Come al solito dopo tre mesi di indagine tiriamo le somme del sondaggio che il sito di DiSAL fa tra i dirigenti di scuole di ogni ordine e grado. Il tema di questi mesi è stato il “nuovo obbligo di istruzione”. Tiriamo le somme proprio nel momento in cui il Ministro si accinge ad emanare il Regolamento e gli strumenti culturali attuativi della nuova versione data all’obbligo di istruzione dalla legge finanziaria 2007.
Prima i dati geografici.
Non abbiamo chiesto nomi ma solo la città di servizio. Hanno risposto via internet in 275 colleghi distribuiti in 57 nelle regioni del sud e isole (21%), 91 del centro (33%) e 127 del nord (46%). Sicuramente i numeri non sono vasti ma costituiscono un campione significativo, se si tiene conto che rispondere attraverso un sito presuppone una scelta esplicita di collaborazione e intervento.
Ora le scelte.
Alla domanda: “Il nuovo prolungamento dell’obbligo scolastico deve essere conseguito”, seguivano quattro possibili scelte:
4. L’obbligo è uno strumento superato: la scuola deve saper attrarre tutti gli alunni - 44 opzioni (16%).
E’ evidente la stragrande propensione a scartare le due strade tentate dalla triste legge sul biennio unico (scelta 1) e dall’esperimento dell’Emilia Romagna (scelta 2) ed a preferire la possibilità di intendere l’obbligo come opportunità da cogliere in percorsi che tengano conto delle personalità.
Non è poi da trascurare la significativa percentuale di presidi che ritengono superato lo strumento dell’obbligo, optando per l’impostazione proposta dal decreto sul diritto-dovere.
Il prossimo sondaggio riguarderà le nuove Indicazioni Nazionali per il primo ciclo di prossima uscita.