Legge Finanziaria 2007: scheda e commi scuola


La legge finanziaria 2007, nella sua versione definitiva approvata definitivamente alla Camera ieri 21 dicembre 2006, conferma le scelte rimaste negli ultimi testi.

Innalzamento dell’obbligo di istruzione a 16 anni (commi 623,624,625)
L’obbligo di istruzione e l’età di accesso al lavoro sono innalzati a 16 anni. L’obiettivo è il conseguimento di un diploma di scuola secondaria superiore o di una qualifica di durata almeno triennale entro diciottesimo anno di età. Potranno essere realizzati percorsi e progetti integrati, sulla base di accordi tra Ministero e singole Regioni, per favorire il successo di tutti nell’apprendimento degli obiettivi previsti nei curricoli di istruzione. Le uniche modifiche introdotte hanno precisato che i percorsi sperimentali di istruzione e formazione proseguiranno fino alla messa a regime dell’innalzamento dell’obbligo e, in considerazione della specificità del suo sistema, consentono alla provincia autonoma di Bolzano di spendere l’ultimo anno di obbligo scolastico nella formazione professionale e nell’apprendistato. Deve, quindi, proseguire nella fase di attuazione della legge l’ iniziativa per il pieno riconoscimento della titolarità della scuola dei percorsi di istruzione obbligatori e per evitare la costituzione di canali riservati agli studenti svantaggiati.
Autonomia scolastica
Fondo di Scuola (commi 602 e 603) - Attribuiti direttamente alle scuole i fondi (senza aumenti e quindi spesso insufficienti) per il funzionamento amministrativo e la gestione dei servizi (supplenze brevi, spese di funzionamento, mensa gratuita agli insegnanti, ex lsu e appalti, compensi esami di stato e di idoneità), con possibilità di reinvestire gli eventuali risparmi.
Revisori dei conti (commi 617 e 618)

Sono ridotti da tre a due il numero dei revisori dei conti delle scuole, che saranno scelti prioritariamente tra i dipendenti con sede di servizio o residenti nella provincia nella quale la scuola ha sede. Il maxi emendamento conferma fino al 2008, data di scadenza dell’attuali nomine, la situazione riducendo significativamente la riduzione della spesa di cui avrebbero beneficiato le scuole.
Riorganizzazione Indire,Irre,Invalsi (commi 611-616)

Dalla riorganizzazione e razionalizzazione di 19 enti di servizio nascerà l’Agenzia nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica con compiti di ricerca su educazione, pedagogia, formazione del personale della scuola a sostegno e sviluppo dell’autonomia scolastica. Subentrerà all’INDIRE e agli IRRE e avrà una sede a Firenze e sedi territoriali periferiche presso gli Uffici scolastici regionali. La sua organizzazione sarà definita da apposito regolamento. Nella fase transitoria, in attesa della costituzione dei nuovi organismi, il Presidente del Consiglio nominerà, su proposta del Ministro della Pubblica Istruzione, uno o più commissari. Le dotazioni organiche, a regime, equivarranno al 50% del contingente attualmente previsto per gli IRRE e l’INDIRE. L’operazione, se semplifica e razionalizza, non è esente da rischi di centralizzazione, visto che gli istituti di ricerca vengono ricondotti ad una più stretta dipendenza dal Ministero, con la loro trasformazione in Agenzie e la loro finalizzazione a ruolo di supporto dell’Amministrazione. Nella fase di attuazione occorre porre attenzione alla valorizzazione dell’autonomia dell’attività di ricerca e al legame tra i processi di ricerca e innovazione educativa e didattica e l’analisi attenta dei contesti territoriali.
L’INVALSI è oggetto di un’operazione di re-styling che interessa principalmente gli organismi dirigenti. Allo scopo di potenziare la qualificazione scientifica e l’autonomia amministrativa dell’Istituto, il Comitato Direttivo diventa Comitato di Indirizzo, vengono individuate nuove procedure per la nomina del Presidente (che allentano lo stretto rapporto tra lo stesso e il Ministro dell’Istruzione) e i componenti del Comitato di Indirizzo passano da sei a otto. Non più della metà di essi deve provenire dal mondo della scuola. Positivo il fatto che le procedure di individuazione diventino più trasparenti, prevedendo tra l’altro la costituzione di una commissione esaminatrice che acquisisce i curricoli attraverso un avviso pubblico.
Apertura delle scuole in orario extrascolastico (comma 628)

Un decreto ministeriale definirà criteri e parametri per l’attribuzione di risorse finalizzate a favorire iniziative delle scuole di ampliamento dell’offerta formativa anche in orario extrascolastico. L’obiettivo è l’utilizzazione delle strutture scolastiche per attività educative e sociali in relazione alle esigenze del territorio.
Innovazione tecnologica (comma 634)

Stanziati 30 milioni di euro l’anno per il potenziamento delle strutture e innovazioni tecnologiche delle scuole nel triennio 2007/09 e introdotta la defiscalizzazione di 1000 euro per tutti gli insegnanti per la spesa effettuata per l’acquisto di personal computer.
Libri di testo (commi 629 e 630)

Per ridurre i costi delle famiglie è autorizzato il noleggio dei libri di testo da parte delle istituzioni scolastiche, delle reti di scuole e delle associazioni di genitori. Sono estese agevolazioni sull’acquisto dei libri di testo previste per le scuole medie inferiori anche al biennio delle superiori. Con il maxi-emendamento del Senato è stata introdotta la possibilità di assegnare i libri di testo in comodato agli alunni che adempiono all’obbligo scolastico.
Edilizia scolastica (commi 626 e 627)
Stanziati 250 milioni di euro in tre anni. Regioni ed enti locali attiveranno ciascuno finanziamenti di pari importo per l’edilizia scolastica. Solo a seguito di questi patti di intervento finanziati per un terzo dallo Stato, un terzo dalle Regioni e un terzo dagli enti locali potrà essere concessa la proroga per la messa a norma degli edifici fino al 2009. Il 50% delle somme assegnate annualmente è destinato alla messa a norma degli edifici scolastici. Il consiglio di indirizzo e vigilanza dell’INAIL definisce in via sperimentale per il triennio 2007/09 indirizzi programmatici per il finanziamento di progetti delle scuole per l’abbattimento di barriere architettoniche.
Assunzioni a tempo indeterminato (comma 606 punto c)
Si conferma l’assunzione a tempo indeterminato, nel triennio 2007-2009 di 150.000 docenti e di 20.000 ATA (del tutto insufficiente a fronte di circa 80.000 posti vacanti). L’emendamento del governo trasforma le graduatorie permanenti in graduatorie ad esaurimento. Ad esse possono accedere coloro che stanno frequentando percorsi universitari per la formazione degli insegnanti e i corsi abilitanti speciali. Entro 18 mesi il Ministro relazionerà al Parlamento anche al fine di individuare nuove modalità di formazione, abilitazione e reclutamento del personale docente. L’obiettivo è il superamento del precariato attraverso la stabilizzazione degli attuali precari e la definizione di nuove forme di reclutamento che valorizzino la qualità professionale ed evitino il costituirsi di nuovo precariato.
Reclutamento dei dirigenti scolastici (commi 619 e 620)
Sono ridefinite le modalità delle procedure concorsuali per i dirigenti scolastici. La finanziaria stabilisce i principi per il successivo regolamento: la possibilità di partecipare a tutti i docenti con cinque anni di ruolo senza separazione tra i settori formativi, una preselezione per prove oggettive, una prova scritta e una orale, valutazione dei titoli, un periodo di formazione, abolizione dell’aliquota aggiuntiva del 10%.
Sempre in materia di reclutamento della Dirigenza Scolastica, la finanziaria interviene sul ordinario in corso di svolgimento e prevede la conclusione del corso concorso con il periodo di formazione, senza la prosecuzione con altro scritto e orale come era previsto dal bando. Gli emendamenti hanno recuperato alcune tipologie di esclusi.
Sezioni “primavera” (comma 631)
Sulla base di accordi in sede di Conferenza Unificata Stato, Regioni ed Enti Locali, l’offerta formativa della scuola dell’infanzia può essere ampliata ai bambini di età compresa tra i due e i tre anni attraverso specifici progetti formativi (sezioni primavera), anche di tipo sperimentale. A questo fine il Ministero della Pubblica Istruzione attiva un progetto di innovazione ordinamentale (art. 11 Dpr 275) e assicura la formazione del personale. È abrogata la norma del Dlgs 59/03 che introduce l’anticipo nella scuola dell’infanzia. Le sezioni primavera si caratterizzano come opportunità aggiuntiva, non alternativa ai nidi, che sono confermati come risposta principale alle esigenze educative della fascia 0-3. Le sperimentazioni saranno improntate a criteri di qualità pedagogica, flessibilità, rispondenza alle caratteristiche della specifica fascia di età. Saranno prioritariamente sostenute le modalità organizzative che si qualificano come sezioni sperimentali aggregate alla scuola dell’infanzia (sezione anno-ponte/sezione primavera), per favorire un’effettiva continuità del percorso formativo lungo l’asse cronologico 0-6 anni.
Riorganizzazione dell’istruzione e formazione tecnica superiore (comma 632)
Sarà riorganizzato il sistema IFTS con l’obiettivo di dare stabilità all’offerta formativa, oggi condizionata da finanziamenti precari, potenziare questo percorso alternativo a quello universitario, valorizzare la filiera tecnico-scientifica. Un apposito decreto ministeriale definirà le linee guida.
Centri provinciali per l’istruzione degli adulti (comma 633)
Gli attuali centri territoriali permanenti (CTP) sono riorganizzati attraverso la costituzione di Centri provinciali per l’istruzione degli adulti, in cui sono inseriti anche i corsi serali, dotati di autonomia amministrativa, organizzativa e didattica. L’obiettivo è di rilanciare e potenziare le iniziative di istruzione ed educazione degli adulti, superando l’attuale situazione di frammentarietà e scarso coordinamento. L’attuazione della norma dovrà garantire l’articolazione territoriale e la ricchezza dell’offerta formativa per gli adulti. Si dovranno anche fare i conti con i vincoli che impediscono di aumentare il numero delle istituzioni scolastiche in ciascuna regione e delle attuali disponibilità complessive di organico.
Finanziamento (comma 635)
Le iniziative contenute nei commi precedenti sono finanziate con 220 milioni a decorrere dal 2007.
Contributi alle scuole paritarie (comma 636 e 637)
È confermato l’aumento di 100 milioni delle risorse per le scuole paritarie, da destinarsi prioritariamente alle scuole dell’infanzia, che rappresentano circa un terzo dell’offerta formativa per la fascia 3-6 anni. L’aumento è molto consistente (più del 40% se si considerano i fondi per la scuola dell’infanzia non statale) a fronte delle economie e dei limitati investimenti per gli altri settori dell’istruzione statale.
Razionalizzazione (comma 606)
Il maxi emendamento del Senato conferma nella versione originaria il testo della finanziaria contenente le misure di riduzione della spesa scolastica, senza le modifiche introdotte alla Camera. Questi gli interventi previsti:
• Formazione delle classi: con un nuovo decreto ministeriale saranno rivisti i criteri e i parametri per la formazione delle classi in modo da incrementare il valore medio nazionale del rapporto alunni/classe dello 0,4 (dal 20,6 al 21).
• Insegnanti di sostegno: saranno rivisti gli attuali parametri automatici e si mantiene il riferimento alle “effettive esigenze rilevate” (certificazioni ASL) per appropriati interventi formativi.
• Monitoraggio e verifica delle assenze: è finalizzato a ricondurre ai valori medi nazionali gli scostamenti più significativi delle assenze di personale.
• Insegnanti specialisti di inglese nella scuola primaria: attraverso piani di formazione degli insegnanti ordinari si punta a superare l’utilizzo dei 12.000 specialisti oggi necessari a garantire l’insegnamento in tutte le classi.
• Tempo scuola dell’istruzione professionale: saranno rivisti gli ordinamenti dell’istruzione professionale per ridurre gli attuali insostenibili carichi orari settimanali di 40 ore.
• Personale docente inidoneo: si prevede un piano di mobilità verso gli uffici dell’amministrazione scolastica e di altre amministrazioni pubbliche.
• Riconversione professionale: sarà attivato un piano di riconversione del personale in esubero.
Economie di spesa e clausola di salvaguardia (comma 621 e 622)
Dall’applicazione di queste norme si attendono economie di spesa di 448,20 milioni per il 2007, 1.324,50 per il 2008 e 1.402,20 per il 2009. la clausola di salvaguardia ha lo scopo di garantire l’effettiva riduzione delle voci spesa secondo le previsioni di bilancio. A questo fine dispone che, qualora i risparmi non fossero raggiunti, si riducano le dotazioni di bilancio del Ministero.

(fonte: ScuolaOggi)

 Il testo di legge dei commi per la scuola
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