Le innovazioni della legge bilancio 2022 per la scuola
Fonte: EDSCUOLA - Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio
pluriennale per il triennio 2022-2024
La Camera approva il 30 dicembre, in via definitiva, il disegno di legge:
Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio
pluriennale per il triennio 2022-2024 (Approvato dal Senato) (C. 3424) e la
Nota di variazioni al Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario
2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024 (C. 3424/I).
La Legge di bilancio, per il 2022, prevede uno stanziamento di oltre 900
milioni per il settore dell’Istruzione.
“Con la legge di bilancio stanziamo più di 900 milioni per la scuola, che
vanno ad aggiungersi agli oltre 17 miliardi previsti con il Piano Nazionale di
Ripresa e Resilienza. Risorse che consentono di affrontare gli impegni
nell’immediato, come l’emergenza sanitaria e la valorizzazione del personale, e
gli investimenti nel medio e lungo periodo. Il passaggio parlamentare e il
lavoro svolto insieme ai gruppi ci hanno consentito di potenziare alcune misure
e aumentare i fondi a disposizione del settore Istruzione. Le scuole avranno a
disposizione 400 milioni per prorogare i contratti del personale aggiuntivo,
sia insegnanti che ATA, assunto temporaneamente per fronteggiare l’emergenza
sanitaria; con 300 milioni alimenteremo il fondo per la valorizzazione dei
docenti. Ma ci sono anche altre misure significative, come i 20 milioni per il
supporto psicologico di studentesse e studenti e del nostro personale.
Continuiamo a investire per potenziare la scuola, migliorare le infrastrutture
e la qualità del nostro sistema di istruzione”, sottolinea il Ministro Patrizio Bianchi.
Di seguito le principali misure per la
scuola.
La legge stanzia 300 milioni, per il 2022 e a regime per i prossimi
anni, per la valorizzazione del lavoro dei docenti, con
particolare riferimento alle funzioni in più svolte dagli insegnanti.
Altri 400 milioni sono stati stanziati per consentire
alle scuole di poter continuare a utilizzare il personale aggiuntivo
assunto, a settembre, per l’emergenza sanitaria.
La misura riguarda sia i docenti che gli ATA (Ausiliari, Tecnici e
Amministrativi). Sono previste, poi, risorse specifiche, 28,23 milioni per il 2022, 45 milioni per il 2023 e 20
milioni, a regime, dal 2024, per il Fondo unico per la
retribuzione di posizione e di risultato dei dirigenti scolastici.
Oltre 40 milioni vengono stanziati a
supporto delle scuole per il dimensionamento scolastico: anche
per gli anni scolastici 2022/2023 e 2023/2024 il numero minimo di 600
studenti, 400 nelle piccole isole e nei comuni montani, che le
istituzioni scolastiche devono raggiungere per avere un proprio dirigente
scolastico e un direttore dei servizi generali e amministrativi, resta abbassato a 500 studenti (300
in isole e comuni montani), così come era accaduto per il 2021/2022. Una
misura che consente una migliore gestione delle scuole in periodo di
emergenza. Attenzione viene posta anche al tema
dell’abbassamento del numero di alunni nelle aule: gli attuali
tetti nella composizione di ciascuna classe potranno essere derogati per
ridurre l’affollamento, in particolare negli istituti che si trovano in
aree di maggior disagio e in cui gli indici di dispersione scolastica sono più
elevati.
Tre
milioni all’anno, a regime, vengono messi a disposizione per il funzionamento delle scuole
situate su piccole isole con lo scopo di dare maggiori indennità agli
insegnanti che lavorano in queste sedi più difficilmente raggiungibili e,
dunque, disagiate. Un contributo aggiuntivo di 20 milioni di euro nel 2022
va alle scuole dell’infanzia paritarie. Il fondo per il miglioramento
dell’offerta formativa delle scuole è incrementato di 89,4 milioni annui a decorrere dal 2022 per il
personale docente.
Sono previsti 20 milioni, per il 2022, per
il supporto psicologico delle studentesse, degli studenti e del personale,
anche in risposta a quanto vissuto durante l’emergenza Covid. Due milioni vengono stanziati per il 2022 per il
contrasto e la prevenzione del cyberbullismo, fronte su cui il Ministero è da
tempo impegnato, insieme alle scuole.
La legge prevede l’introduzione dell’educazione
motoria alla scuola primaria che sarà affidata, d’ora in
avanti, a docenti appositamente formati. Sarà coinvolto
il biennio finale. Si parte, nel 2022/2023, con le classi quinte, nel
2023/2024 si proseguirà con le quarte. La legge prevede il potere di ordinanza sugli Esami di Stato,
sentite le Commissioni parlamentari, per il Ministro dell’Istruzione, in
ragione dell’emergenza sanitaria.
La Legge di bilancio si connette poi direttamente anche con il Piano
Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): è previsto uno stanziamento a regime
per le spese di funzionamento delle scuole dell’infanzia e dei nidi che saranno
attivati con i fondi del Piano concordato con l’Europa. Infine, il Fondo per
l’edilizia scolastica è rifinanziato per un importo di 2 miliardi di euro
nell’arco temporale che va dal 2024 al 2036.
Ecco il link alla norma: Legge
30 dicembre 2021, n. 234,