeno venti giorni prima dell’inizio della prova. L’elenco delle sedi della prova preselettiva e le ulteriori istruzioni operative saranno comunicati almeno 15 giorni prima della data di svolgimento delle prove, tramite avviso pubblicato sul sito internet del Ministero.

Il nuovo un corso-concorso per dirigenti ha come obiettivo la copertura dei posti disponibili per il prossimo triennio, il 2018-2021. Attualmente sono 6.792 i dirigenti in servizio, 1.189 i posti vacanti, 1.748 le reggenze, tenendo conto anche di scuole sottodimensionate e dei distacchi (comandi) presso altre amministrazioni o sindacali. Il 68,2% dei dirigenti in servizio è una donna, il 31,6% ha più di 60 anni (un dato comunque in calo rispetto al passato), l’età media è di 55,6 anni. I posti banditi corrispondono ai posti vacanti nell’anno scolastico in corso, più quelli che si renderanno liberi a seguito dei pensionamenti nel 2018/2019, 2019/2020 e 2020/2021, detratti quelli che si possono coprire con le graduatorie esistenti nonché quelli delle scuole sottodimensionate (che non possono avere un dirigente titolare). Il concorso consentirà quindi di abbattere il fenomeno delle reggenze sino al 2020/2021, anche perché si tratta di un bando nazionale e non regionale come l’ultimo del 2011. Si eviteranno così casi di graduatorie sguarnite e di altre troppo piene. Nel frattempo, nel corrente anno scolastico, sono stati assunti 58 dirigenti scolastici idonei ancora presenti nelle graduatorie dell’ultimo concorso bandito nel 2011: di questi 52 sono stati assegnati a scuole della Campania e 6 a istituti dell’Abruzzo. A seguito di queste assunzioni, la graduatoria dell’Abruzzo risulta esaurita. Sono state inoltre autorizzate 36 richieste di trattenimento in servizio. In attesa dell’avvio delle prove concorsuali, sono state introdotte misure dedicate ai dirigenti scolastici nella legge di bilancio per l’anno 2018: è stata introdotta la possibilità di estendere al massimo per tre anni (erano due) la possibilità di trattenimento in servizio retribuito per chi è “impegnato in innovativi e riconosciuti progetti didattici internazionali svolti in lingua straniera”.  (…)

 

Presidi, concorso lento con pochi posti

30 dicembre 2017    -  da Corriere della sera  - Gianna Fregonara

Le candidature sono già quasi 30 mila e mancano ancora 36 ore: fino a domani alle 14 tutti gli insegnanti con almeno cinque anni di servizio potranno candidarsi al concorso per preside. Peccato che i posti siano «solo» 2.425. Ci vorrà più di un anno per avere i nuovi presidi al lavoro, una stima molto ottimistica: nell’ultimo concorso nel 2011 — si presentarono 42 mila candidati per 2.300 posti — non si sono avuti i risultati tra ritardi, errori e ricorsi, fino al 2015.

Per ora si sa che il 28 febbraio i trentamila o più candidati apprenderanno la data della preselezione. Poi ci saranno la prova scritta con tanto di inglese, quella orale e infine il corso e il tirocinio. Dovevano essere loro la novità della riforma, che prometteva più autonomia, responsabilità e più soldi per i dirigenti il cui ruolo di leader avrebbe dovuto portare addirittura a una certa virtuosa concorrenza tra le scuole nell’attirare studenti e insegnanti.

Alla fine i loro poteri sono stati un po’ ridimensionati. Ma soprattutto a essere ridotto è l’investimento complessivo sui dirigenti: oggi nel Nord un istituto su due non ha un proprio preside ma un «reggente», cioè un dirigente di una scuola che si occupa di farne funzionare altre come supplente. Ora non solo il concorso è arrivato — come da sempre — con un anno di ritardo ma i nuovi presidi, quando sarà, occuperanno i posti vuoti già da quest’anno (ne mancano già 1.800) e dall’anno prossimo quando altri 400 andranno in pensione. Secondo la stima della Fondazione Agnelli nel momento in cui avremo i nuovi presidi cominceremo ad avere nuove «reggenze», in quella che ormai è diventata un’altra via italiana al risparmio. Le voci più critiche della riforma temevano che i presidi potessero diventare degli «sceriffi», ora rischiano al massimo di essere dei super-supplenti.

 

 
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