Preside reggente si dovrà dividere tra due scuole distanti 100 km: “Conto sul lavoro remoto e sulla squadra di lavoro”


Fonte: Orizzonte scuola. Articolo del 16.09.2024.

La storia della dirigente dell’istituto Barbarigo-Algarotti di Venezia, nominata anche al Cornaro di Jesolo, ha sollevato il problema delle reggenze nelle scuole. La preside, che dovrà dividere il suo tempo tra le due scuole, ha affermato a La Nuova Venezia, di essere pronta a fare il possibile per garantire la continuità didattica e amministrativa in entrambe le scuole.

Il fenomeno delle reggenze

Come è noto, il fenomeno delle reggenze non è nuovo e risale al 2006, quando fu soppresso l’istituto dell’incarico di presidenza. Da allora, gli istituti privi di un dirigente titolare si vedono assegnare un reggente, cioè un dirigente titolare di un’altra scuola, che svolge le funzioni con incarico annuale.

Il numero delle reggenze fluttua con l’andamento dei concorsi per il reclutamento dei nuovi dirigenti scolastici. Dopo ogni concorso, le reggenze calano per tre anni, per poi risalire fino al concorso successivo.

Gli interventi del governo

La riforma del dimensionamento scolastico approvata con l’ultima legge di bilancio 2023 prevede un taglio calcolato di sedi e organico che avranno effetto principalmente a partire da quest’anno scolastico.

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha spiegato più volte che la riforma serve a parametrare il numero delle autonomie scolastiche alla popolazione studentesca regionale e a ridurre le reggenze. Tuttavia, più volte in passato, i sindacati e gli esperti hanno sollevato molte critiche e preoccupazioni sulla riforma, sottolineando come possa avere un impatto negativo sulla qualità dell’istruzione e sulla gestione delle scuole.
 
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