Seminario nazionale: DiSAL e le riforme in atto


Si svolgerà a Milano venerdì 9 marzo  presso l’Istituto Pavoniano Artigianelli di Via Benigno Crespi, 30, 20159 Milano un  seminario di lavoro della direzione nazionale DiSAL, aperta ai soci che intendono partecipare. 

Il seminario metterà a tema l’approfondimento e la valutazione sui temi più pressanti che coinvolgono i mutamenti in atto nella scuola italiana.  Ogni tema sarà introdotto da una breve comunicazione alla quale seguirà un confronto finalizzato ad elaborare valide motivazioni a sostegno delle proposte che DiSAL porterà poi nei rispettivi tavoli istituzionali di lavoro, nazionali o regionali, oltre che naturalmente presentarle alla altre realtà associative ed alle organizzazioni sindacali.

Il programma prevede l’approfondimento dei seguenti temi:

- la riscrittura delle Indicazioni nazionali del primo ciclo;

- la “riforma” del secondo ciclo con le modifiche all’Istruzione tecnica e professionale;

- il nuovo obbligo scolastico;

- i più importanti mutamenti introdotti nella scuola dalla finanziaria.

E’ difficile sostenere che i provvedimenti emanati nel ministero Fioroni non costituiscano una vera e propria “riforma” del sistema scolastico.  Non si tratta certo di una riforma complessiva varata con un provvedimento globale ed unitario come lo è stata la legge 53/2003. Ma i provvedimenti stanno modificando l’assetto di varie parti del sistema scuola.

La scheda che riportiamo alla pagina http://www.disal.it/Objects/Pagina.asp?ID=6029 

documenta infatti che, attraverso interventi di “aggiustamento”, si stà attuando in realtà un percorso riformativo vero e proprio, che tra l’altro interviene a toccare alcuni dei punti chiave delle riforma della scuola italiana.

Questo percorso è fatto sicuramente di testi pressoché di facciata, come le modifiche dell’esame di stato del quale abbiamo dato ampie valutazioni (http://www.disal.it/Objects/Pagina.asp?ID=5032); oppure è costituito da provvedimenti giuridicamente impropri e retrocessivi come l’eliminazione – per via di accordi sindacali - della figura del tutor introdotta dalla stessa legge 53/03.

Quindi si è proceduto con una serie di interventi legislativi avviati dalla finanziaria 2007  (legge 296/06):

- il nuovo obbligo di istruzione che riprende se non la lettera comunque lo spirito della legge Moratti per garantire a tutti i sedicenni in uscita dal sistema di istruzione il diritto/dovere a competenze di base acquisite nei diversi percorsi liceali, tecnici, professionali, formativi e dell’apprendistato;

- il passo avanti nell’autonomia con l’assegnazione diretta alle istituzioni scolastiche dei fondi di funzionamento oggi transitati dai veri livelli della gerarchia amministrativa. Ricordiamo per inciso che questo era uno dei tre punti chiave presentati da DiSAL alla tavola rotonda del Meeting di Rimini 2005 (http://www.disal.it/Objects/Pagina.asp?ID=2775) e nel manifesto finale del convegno 2005 (http://www.disal.it/Objects/Pagina.asp?ID=3536) per poter ricominciare a parlare di autonomia;

- l’avvio della nuova Agenzia per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica, che, se per un verso rischia di essere un passo indietro rispetto alla regionalizzazione del sistema scuola (ormai sempre più indispensabile al suo ammodernamento), da come verrà strutturata per altro potrà essere strumento di potenziamento;

- il sensato ridimensionamento del Collegio dei Revisori dei conti delle scuole statali;

- il surrettizio mantenimento dell’anticipo d’età per la scuola dell’infanzia e quindi elementare;

- la riorganizzazione dell’istruzione tecnica e professionale, quella dei corsi serali  e dei centri di educazione per adulti,

- la revisione del futuro reclutamento della dirigenza scolastica con meccanismi meno macchinosi si, ma purtroppo ancora impregnati di statalismo;

- l’attenzione alla grave situazione ed ingiustizia finanziaria verso la scuola paritaria, sia con una parziale restituzione di fondi sottratti dall’ultimo anno del ministero Tremonti, sia con il varo di un regolamento più serio ed equilibrato;

Ora gli ultimi interventi stanno mettendo le mani, con modalità interessanti, su altri “casi seri” della nostra povera scuola:

- il decreto legge sugli istituti professionali e sul potenziamento dell’autonomia scolastica. La direzione sembra giustamente tornare all’impostazione originaria della legge 53: rivedere orari, materie, programmi e rapporti con aziende per ridare peso alla dimensione formativa del lavoro. Anche se questo viene fatto in una direzione istituzionale sbagliata, sancendo la statizzazione degli IP invece che il loro definitivo passaggio alle Regioni;

- il disegno di legge sulla riforma dell’istruzione tecnica e professionale e degli organi collegiali con un interessante frenata alla liceizzazione favorita dagli ultimi decreti Moratti. Un testo tuttavia scritto in maniera talora confusa e contraddittoria.

A questi va aggiunto infine il tentativo (per ora solo di facciata e puramente terminologico) di mettere mano al controllo sui provvedimenti disciplinari peri docenti che dimostrino carenze e incapacità.

Tutti questi provvedimenti (tranne quello dell’esame di stato, che tra l’altro ha avuto un avvio confuso ed in taluni casi molto pasticciato) hanno in comune un’altra caratteristica: sono per ora poco più che “dichiarazioni di principio” e molto dipenderà dalla effettiva scrittura di decreti e regolamenti attuativi, che, come già sempre successo, possono stravolgere e capovolgere le buone intenzioni iniziali.

DiSAL, come sempre ha fatto, vuole essere presente con proposte positive che contribuiscano ad uno sviluppo della scuola italiana secondo i principi fondamentali della primaria finalità educativa, della libertà di scelta, della sussidiarietà, della flessibilità organizzativa, dell’autonomia gestionale, della personalizzazione dei percorsi formativi.

Per il resto, staremo a vedere, consapevoli che la scuola italiana oggi ha due grandi nemici: tutto il sindacalismo dei diritti senza i doveri e quella parte dell’amministrazione che si organizza come autoreferenziale.

 
Salva Segnala Stampa Esci Home