Firmato il CCNL dei Dirigenti Scolastici. Ecco le principali novità


Fonti: CISL Scuola e ANP. Articoli del 7.08.2024.

Il comunicato di CISL Scuola.

Mercoledì 7 agosto è stato sottoscritto definitivamente il CCNL 2019/21 per i Dirigenti Scolastici, dopo un iter di contrattazione non sempre fluido e anzi, a tratti, travagliato.
Tra le novità di maggiore spicco si registrano gli aumenti retributivi, che vanno da 84 euro lordi per le 13 mensilità del 2019, per arrivare a poi a 130 euro dal 1° gennaio del 2020, a 135 euro a partire dalla stessa data del 2021.

Il nuovo valore stabilito per lo stipendio tabellare annuo lordo è pari a 47.015,73 euro, mentre la retribuzione di posizione parte fissa è rideterminata in 13.345,11 euro, con un incremento (a partire dal 1° gennaio 2021) di 60 euro mensili lordi. Il FUN (Fondo Unico Nazionale) cresce grazie a ulteriori risorse, ex lege 234/2021, art. 1, comma 604.

Sul dibattuto tema della mobilità interregionale dei dirigenti scolastici, il nuovo contratto stabilisce, superando la soglia fissata dall’art. 9 del CCNL del 15 luglio del 2010, la piena esigibilità del 60% dei posti vacanti e disponibili nella regione richiesta.
Con la firma del nuovo contratto si avvia anche il percorso per ottenere gli arretrati sullo stipendio, che sarà oggetto di trattamento nel corso della contrattazione integrativa. Questa stabilisce i criteri di riparto e impiego delle risorse (parte variabile) del FUN, che contempla percentuali specifiche da attribuire, sulla base delle fasce di complessità della scuola in cui i dirigenti operano.
Il lavoro della CISL Scuola ha condotto anche all’estensione alla categoria dell’istituto del lavoro agile e alla possibilità di usufruire del mentoring anche per la dirigenza scolastica, durante i primi due anni di incarico, ad opera di colleghi con almeno dieci anni di anzianità, su base volontaria. Un altro effetto dell’azione sindacale è stata la modifica (in direzione meno punitiva) dell’articolo 28 del CCNL, relativo alle sanzioni disciplinari contro i dirigenti scolastici.
La CISL Scuola sollecita dunque il ministero ad avviare quanto prima il percorso per aprire un nuovo tavolo di confronto, relativo al CCNL 2022/24. Il ministero non indugi: il triennio di riferimento è già trascorso e i fondi, di fatto, sono già disponibili.

News collegate: Contratto dirigenza del comparto istruzione e ricerca, il testo firmato da ARAN e sindacati

Comunicato ANP. 

CCNL Area dirigenziale “Istruzione e ricerca”: sottoscritto il testo definitivo

A seguito del parere favorevole espresso dagli organi di controllo, l’ANP ha partecipato oggi, 7 agosto 2024, presso la sede dell’ARAN, all’ incontro indetto per la sottoscrizione definitiva del CCNL dell’Area dirigenziale “Istruzione e ricerca” per il triennio 2019-2021 la cui ipotesi era stata firmata lo scorso 13 marzo come da noi allora comunicato

In tale occasione avevamo già commentato positivamente il testo dell’ipotesi, evidenziando gli aumenti di stipendio ottenuti e analizzando i notevoli miglioramenti introdotti. 

Ma veniamo agli aumenti, riconosciuti dal 01/01/2019 a tutti i dirigenti scolastici in servizio, compresi quelli collocati a riposo dopo tale data: 

  • Dal 01/01/2019: aumento di € 84,00 mensili sullo stipendio tabellare 

  • Rideterminato dal 01/01/2020 in € 130,00 mensili 

  • Rideterminato dal 01/01/2021 in € 135,00 mensili 

A questi aumenti si aggiunge, dal 01/01/2021, l’aumento di € 60,00 mensili della parte fissa della retribuzione di posizione. Complessivamente, l’aumento a regime, dal 01/01/2021, è dunque pari a € 195,00 mensili, per tredici mensilità. A regime, gli aumenti sono identici per tutti i dirigenti appartenenti all’Area (dirigenti scolastici, delle Università, delle Aziende ospedaliero-universitarie, degli Enti di ricerca e dell’ASI) e sono identici a quelli ottenuti dai dirigenti dell’Area delle Funzioni centrali (ovvero, i dirigenti dei Ministeri). 

I valori annui sono, pertanto, così rideterminati: 

  • Lo stipendio tabellare aumenta da € 45.260,73 a € 47.015,73 

  • La parte fissa della retribuzione di posizione aumenta da € 12.565,11 a € 13.345,11 

Per effetto di questi aumenti, comprensivi dell’indennità di vacanza contrattuale, i dirigenti dell’Area in servizio dal 01/01/2019 a oggi riceveranno arretrati per € 10.270,35 lordi, corrispondenti a circa € 6.000,00 netti (valori calcolati per il periodo da gennaio 2019 a agosto 2024; l’importo preciso dipende dall’aliquota IRPEF media applicata per gli arretrati riferiti agli anni precedenti quello in corso). 

Ma i miglioramenti retributivi non sono finiti qui. Il FUN è incrementato di quasi 10 milioni di euro a decorrere dal 01/01/2021. Tutta la parte del FUN non utilizzata per l’incremento della parte fissa, che ammonta a circa 4 milioni di euro l’anno dal 2021, sarà riversata nel CCNI e consentirà aumenti della parte variabile della retribuzione di posizione e di risultato. 

Aumenti corrispondenti della parte variabile, parametrati sui rispettivi monte-salari, saranno riconosciuti anche per la parte variabile degli altri dirigenti appartenenti all’Area e si rifletteranno nella stipula dei prossimi contratti integrativi. 

Per quanto riguarda la parte normativa, il testo definitivo è quasi identico a quello dell’ipotesi, a parte la correzione di alcuni errori materiali. L’unica modifica degna di nota riguarda la “carriera alias” il cui testo, come già avvenuto per l’Area dirigenziale delle Funzioni locali, è stato ritoccato, a quanto pare per l’incertezza dell’ipotesi sui tempi di introduzione di tale diritto. È stato comunque confermato che i dirigenti che abbiano ottenuto il riconoscimento giudiziario di un genere diverso potranno accedere alla “carriera alias” nelle more della correzione anagrafica. 

Restano le seguenti importanti innovazioni: 

  • l’introduzione del “lavoro agile” per tutti i dirigenti dell’Area, importante passo avanti nella tutela dell’equilibrio fra vita familiare e attività lavorativa; a tale riguardo, l’ANP chiederà al Ministero di fornire agli USR tempestive indicazioni per favorire la fruizione omogenea di tale istituto sul territorio nazionale 

  • il raddoppio dell’aliquota di posti disponibili per la mobilità interregionale dei dirigenti scolastici e la piena esigibilità di tale quota. L’ANP ritiene, comunque, che tale norma vada inquadrata in una situazione ordinaria mentre i diritti dei colleghi all’avvicinamento alla propria famiglia devono essere tutelati, anche nei prossimi anni, con provvedimenti di natura straordinaria che assicurino la disponibilità del 100% dei posti 

  • la modifica al sistema delle sanzioni disciplinari che elimina la possibilità di licenziamento in caso di recidiva per infrazioni di modesta entità, con la cessazione di ogni effetto una volta decorso un biennio dall’irrogazione delle sanzioni 

  • il riconoscimento del diritto alla retribuzione di posizione – parte fissa e variabile – per i dirigenti scolastici in servizio all’estero 

  • l’introduzione, per tutti i dirigenti dell’Area della figura del “dirigente mentore” che permetterà un più efficace scambio delle conoscenze, delle competenze e delle esperienze maturate nel tempo da parte dei dirigenti già in servizio con il  personale dirigente neoassunto. 



    
 
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