Fonte: Orizzonte scuola. Articolo di Andrea Carlino del 25.09.2024. Disponibile il testo.
La Camera dei deputati ha approvato definitivamente la riforma del voto in condotta e della valutazione alla scuola primaria. Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha espresso la sua soddisfazione per l’approvazione della legge, definendola “un passaggio fondamentale per la costruzione di un sistema scolastico che responsabilizzi i ragazzi e restituisca autorevolezza ai docenti”.
Secondo Valditara, la riforma introduce importanti cambiamenti: “Con la riforma, il comportamento degli studenti peserà ai fini della valutazione complessiva del percorso scolastico e dell’ammissione agli esami di Stato”.
Per quanto riguarda la sospensione, il Ministro ha spiegato che “vi sarà più scuola e non meno scuola per lo studente che viola le regole della civile convivenza; per i casi più gravi vi sarà l’impiego in attività di cittadinanza solidale”.
L’obiettivo dichiarato è quello di “sostenere il lavoro quotidiano dei docenti e di tutto il personale scolastico perché ai giovani siano chiari non solo i diritti ma anche i doveri”. Alla scuola primaria, la riforma prevede il ritorno ai giudizi sintetici, “da ottimo a insufficiente”, che secondo Valditara sono “molto più comprensibili dei precedenti livelli” e migliorano la comunicazione con le famiglie e l’efficacia della valutazione.
Il Ministro ha concluso affermando che “con la riforma del voto in condotta si ripristina l’importanza della responsabilità individuale, si dà centralità al rispetto verso le persone e verso i beni pubblici e si ridà autorevolezza ai docenti”.