Educazione civica: in arrivo le nuove Linee Guida, verrà valorizzata l’identità italiana


Fonte: Articolo di Reginaldo Palermo del 07/08/2024

Poche ore fa il Ministro Valditara ha confermato che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, entreranno in vigore le Nuove Linee Guida per l’insegnamento dell’Educazione civica.
Queste linee guida sostituiranno quelle precedenti, introducendo nuovi contenuti e ridefinendo gli obiettivi di apprendimento a livello nazionale. Il documento è già stato inviato al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) per il prescritto parere non vincolante.

“Coerentemente con il nostro dettato costituzionale, le Nuove Linee Guida promuovono l’educazione al rispetto della persona umana e dei suoi diritti fondamentali”, ha dichiarato Valditara. Le linee guida valorizzano principi come la responsabilità individuale, la solidarietà, e la consapevolezza di appartenere a una comunità nazionale, sottolineando l’importanza del lavoro e dell’iniziativa privata per la crescita economica e il benessere sociale, nel rispetto dell’ambiente e della qualità della vita.

Principali novità delle nuove Linee Guida

  1. Centralità della persona umana.
    Le nuove linee guida pongono al centro l’individuo, valorizzando i talenti di ogni studente e promuovendo una cultura del rispetto. Viene enfatizzata la funzione della società nello sviluppo di ogni individuo e il primato dell’essere umano su ogni ideologia.

  2. Identità italiana e appartenenza europea.
    Si promuove la formazione di una coscienza civica basata sull’identità italiana, parte integrante della civiltà europea e occidentale. Il rafforzamento del senso di appartenenza nazionale e l’integrazione degli studenti stranieri sono centrali, così come la valorizzazione dei territori e delle culture locali.

  3. Diritti e doveri.
    Accanto ai diritti, vengono evidenziati i doveri verso la collettività, come stabilito dall’articolo 2 della Costituzione. Si sottolinea l’importanza della responsabilità individuale e del rispetto delle regole per una convivenza civile ordinata.

  4. Cultura d’impresa.
    La nuova guida promuove la cultura d’impresa e valorizza l’iniziativa economica privata come elemento essenziale della libertà individuale, in linea con la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea.

  5. Contrasto alla criminalità.
    Viene promossa l’educazione al contrasto delle mafie e di tutte le forme di criminalità e illegalità, partendo dall’apprendimento di comportamenti individuali che possano prevenire tali fenomeni.

  6. Sviluppo sostenibile.
    Si pone l’accento sulla crescita economica nel rispetto dell’ambiente e della qualità della vita, promuovendo il rispetto per i beni pubblici e il patrimonio culturale e artistico del Paese.

  7. Salute e benessere.
    Le nuove linee guida promuovono stili di vita sani, l’educazione alimentare, l’attività sportiva e il benessere psicofisico, con un’attenzione particolare alla prevenzione delle dipendenze.

  8. Educazione stradale.
    Si rafforza l’educazione stradale per inculcare nei giovani il rispetto delle regole del codice della strada, essenziali per la sicurezza di tutti.

  9. Rispetto per la donna.
    Viene promossa una cultura del rispetto verso la donna, fondamentale per una società equa e inclusiva.

  10. Educazione finanziaria.
    Si promuovono l’educazione finanziaria, l’educazione al risparmio e la pianificazione previdenziale, per valorizzare e tutelare il patrimonio privato.

  11. Cultura del lavoro.
    Si valorizza la cultura del lavoro fin dal primo ciclo di istruzione, considerandola un concetto fondamentale della nostra società.

  12. Uso etico del digitale.
    Viene sottolineata l’importanza di un uso etico e responsabile delle tecnologie digitali, evitando l’utilizzo improprio dei dispositivi elettronici.

  13. Divieto di smartphone.
    Si conferma il divieto di utilizzo degli smartphone nelle scuole dall’infanzia fino alla secondaria di primo grado, anche per fini didattici.

    Non appena il CSPI si sarà espresso, le Linee Guida verranno trasmesse alle scuole che avranno il compito di tenerne conto nella messa a punto del proprio piano dell’offerta formativa.



 
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