Fonte: Docete n . 39 / Marzo - aprile 2024. Articolo di Alberto Rizzi, Rettore e socio DiSAL. La psicanalisi a supporto del quotidiano d'aula.
"Tutto a posto a scuola oggi?”. Questa è la classica domanda che il genitore rivolge al figlio, all’uscita dalla scuola. Domanda che riceve l’altrettanto scontata risposta: “Sì, tutto a posto”. Ma che cosa sta dietro le quinte di questa domanda?
Aiutati da un compagno di viaggio illustre e particolare, lo psicoanalista J. Lacan, si vuole provare a investigare il vissuto di studenti e famiglie. nessuna paura: la scuola è scuola, la psicanalisi è psicanalisi, ciascuno ha il proprio campo rigidamente definito.
Eppure, oggi è giunto il momento di avviare una sana contaminazione che, ispirata al motto del filosofo Maritain “utile distinguere per unire”, potrebbe aprire orizzonti di attenzione sull’umano-in-comune. Certo si tratta di una scommessa, di un’ipotesi di lavoro e soprattutto di una sfida educativa. Una novità nella “cassetta degli attrezzi” che permetterà da un lato di approfondire il pensiero intrigante di questo autore, e dall’altro di comprendere la scuola attraverso il profondo e raffinato approccio psicanalitico lacaniano. In particolare, sarà oggetto di studio, in questo contributo, la persona dello studente, colta nel dinamismo delle sue relazioni con la realtà scolastica: i saperi, le interrogazioni, i compiti, i voti, i docenti, le amicizie e la famiglia. I ragazzi oggi sono, soprattutto a scuola, la conferma che, secondo l’affermazione freudiana, “il loro io non è più padrone nemmeno in casa propria…
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