La prova si è tenuta in diverse sedi sul territorio nazionale dalle 14:30 alle 17:30, organizzate dagli Uffici Scolastici Regionali (USR). Il test comprendeva cinque quesiti aperti sui principali aspetti del ruolo dirigenziale e due domande in inglese, per valutare una competenza linguistica di livello B2.
Il punteggio massimo della prova scritta è di 100 punti. Per accedere alla fase orale, i candidati devono ottenere almeno 70 punti.
La prova, articolata su tematiche cruciali per la gestione di un’istituzione scolastica, ha messo alla prova i candidati su aspetti amministrativi, organizzativi e di coordinamento.
Il primo quesito si è concentrato sulle competenze amministrativo-contabili del dirigente scolastico, così come delineato dal decreto-legge 129 del 2018. Ai candidati è stato chiesto di illustrare come, attraverso la gestione delle risorse economiche, il dirigente possa garantire la gestione unitaria dell’istituzione scolastica, bilanciando efficienza e trasparenza.
Il secondo quesito ha riguardato la normativa sui permessi brevi per il personale docente e ATA, applicabile sia a chi ha un contratto a tempo indeterminato sia a chi opera con contratti a termine. I candidati hanno dovuto dimostrare la loro conoscenza dei limiti, delle modalità e delle peculiarità contrattuali che regolano l’accesso a questi permessi, un tema importante per la gestione del personale e la continuità del servizio educativo.
Il terzo quesito si è concentrato sull’ambito del potenziamento dell’offerta formativa. Qui i candidati sono stati chiamati a descrivere quali attività del personale docente rientrano in quest’area e quali compensi economici sono previsti per tali incarichi.
Il quarto quesito ha posto l’accento sulla formazione in servizio dei docenti. I candidati dovevano identificare, secondo le normative vigenti e le responsabilità dirigenziali, le principali azioni da mettere in atto per garantire percorsi di formazione continuativa, essenziale per l’aggiornamento professionale e per mantenere alti gli standard didattici.
Infine, il quinto quesito ha trattato la costituzione di reti di scuole. In questo caso, i candidati dovevano dimostrare la loro comprensione delle strategie normative e delle azioni pratiche utili a creare collaborazioni tra istituzioni scolastiche. L’obiettivo delle reti è rafforzare il sistema scolastico attraverso lo scambio di pratiche efficaci e la condivisione di risorse.