Atto di indirizzo politico-istituzionale per l’anno 2023


Nella giornata del 28 marzo 2023, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato l'”Atto di indirizzo politico istituzionale concernente l’individuazione delle priorità politiche del Ministero dell’istruzione e del merito per l’anno 2023 (adottato con D.M. 25 gennaio 2023, n. 10 – registrato dalla Corte dei conti il 15 febbraio 2023, n. 381)“.


Il Documento in questione ha lo scopo declinare il Programma di Governo nelle aree di competenza del MIM in coerenza con quanto stabilito dai documenti di programmazione economico-finanziaria, in particolare con il “Documento di Economia e Finanza (DEF) 2022, con le azioni definite dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con il quadro regolatorio applicabile al Sistema nazionale di istruzione e formazione, nonché con la vigente normativa in materia di trasparenza e prevenzione della corruzione nelle Amministrazioni pubbliche“.

Nella fattispecie, l’Atto di Indirizzo in questione piloterà la definizione del “quadro di riferimento comune:

  • al ciclo di bilancio;

  • al ciclo della performance;

  • al ciclo della programmazione strategica dell’Amministrazione.

Il MIM auspica, in questa maniera, di avviare un “processo virtuoso volto a:

  • restituire dignità alla scuola, autorevolezza ai docenti e alla intera comunità professionale;

  • valorizzare il merito, facendo emergere il talento di ciascuno affinché ciascun studente possa inserirsi da protagonista nella vita;

  • assicurare una scuola sicura per tutti e di tutti, potenziando i processi di inclusione e di contrasto alla dispersione scolastica e creando ambienti fisici sicuri e stimolanti l’apprendimento;

  • sburocratizzare i processi e gli adempimenti a carico delle scuole per orientare più energie alla sfida educativa“.

Per questa ragione, il MIM intende puntare sul reclutamento, sulla formazione e sulla valorizzazione professionale, “favorendo in modo sempre più rinforzato l’inclusione dei più fragili, contrastando la dispersione scolastica, realizzando efficaci azioni per il rilancio dell’attività motoria e sportiva scolastica, implementando le misure di contrasto al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo, garantendo agli studenti spazi sicuri e idonei agli apprendimenti, spazi adeguati ai mutevoli bisogni didattici-educativi, assicurando un reale pluralismo educativo con misure nei confronti delle scuole paritarie“.

A pagina 4 del Documento, le priorità politiche sono riassunte come segue:

1) Promuovere il miglioramento del sistema scolastico attraverso la valorizzazione del personale della scuola
2) Promuovere processi di innovazione didattica e digitale e valorizzare i processi di insegnamento e di apprendimento
3) Potenziare l’offerta formativa nelle scuole di ogni ordine e grado, anche in chiave orientativa
4) Garantire a tutti il diritto allo studio [tale misura includerebbe anche un incremento nel numero dei Docenti di Sostegno]
5) Sostenere le autonomie scolastiche e promuovere e valorizzare la valutazione del sistema nazionale di istruzione
6) Supportare il processo di rinnovamento del patrimonio edilizio scolastico
7) Favorire l’accesso precoce al sistema di istruzione e formazione nell’ottica di assicurare il successo scolastico [“Aumentare le risorse destinate al sostegno e alla valorizzazione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita ai sei anni“]
8) Semplificare la scuola
9) Rafforzare la capacità amministrativa e gestionale del Ministero e delle istituzioni scolastiche
10) Valorizzare il sistema nazionale di istruzione e i suoi attori
11) Attuare tempestivamente e in prospettiva sistematica le misure del Piano nazionale di ripresa e resilienza

Al punto 10.2 “Autonomia e parità delle Istituzioni scolastiche“, a pagina 10, si fa esplicito riferimento alle Istituzioni scolastiche paritarie, nella misura in cui, tra gli intenti dell’atto, vi è anche quello di “valorizzare le caratteristiche e le peculiarità del Sistema nazionale di Istruzione, formato da scuole statali e paritarie.
Pertanto, da un lato si intende rilanciare l’autonomia delle istituzioni scolastiche, e quindi il loro ruolo sui territori, insieme a una maggiore responsabilità nella gestione delle risorse finanziarie; dall’altro, garantire l’effettivo inserimento delle scuole paritarie nel Sistema nazionale di Istruzione, individuando nuove e più efficienti forme di finanziamento“.

Al punto 7, si affronta anche il tema dell’Istruzione nella fascia 0-6, nella misura in cui si intende accrescerne l’offerta educativa, anche aumentando le risorse destinate al sostegno e alla valorizzazione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita ai sei anni.

Ecco il link per accedere all’Atto di indirizzo politico istituzionale.
 
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