Dirigenti Scuole Autonome e Libere
Associazione professionale dirigenti scuole statali e paritarie - Ente qualificato dal MIUR alla formazione
Convegno nazionale DiSAL 2018
Generare cambiamento
Dirigere oggi la scuola di domani
TORINO
1 – 2 – 3 marzo 2018
Piazza Massaua, 21 - 10142 Torino (TO)
Tel.: +39 011 740187
www.hiturin.it
Rivolto a:
Dirigenti scolastici, Coordinatori didattici, Responsabili di direzione, Direttori della Formazione Professionale, Figure di Staff, Docenti vicari, Rappresentanti negli Organi Collegiali, Direttori amministrativi delle scuole statali e paritarie di ogni ordine e grado, Dirigenti e personale degli USR, degli USP, Dirigenti Tecnici, Ispettori Tecnici, Responsabili istruzione e formazione Enti locali
Il Convegno nazionale DiSAL 2018
Il Convegno nazionale rappresenta per DiSAL l’occasione annuale nella quale anticipare ed approfondire i temi che interessano l’esperienza professionale per un’immagine di dirigente di scuola radicato nella funzione educativa e culturale. Dentro una proposta associativa che è una presenza originale nata per contribuire al bene della scuola italiana.
Finalità
- Documento preparatorio -
gennaio 2017
Rischio burn out per i dirigenti scolastici. A dirlo è il “Rapporto sulla situazione sociale del Paese 2017” recentemente pubblicato dal Censis che ha dedicato un capitolo specifico proprio alla dirigenza della scuola in Italia.
E queste sono le conseguenze di un sistema di istruzione caratterizzato da impianto fortemente burocratizzato, ingegnerismo amministrativo, rovesciamento di ruoli e di diritti, giurisdizionalizzazione esasperata, modernismo a buon mercato.
A. il contesto
La scuola di oggi opera in un contesto che è investito in pieno dalle trasformazioni culturali di fine secolo ed inizio millennio: postmodernità, complessità, mondo globale, società liquida, multiculturalità, rivoluzioni tecnologiche. Un cambiamento d’epoca nel quale addirittura i ‘fondamentali’ dell’esperienza umana sono messi in discussione.
Sono enormemente aumentati, sotto diversi profili, i sapere e gli strumenti, i mezzi e le facilitazioni a nostra disposizione in campo educativo: appaiono invece sfuggenti e indefiniti, prima ancora che le modalità di esercizio del compito educativo, il suo senso, il suo valore e la stessa desiderabilità del compito educativo, e di conseguenza i vissuti relativi a esso. Ciò è per larga parte l’esito di un processo culturale che ha interessato le nostre società negli ultimi decenni ed ha profondamente decostruito e ridefinito il campo semantico e le pratiche dell’educazione.
L’educazione diventa per le nostre società un problema e una sfida.
Il Convegno DISAL 2018 intende proseguire un confronto sui processi educativo-didattici che caratterizzano la scuola, guardarla secondo nuove prospettive (vision) ed avviare una ricomprensione culturale della sua mission.
Una tre giorni di lavoro dentro la sfida culturale odierna che un’Associazione di dirigenti scolastici non può non preoccuparsi di intercettare, comprendere ed offrire strumenti professionali per sostenerla.
B. Ha un futuro la scuola?
Ha un futuro, in questo contesto, la scuola? E’ possibile un futuro senza scuola?? E, se la scuola ha un futuro, quale scuola per il futuro?
L’istituzione scolastica sembra essere entrata in una fase molto tormentata di trasformazioni accelerate. Si rilevano, oggi, nelle scuole, forti ed oggettivi fattori che chiedono a chi dirige scuole di guidare il cambiamento: l’avvento delle nuove generazioni (digital natives), l’introduzione nella didattica delle nuove tecnologie, i nuovi contesti famigliari, i progressi delle scienze cognitive, le provenienze multietniche degli studenti, la globalizzazione, la richiesta di nuove skills da parte del mondo del lavoro .
Si può affermare, dunque, che è iniziata una nuova stagione della scuola e della sua funzione che richiede:
§ un ripensamento del senso e delle dinamiche della scolarità
§ un riposizionamento della scuola all’interno dello scenario socio-culturale postmoderno, superando modelli ottocenteschi e novecenteschi
§ un’integrazione tra processi di riforma dall’alto e processi evolutivi generati dalla libera iniziativa dei soggetti educativi
La scuola, allora, di fronte al cambiamento d’epoca di cui siamo tutti protagonisti, è chiamata ad aprirsi al futuro a partire da una attenta lettura del presente. La crisi odierna, infatti, ‘costringe a tornare alle domande, ed esige da noi risposte nuove o vecchie purchè scaturite da un esame diretto” (H. Arendt).
Dirigere oggi la scuola di domani, dunque. Perché il futuro è già cominciato.
C. Generare cambiamento
Il futuro quale scuole ci chiede di preparare?
DiSAL guarda per l’oggi e per il domani ad un modello di scuola nella quale sia costantemente ricercato e messo alla prova il nesso profondo tra:
§ qualità delle relazioni educativo- didattiche
e
§ qualità della conoscenza e dei processi di apprendimento
Questi processi fioriscono solo all’interno di una relazione educativa che realizza virtualità e solo all’interno di un processo di promozione intenzionale in grado di suscitare nello studente:
→ interazioni educativo-didattiche significative e collaborative
→ motivazioni chiare e intrinseche
→ esercizio di una razionalità aperta alla realtà e all’esperienza
→ sviluppo di competenze metodologiche
D. Le sfide
Dirigere una scuola che guarda al futuro significa accogliere e rispondere positivamente alle attuali sfide educative generate da:
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Già nell’oggi sono rintracciabili tentativi in atto di ripensamento del valore della scuola e dell’educazione:
l’attenzione all’inclusione sociale, ad esempio, un certo ritorno alla serietà e ai contenuti, la tensione a formare una ‘testa ben fatta’, la valorizzazione della didattica multimediale, lo sviluppo di competenze socialmente utili. Questi approcci rappresentano accentuazioni significative, ma parziali: è’ sotto gli occhi di tutti che, quando accade nelle scuole l’assolutizzazione di uno di questi approcci, si assiste a derive come: il nozionismo, il metodologismo, la delega tecnologica, la rincorsa affannosa e sempre in ritardo dell’innovazione.
Come, allora, accogliere integralmente il bisogno educativo dei ragazzi a scuola, corrispondergli e per permettere ad essi un’accesso personale all’esperienza culturale, strapparli dalla passività, mobilitare i loro talenti, metterli in azione (più che fornire loro solamente alfabeti e contenuti di base)?
E’ richiesta per il prossimo futuro in chi dirige scuole una nuova professionalità e l’utilizzo di strumenti e leve strategiche per realizzare un impianto di scuola che sia:
§ inclusiva di qualità,
§ popolare di eccellenza
§ fondata su relazioni significative e autorevoli
§ che genera conoscenza competente
§ che contribuisce a introdurre gli alunni alla scoperta di sé, degli altri e della realtà e a superare la distanza tra saperi e vita
§ che sa orientare, valutare e farsi valutare
§ tesa a formare continuamente gli insegnanti
§ che si pone come hub di reti educative territoriali
Un dirigente scolastico, allora, è chiamato ad individuare modalità di proposta formativa e strumenti professionali attraverso i quali:
- sostenere processi di lettura della realtà della propria scuola
- raccogliere e rifinalizzare ad uno scopo formativo le istanze del contesto sociale
- realizzare prassi comunicative ed organizzative che stimolino e sostengano i docenti nel proprio compito formativo e culturale.
Come può un dirigente scolastico generare cambiamento con visione moderna dei problemi ed una intenzionalità chiara?
Come può un dirigente scolastico creare ambienti di relazioni positive e, nello stesso tempo, contribuire a generare ambienti di apprendimento significativi per gli studenti?
Su quali strumenti/ambiti deve agire un dirigente per sviluppare un modello di scuola adatto alle nuove esigenze?
Si individuano i seguenti ambiti strategici che un dirigente dovrà coordinare e gestire per accompagnare la propria scuola nella direzione di un cambiamento:
- ripensare e riscrivere con i docenti i curricoli disciplinari
- scardinare dall’interno gli stereotipi di insegnamento
- innovare gli ambienti di apprendimento
- promuovere e gestire gli strumenti digitali e gli spazi a servizio della didattica e dell’apprendimento
- valorizzare le esperienze di laboratorialità ed alternanza scuola lavoro
- gestire le modalità di valutazione, di miglioramento e di controllo degli esiti formativi, di apprendimento, di sistema e dei soggetti.
Chi dirige scuole opera all’interno di norme, vincoli, raccordi istituzionali, forme costituite.
Come, allora, utilizzare ad un fine formativo questi vincoli in un’ottica di una scuola autenticamente autonoma?
DiSAL sostiene che esperienze di scuola dove si investe di più in autonomia didattico-organizzativa si ottengano risultati formativi migliori. La scuola del futuro è quella nella quale si realizzeranno:
- autonomia della didattica
- sperimentazioni didattiche
- progettualità innovative (in particolare nella scuola secondaria di I e II grado)
- spazi di autonomia nei percorsi ad indirizzo professionale
- reti
- scuola come hub di servizi
E. i temi del convegno 2018
Individuato questo sfondo culturale, questa lettura del contesto e l’ipotesi di un’immagine di scuola come sopra descritti, si aprono diversi temi di lavoro per il Convegno DiSAL 2018. I temi delle relazioni sono scelti tra quelli che toccano i più emergenti aspetti del cambiamento in corso: sono i temi su cui si gioca il futuro di una scuola che vuole essere ‘significativa’ per evitare il rischio di “morte della scuola”.
Eccoli:
§ Libro/Computer (il canone del sapere e le modalità di costruzione-comunicazione della cultura)
§ Conoscenza/Competenza (la finalizzazione e lo scopo sociale della scuola)
§ Autonomia/Centralismo (la forma istituzionale e il modello gestionale della scuola)
§ Identità/Convivenza (la valorizzazione dell’appartenenza locale e l’orizzonte dell’incontro nella società globale)
§ Tecnologie e architettura della scuola: spazi, ambienti, luoghi
§ Strumenti strategici della L 107/2015 per una scuola generativa: alternanza scuola lavoro, formazione docenti, curriculum studente, organico dell’autonomia, inclusione …
§ La valutazione dei soggetti e del sistema scuola: valutare i dirigenti scolastici, i docenti, risultati, le performances, gli esiti.
le sessioni del convegno disal 2018
introduzione
Il “Rapporto sulla situazione sociale del Paese 2017” recentemente pubblicato dal Censis ha dedicato un capitolo specifico proprio alla dirigenza della scuola in Italia.
Il dialogo tra Giorgio Chiosso, pedagogista e studioso dei fenomeni sociali, ed Ludovico Albert, presidente della Fondazione Compagnia S. Paolo di Torino impegnata in questi anni in attività di ricerca e di formazione in ambito scolastico, aiuterà a collocare la situazione del sistema scuola in Italia, ad evidenziare le caratteristiche delle nuove generazioni di studenti, a rilevare il profilo di una direzione di scuola capace di generare cambiamento ed innovare.
Sessione I - La sfida: generare il cambiamento
Uno studioso del mondo delle organizzazioni e del lavoro, Vincenzo Perrone, ci introdurrà in chiave prospettica sul ruolo ed il compito che fondano la responsabilità di chi dirige scuole. Il coraggio, la passione, il valore dell’educazione, la responsabilità dell’adulto. Ma anche temi come l’alternanza scuola lavoro, il passaggio dalla scuola al mondo del lavoro, il ruolo dei genitori e dei docenti. Valori e soggetti messi a fuoco per individuare come generare il cambiamento.
Sessione II - Le leve del cambiamento
Questa sessione intende focalizzare gli aspetti e gli strumenti propri della professionalità del dirigente scolastico che, se utilizzati con consapevolezza ed intelligenza, possono favorire l’avverarsi di un modello di scuola coerente con le esigenze che il cambiamento in corso esprime.
Una parte della sessione vedrà i convegnisti riunirsi in gruppi di lavoro (‘cantieri all’opera’ è, appunto, il titolo del momento specifico) per confrontarsi, a partire da esperienze già in atto, su alcune leve ritenute strategiche al cambiamento: l’innovazione attraverso l’autonomia, l’utilizzo delle tecnologie informatiche, la valutazione degli apprendimenti, l’organizzazione dei professionali, le reti,… .
La seconda parte della sessione prevede due tavole rotonde. Una sulle strategie di un management moderno ed efficace attraverso il contributo di Angelo Paletta, esperto di management educativo ed organizzativo, e di Sabrina Bono esponente ministeriale. L’altra sulla sfida delle tecnologie digitali a scuola con Cerare Rivoltella e sul ripensamento del rapporto tra pedagogia e architettura delle scuole con l’esperta Beate Weyland.
Sessione III - Dirigere il cambiamento. Uno sguardo all’Europa
La sessione internazionale del Convegno prevede un confronto tra esperti ti di scuola di alcuni paesi europei.
Francisc Pedrò, che guida il servizio di consulenza nelle politiche educative presso l’Unesco a Parigi, riprenderà, dal punto di vista dello studioso di sistemi scolastici europei, il tema delle competenze e del ruolo della scuola di domani nel preparare giovani competenti.
Il tema del rapporto tra scuola e mondo del lavoro, la focalizzazione del tema del multiculturalismo che impegna le scuole a ripensare I contenuti disciplinari ed i modelli di insegnamento e la formazione come strumento di innovazione saranno gli argomenti delle altre due relazioni.
Programma
Giovedì 1 marzo 2018
ore 14.00 Apertura segreteria del Convegno e accoglienza
ore 14.45 Benvenuto
Presidente DiSAL
ore 15.00 Saluti istituzionali
ore 15.15 Sono dunque dirigo
Esperienze di direzione innovativa
ore 15.30 introduzione
Il rischio di educare: c’è un futuro per la scuola ?
Intervento: Giorgio Chiosso e Ludovico Albert
Pausa caffe
Sessione I - La sfida: generare il cambiamento
ore 17.30 Per cambiare occorrono visioni e coraggio
Interviene: Vincenzo Perrone
ore 20.30 Cena in hotel e serata insieme
Venerdì 2 marzo 2018
Sessione II - Le leve del cambiamento
ore 09.00 Cantieri all'opera - Praticare il cambiamento
Gruppi di lavoro
Temi:
§ Le reti come spazio di autonomia
coordinano: Maria Paola Iaquinta e Silvia Petricci
§ Sistema duale e istruzione professionale
coordinano: Mauro Monti e Margherita Rabaglia
§ Il digitale a scuola
coordinano: Andrea Caspani e Walter Bellizzi
§ Coordinare la didattica per l’apprendimento
coordinano: Roberto Fraccia e Mario Predieri
ore 11.15 Tecnologie e spazi per una scuola viva
Dialogano: Cesare Rivoltella e Beate Weyland
ore 13.15 Pranzo in hotel
ore 15.30 Il cambiamento chiede ‘strategie’: come dirigere l’autonomia
Dialogano: Angelo Paletta e Sabrina Bono
ore 17.30 Visita guidata nel centro storico di Torino
ore 20.30 Tutti … in piazza Visita e cena alla Piazza dei Mestieri
Sabato 3 marzo 2018
Sessione III - Dirigere il cambiamento. Uno sguardo all’Europa
ore 09.00 Il futuro è già cominciato
Interventi:
§ Il lavoro risorsa della formazione
Dirigente scolastico - Germania
§ La scuola come crocevia: dirigere in contesti multiculturali
Tiago Bianchi - Lisbona, Portogallo
§ Formare per innovare
Cristina Mignatti - Ontario, Canada
ore 11.45 L’associazione come soggetto di cambiamento
Bernhard Scholtz - vai su YTube a vedere il video dell'interventoore 12.15 Conclusioni
Presidente DiSAL
Interventi
Ludovico Albert - Presidente Fondazione per la Scuola, Torino
Tiago Bianchi - Direttore - Colegio Sao Tomas Lisbona Portogallo
Sabrina Bono - Capo Segreteria del Ministro all’Istruzione
Giorgio Chiosso - Docente Storia delle pedagogia , Università di Torino
Cristina Mignatti - Dirigente scolastico - Educational Advisor- Consolato italiano di Toronto (Canada)
Angelo Paletta - Docente Economia Aziendale, Università di Bologna
Francesc Pedrò - Capo Dipartimento settore educazione UNESCO - ParigiVincenzo Perrone - Professore di Organizzazione aziendale, Università Bocconi di Milano, consulente e formatore
Cesare Rivoltella - Professore di Tecnologie dell'istruzione e dell'apprendimento, Università Cattolica di Milano.
Bernhard Scholz - Presidente Compagnia delle Opere
Informazioni
Per informazioni rivolgersi alla segreteria organizzativa Via Legnone, 20 - 20158 Milano tel. +39 02.69000940 - segreteria@disal.it
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