Regolamento supplenze: DiSAL al Ministero


Si è svolto questa mattina, 5 dicembre 2006,  presso la Direzione Generale del Personale del Ministero della Pubblica Istruzione un incontro sulla bozza di Regolamento delle supplenze del personale docente. All’incontro tra la delegazione del MPI guidata dal dott. Fiori, neodirettore generale, il dott Raieta, il dott. Pilo dell’ufficio supplenze unitamente ad altri due funzionari del settore ed i rappresentanti dei sindacati (presente solo ANP) e delle associazioni professionali (DiSAL e Andis), erano assenti (ufficialmente per “pregressi impegni”) benché convocati i rappresentanti di Cisl, Cgil, Uil e Snals.  Esse, a quanto risulta, avrebbero eccepito sulla presenza allo stesso tavolo (di informativa – si badi bene – non di contrattazione sindacale) delle associazioni professionali invitate dal MPI. L’incontro con le OOSS si è infatti svolto separatamente nel pomeriggio.  Per DiSAL era presente il dirigente scolastico Giacomo Bonopane.

L’incontro si è concluso alla presenza del neodirettore di Dipartimento dott. Cosentino che ha fornito ai presenti il quadro normativo entro cui si colloca l’operazione di modifica di tale aspetto.

 

In apertura la delegazione ministeriale ha espresso la volontà di intervenire sulla materia riconoscendo la indifferibilità di tale azione: è infatti evidente come, a distanza di ormai sei anni dall’emanazione del Regolamento, l’applicazione di alcuni aspetti costituisca sempre più un elemento di ostacolo alla funzionalità dell’azione delle Istituzioni Scolastiche Autonome.  L'Amministrazione ha elencato alcuni nodi principali di un processo di elaborazione di norme  ancora in atto, da definire nei dettagli nelle prossime settimane, in modo da poter traguardare l’obiettivo dell’efficacia a partire dall’a.s. 2007/08, che si possono così riassumere:
-  la gestione informatizzata delle disponibilità, che permetta alle scuole di conoscere in tempo reale la situazione lavorativa degli aspiranti alla supplenza.  L'amministrazione intende testare il programma predisposto dal gestore informatico già nei primi mesi del 2007 in due province di media dimensione in modo da verificare la praticabilità in previsione dell'estensione a regime per tutte le Istituzioni Scolastiche a partire da settembre 2007.

- la diminuzione significativa del numero delle Istituzioni  Scolastiche richiedibili dagli interessati (con limiti per il numero degli istituti comprensivi e dei  circoli didattici);
- la previsione di un canale preferenziale di accesso alle supplenze brevi (fino a 15 giorni) nella scuola infanzia e primaria, con specifiche modalità che assicurino un agevole ricerca del supplente;

- l’introduzione di un efficace sistema sanzionatorio in caso di non reperibilità/accettazione/rinuncia/abbandono della supplenza;
- la prosecuzione fino alla naturale scadenza delle supplenze conferite "in attesa dell'avente titolo", nel caso in cui la pubblicazione delle graduatorie definitive intervenga dopo il ventesimo giorno dall'inizio delle lezioni;

-  la problematica della procedura di nomina su spezzoni orari pari o inferiori a sei ore;
- la riduzione da tre a due anni  del periodo di validità delle graduatorie per allinerarlo all’analogo periodo di validità delle graduatorie permanenti,

- l’anticipo delle operazioni per il rinnovo delle graduatorie.

Su tali proposte si è sviluppato tra i presenti  un confronto, che ha fatto registrare un sostanziale consenso delle sigle presenti al tavolo che vedono finalmente assunte queste problematiche - più volte denunciate- da parte dell’Amministrazione.

In conclusione pare opportuno dare atto all’Amministrazione del metodo di confronto posto in atto ritenendo opportuno acquisire il parere  delle Associazioni professionali della dirigenza scolastica: vera novità di metodo !

Le proposte emerse se seguite dai fatti potrebbero segnare un punto di svolta rispetto al tentativo di una semplificazione amministrativa e, nel contempo, valorizzando la centralità dell’Istituzione Scolastica autonoma e  evidenziando una maggiore attenzione ai diritti degli alunni e alla funzionalità dell’amministrazione scolastica ai diversi livelli.

 

DISAL comunque nell’esprimere soddisfazione per questo percorso avviato non può comunque non richiamare le posizioni già espresse in passato.  DISAL conferma in questa sede - come di consueto - la propria disponibilità e la collaborazione per migliorare l’esistente, all’interno del vigente quadro normativo con la consapevolezza che l’attuale sistema delle graduatorie per il reclutamento annuale o temporaneo dei supplenti mostra sempre più gravi punti di criticità, tali da renderlo ostacolo allo sviluppo dell’autonomia della scuola italiana ed alla sua ripresa di qualità formativa. 

La prospettiva per DISAL è di giungere al reclutamento diretto da parte delle scuole, come avviene in altre amministrazioni pubbliche e come succede in tutti i sistemi scolastici europei.

Si tratta cioè seriamente di scommettere sull’autonomia scolastica, unica via per il rinnovamento della scuola, anche con soluzioni graduali, cominciando ad esempio dalle supplenze temporanee; occorre infatti passare da una scuola pensata per il reclutamento ad  un reclutamento pensato per la scuola.

Inoltre occorrerà a breve richiedere impegni sui seguenti due aspetti intimamente connessi:

** la problematica del finanziamento delle supplenze: in questo senso DISAL condivide la scelta, operata dalla legge finanziaria, in corso di approvazione, di destinazione di tutti i fondi direttamente alle istituzioni scolastiche. Rispetto alle supplenze dovranno comunque essere previste, a fronte del budget calcolato in relazione a parametri oggettivi, le opportune integrazioni o correttivi in presenza di supplenze brevi che si “allungano” (gravidanze, gravidanze a rischio, malattie ecc.) comportando stipendi per interi mesi e  un sostegno ai costi telefonici (generalizzazione dei cellulari e telegrammi) che comunque resteranno per l’interpello quotidiano;

**  la necessità che nel prossimo CCNL di comparto si individuino modalità di sostituzione per le supplenze brevi praticabili (l’attuale formulazione dell’art. 26 c. 5 non risolve la questione nella scuola primaria) nel rispetto delle prerogative e certezza dell’orario per il personale iti e l’aumento del riconoscimento economico per le attività di insegnamento prestate per ore eccedenti.

 
Salva Segnala Stampa Esci Home