DiSAL su Incarichi di presidenza e nuovi concorsi


 

Di.S.A.L.-Dirigenti Scuole Autonome e Libere

Associazione professionale dirigenti scuole statali e paritarie – Ente qualificato dal Miur alla formazione

 

 

5 aprile 2006

Comunicato

 

 

All'attenzione dei responsabili politici e amministrativi per la scuola
                        delle associazioni professionali e sindacali
                        delle redazioni di stampa e media
 

Incarichi di presidenza, concorsi e nuovo reclutamento

 

La direzione nazionale di DiSAL, unitamente a tutti i presidi incaricati aderenti all’associazione,  ha valutato le varie problematiche  - alcune delle quali in discussione proprio in questi giorni nelle riunioni tra Amministrazione e Sindacati presso il Ministero dell’Istruzione -  inerenti il futuro della condizione professionale della dirigenza scolastica, dal concorso ordinario in corso, agli incarichi di presidenza per l’anno scolastico 2006/2007, al concorso riservato, fino ad un eventuale prossimo concorso ordinario, ed ha formulato le seguenti proposte da presentare all’Amministrazione scolastica ed alle Organizzazioni sindacali.

 

1.  Si ribadisce il rifiuto totale dell’istituto della reggenza prevista per i dirigenti scolastici V area, poiché essa compromette la qualità della scuola, vanifica l’esperienza professionale di migliaia di Presidi incaricati e tende a trasformare il dirigente scolastico in un “burotecnocrate”, puro direttore amministrativo recluso nell’ufficio ad occuparsi dell’organizzazione di scuole di migliaia di alunni, costretto ad abbandonare ogni funzione collegata agli aspetti culturali, didattici e formativi che sono centrali nella vita della scuola.

 

2.  Apprezzando la recente direttiva per gli incarichi di presidenza che ha recepito diverse proposte  presentate da DiSAL nel novembre 2005, fino a quando non verranno concluse tutte le operazioni avviate con il concorso ordinario e quelle dei concorsi da emanare, si ritiene indispensabile confermare gli incarichi di presidenza annuali attualmente in corso per garantire continuità di direzione alle istituzioni scolastiche. Va comunque salvaguardato che la riconferma degli attuali presidi incaricati non dovrà essere legata alla vacanza del posto attualmente occupato: potrebbe infatti  presentarsi l’eventualità che possa esserci la riconferma di presidi con punteggio minore e l’esclusione di altri con punteggio più alto. A questo scopo si chiede che venga prevista  la compensazione fra settori, anche di regioni diverse.

 

3. Nell’interesse della attribuzione di una dirigenza stabile alle istituzioni scolastiche non è più rinviabile l’indizione del concorso riservato di cui della legge 43/2005 (confermato dall’articolo 3 bis della legge 168/2005) e di un nuovo concorso ordinario.  Ad ognuno dei due concorsi dovrà essere affidata la copertura del 50% di tutti i posti disponibili.   Questi concorsi sono per ora il minore dei mali per preservare almeno un ordinario funzionamento della scuola statale, in attesa che i responsabili politici affrontino finalmente e con coraggio una serio ripensamento per un  moderno reclutamento delle figure direttive direttamente da parte delle Istituzioni scolastiche autonome, così come prefigurato dai pronunciamenti dell’ottobre 2005 delle Commissioni Istruzione di Camera e Senato.

 

4.  Nell’ambito del tipo di reclutamento attuale, p  o in atto. anno essere banditi sul 50% di tutti i posti disponibili, detratti di quelli prevedibili a causa del ridimensioer dare corpo a procedure più snelle e più adeguate ad una reale verifica della preparazione ad una moderna dirigenza scolastica, in vista del concorso riservato, ma soprattutto in vista del nuovo ordinario, chiediamo:

- che non si contemplino più le prove del saggio e del progetto, retaggio di una prospettiva umanistica, e si preveda invece quale prova scritta un breve test analitico riguardante un manuale che contenga le conoscenze indispensabili alla dirigenza scolastica;

- che si preveda il solo colloquio individuale, guidato da una commissione presieduta da un preside in quiescenza - una sorta di pass-president stimato in regione per la sua esperienza professionale -  e composta unicamente da dirigenti scolastici, tecnici ed amministrativi;

- che, per il solo ordinario, la prova concorsuale sia preceduta da una formazione obbligatoria documentata presso master universitari qualificati per la dirigenza scolastica;

- che con il superamento del concorso stesso si dia accesso ad un tirocinio obbligatorio consistente in almeno un anno di servizio effettivo quale vicedirigente, con valutazione finale alla quale concorra anche il parere del tutor, ai fini della stipula del contratto di dirigente scolastico;

- che venga valutata in misura maggiore dell’attuale, nelle graduatorie finali degli idonei, la professionalità acquisita con l’incarico e con l’attività di collaborazione alla dirigenza.

 

 

Per la Direzione nazionale DiSAL

Il presidente

Roberto Pellegatta

 

 

 
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