Istat: i costi per le famiglie per la scuola non statale


33 mila euro per studiare nella scuola privata, 10 mila alla statale

I dati pubblicati dall’Istat sui costi dell’istruzione delle famiglie italiane nel 2002 consentono di stimare la spesa complessiva per l’intero percorso dall’infanzia all’ultimo anno delle superiori. Il calcolo è stimato in termini minimi, visto che da quella situazione sono passati più di tre anni e che la stima di oggi va integrata dall’inflazione che si svilupperà nell’arco di tempo.  Ai valori del 2002, chi ha iscritto quest’anno il proprio figlio alla scuola dell’infanzia deve attendersi un investimento che al termine dell’intero percorso di istruzione supererà i 10 mila euro se la scuola d’iscrizione è statale, quasi 33 mila se invece si tratta di scuola privata.  Al termine della scuola primaria (tre anni) un genitore con figlio nella scuola statale avrà speso poco più di mille euro di cui quasi la metà per contributo alla mensa, mentre un genitore con figlio nella privata avrà speso quasi 2.700 euro di cui 2.200 per contributi di iscrizione e frequenza.  Al termine dei cinque anni della primaria, se avrà scelto la statale, avrà speso mediamente più di 2 mila euro di cui più di 500 per contributo mensa e oltre 600 per cancelleria e dintorni, mentre, se avrà scelto la privata avrà sostenuto una spesa di circa 7.800 euro, di cui almeno 5.400 per contributi di iscrizione e di frequenza.  Al termine del triennio di scuola secondaria di I grado, in una scuola statale avrà speso più di 1.800 euro di cui almeno 730 per libri, mentre in una scuola privata avrà speso più di 6.100 euro, di cui oltre 3.600 per i soliti contributi di iscrizione e di frequenza.  Ma la vera stangata arriva con la frequenza degli istituti superiori: 5.200 euro se in istituti statali, 16.200 se in istituti non statali. Il peso dei libri sarà considerevole in entrambe le situazioni con maggiore incidenza negli istituti privati (1.500 euro) anziché in quelli statali (oltre 1.200).  La differenza la farà però ancora una volta la spesa per contributi di iscrizione e frequenza negli istituti privati che mediamente raggiungeranno almeno i 5.600 euro complessivi.  Insomma l’agognato diploma di maturità sarà costato ai genitori (ai valori di oggi) circa 10 mila euro se il virgulto avrà frequentato istituti statali (prevalentemente in spese esterne tipo gite, etc che le scuole statali, a corto di fondi, sono costrette sempre di più a chiedere alle famiglie) e quasi 33 mila euro se avrà frequentato la scuola privata.  Fine dell’esborso? E no, dopo il diploma si passerà ad altre spese, perché i ragazzi a casa di mammà e papà ci restano in media fino ai trent’anni...

 

 

Spesa minima di una famiglia per l’intero percorso scolastico di un figlio

 

 

Ordine di scuola

 

Articolazione del percorso scolastico

Totale spese per l’intero percorso scolastico

Spese dirette all’istituzione

Spese esterne

Statale

Privata

Statale

Privata

Statale

Privata

Infanzia

Tre anni

1.059

2.676

762

2.445

297

228

Primaria

Cinque anni

2.015

7.775

690

6.265

1.325

1.515

Secondaria I g.

Tre anni

1.833

6.141

195

4.164

1.638

1.977

Secondaria IIg.

Cinque anni

5.210

16.190

360

9.920

4.850

6.270

 

Totale

10.117

32.782

2.007

22.794

8.110

9.990

 

Elaborazione Tuttoscuola su dati Istat 2005

 


Scuola privata quanto mi costi

Sono dati del 2002, quelli pubblicati nei giorni scorsi dall’Istat sulla spesa delle famiglie per l’istruzione, ma, se pur non aggiornati al valore del denaro attuale, sono comunque significativi e possono fornire elementi di valutazione interessanti, a cominciare dal confronto tra gli oneri che sostengono le famiglie che hanno figli nelle scuole statali e quelle che li hanno nelle private. L’Istat ha suddiviso le spese delle famiglie per l’istruzione dei figli in due categorie: dirette all’istituzione scolastica (iscrizioni, contributi) e spese esterne (libri, trasporti, cancelleria, gite, ecc.). I costi maggiori vengono sostenuti per l’istruzione negli istituti di secondaria di II grado con un rapporto tra istituzioni statali e non statali di uno a tre: più di mille euro di spesa media annuale negli istituti statali e oltre 3.200 in quelli non statali. Le distanze tra costi nella statale e costi nella privata aumentano nella scuola secondaria di I grado (611 a 2.047), ma sono ancor più evidenti nella primaria (403 a 1.555). Nella scuola dell’infanzia le distanze sono minori (353 nella statale e 892 nella non statale), anche se non convince del tutto la bassa quota di spese dirette all’istituzione (comprensive della retta di mensa) nelle scuole statali. L’Istat, oltre ai costi per l’istruzione, ha riportato anche quelli per l’asilo nido che mettono in evidenza (ancora una volta forse con spese sottostimate) il divario tra pubblico e privato. I costi che le famiglie sostengono per i figli nella scuola dell’infanzia e negli asili nido possono concorrere a spingerle verso l’anticipo di iscrizione al livello di scuola successiva dove gli oneri sono più contenuti.

 

Spesa media annua delle famiglie per l’istruzione (in euro)

 

Ordini di scuola

Gestione

Diretta all’istituzione

Esterna

Totale

Istituti secondaria II grado

Pubblica

     72

   970

1.042

Privata

1.984

1.254

3.238

Scuole secondarie I grado

Pubblica

   65

  546

  611

Privata

1.388

  659

2.047

Scuole primarie

Pubblica

   138

  265

  403

Privata

1.253

  303

1.555

Scuole dell’infanzia

Pubblica

   254

    99

  353

Privata

   815

    76

  892

Asili Nidi

Pubblica

   632

    22

  654

Privata

1.248

    25

1.273

 

Elaborazione Tuttoscuola su dati Istat 2005

 

 


 

 
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