Associazioni professionali: documenti dell’ultimo Forum


Si è svolta a Roma il 24 gennaio 2006 nei locali della Direzione Generale dello Studente la riunione  del FORUM delle Associazioni professionali degli Insegnanti e Dirigenti della Scuola

Alle presenza dei rappresentanti di ADI, UCIIM, ANDIS, DiSAL, APEF, MCE, CIDI,  FINSIM, si è discusso delle procedure applicative del D.Lgs 17/10/2005 riguardante la formazione ed il reclutamento docenti, procedure delle quali si stanno occupando le Università ed i settori MIUR competenti  (ad es. per la definizione delle classi di concorso, ). Si prevedono diverse riunioni per definire a livello regolamentare ciò che il D.Lgs. non poteva dire.   Le Associazioni presenti hanno formulato una lettera indirizzata al Ministro per chiedere di lavorare allo stesso tavolo.

Su richiesta delle associazioni professionali dei dirigenti presenti alla riunione è stato stabilito di chiedere al Ministro anche il Suo impegno per attivare il Forum delle Associazioni professionali a livello di Direzioni Scolastiche Regionali.

Passati a discutere dello stallo ormai decennale della riforma degli Organi Collegiali, tutte le associazioni hanno rimarcato lo stato di abbandono di una risposta chiara sul governo delle istituzioni scolastiche dopo il riconoscimento della autonomia delle scuole anche a livello costituzionale.

Si è discusso infine della mancata prosecuzione nelle Commissioni parlamentari della Riforma Stato Giuridico degli Insegnati.  Sulla questione le associazioni presenti hanno da tempo visuali molto diverse, per cui si è concordato di riprendere il confronto.

Rappresentanti della Direzione hanno segnalato che l'Ufficio Legislativo del MIUR non dovrebbe avere pregiudiziali da porre sul confine tra aspetti gestionali  (contrattuali) ed aspetti generali (di stato giuridico, appunto). Si tratta di mettere insieme molti diversi elementi, descrivendo i confini generali entro cui è assolta la funzione docente e gli elementi da lasciare, entro tali confini, alla contrattazione locale (che coinvolgerà necessariamente anche i sindacati). C'è poi da collocare l'aspetto della valutazione (interna alle scuole e di sistema), evitando l'autoreferezialità (come si è iniziato a fare per la valutazione dei dirigenti scolastici, che sta forse uscendo dalla fase sperimentale.

Si è terminato concordando una riunione sullo stato giuridico, sulla base del materiale che potrebbe essere messo a disposizione dall'Ufficio Legislativo del MIUR.

Di seguito i documenti approvati ed inviati alla stampa ed al Ministro.

 

 

 

Forum nazionale delle associazioni professionali dei docenti e dei dirigenti della Scuola

 

- Al Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, dott.Letizia Moratti

- Al sottosegretario all’istruzione On.le Valentina Aprea 

- Al Capo Dipartimento per l’Università, dott. Rossi Bernardi

- Al Direttore Generale per l’Università, dott. Masia

- Al Capo Dipartimento per l’istruzione, dott. Capo

- Al Direttore Generale per gli Ordinamenti, dott. Criscuoli

- Al Direttore generale per il personale, dott. Cosentino

 

Roma, 1 febbraio 2006

Signor Ministro,

 

Il Forum delle associazioni professionali dei docenti e dei dirigenti, riunitosi il 24 gennaio 2006 presso la Direzione generale dello studente, al termine di una disamina delle problematiche connesse alla Formazione iniziale degli insegnanti, contemplate nel decreto legislativo concernente “ La definizione delle norme generali in materia di formazione degli insegnanti ai fini dell’accesso all’insegnamento” ai sensi dell’art. 5 Legge 53/ 2003

 

  • Constatato il ruolo preponderante e pressoché esclusivo che le Università, anche attraverso i previsti centri di Ateneo o di interateneo, si troveranno ad avere nella progettazione delle attività di formazione e tirocinio sia per gli aspiranti docenti sia per la formazione in servizio
  • Constatato che le SSIS hanno rappresentato un’occasione per molti versi mancata di collegamento e di scambio di competenze tra scuola e università e non si è realizzata la dovuta sinergia con il mondo professionale delle scuole
  • Ravvisata la necessità di coinvolgere le istituzioni scolastiche nella realizzazione di questo percorso che, se affidato in modo prevalente al mondo accademico, rischierebbe di lasciar fuori tutte quelle competenze che la pratica e la ricerca sul campo assegnano ai docenti in servizio
  • Visto il mancato riconoscimento della specificità dell’apporto delle associazioni professionali  dei docenti e dei dirigenti scolastici (collocate sullo stesso piano delle associazioni imprenditoriali e degli enti locali e territoriali), mentre possono costituire un importante anello di collegamento tra la formazione iniziale e il riconoscimento di una professionalità che cresce e si sviluppa attraverso la riflessione sulle pratiche didattiche.

RITIENE che, per rappresentare i bisogni e le esigenze della scuola, alle associazioni  professionali dei docenti e dei dirigenti debba essere riconosciuto uno specifico ruolo, a partire dalla fase tecnica di lavoro per programmare e attuare i suddetti percorsi di formazione

CHIEDE  pertanto che tale istanza sia chiaramente riportata in uno dei regolamenti previsti dal decreto legislativo concernente la definizione delle norme generali in materia di formazione degli insegnanti

 

F.to         ADI         Alessandra Cenerini

               AIMC     Mariangela Prioreschi

               ANDIS    Gregorio Iannaccone

               APEF       Paola Tonna

               CIDI        Domenico Chiesa

               DIESSE   Roberto Persico

               DISAL     Roberto Pellegatta

               FNISM    Gigliola Corduas

               MCE        Diana Cesarin

               UCIIM     Luciano Corradini


 

 

 

Forum nazionale

delle Associazioni professionali dei docenti e dirigenti della Scuola

 

COMUNICATO  

 

        Il Forum delle associazioni dei docenti e dirigenti della scuola, nella riunione al MIUR del 24-01-’06

richiama l’attenzione sul fatto ormai evidente che l’interesse della politica nelle ultime legislature, è stato sostanzialmente rivolto a realizzare Riforme ordinamentali, di cui certamente c’è bisogno, e che sono di sicuro impatto presso l’opinione pubblica,  ma che da sole non sono assolutamente in grado di innovare la scuola nelle sue modalità quotidiane

segnala l’incapacità del legislatore di produrre sugli organi collegiali territoriali e interni alle istituzioni scolastiche una normativa coerente con le innovazioni introdotte con l’autonomia e con i nuovi ordinamenti della scuola. Temi come quelli della partecipazione, della ripartizione dei poteri e delle responsabilità e della governance del sistema educativo d’istruzione e formazione sono inseparabili da un disegno riformatore responsabile e costituiscono le condizioni di contesto necessarie per la sua attuazione. 

ricorda che il Parlamento è stato investito del problema di riformare gli Organi collegiali di governo della scuola -risalenti  ormai a trenta anni fa- fin dal 1997, anno in cui la Legge 59 ha istituito l’Autonomia delle scuole, successivamente  costituzionalizzata con il Titolo V. Ciononostante, la legge di riforma degli Organi collegiali, snodo centrale per l’autogoverno e per il buon funzionamento delle scuole, è transitata nelle commissioni e nelle aule parlamentari e tra i vari relatori di turno senza che vi sia stata, fino ad oggi, un’effettiva volontà di portala a conclusione.

             Le associazioni pertanto chiedono maggiore sensibilità e attenzione nei confronti dei problemi organizzativi, gestionali e didattici di chi opera nelle scuole, essenziali per una corretta impostazione dell’attività scolastica sulla base di una definizione certa degli ambiti di responsabilità dei diversi soggetti.

 

                       ADI          Alessandra Cenerini

                AIMC       Mariangela Proreschi

                ANDIS     Gregorio Iannaccone

                APEF       Paola Tonna

                CIDI         Domenico Chiesa

                DIESSE    Roberto Persico

                DISAL       Roberto Pellegatta

                FNISM      Gigliola Corduas

                MCE           Diana Cesarin

                UCIIM       Luciano Corradini                                 

 

 Roma, 1 Febbraio 2006

 

 
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