Dal sito ADI – 5 maggio 2008
Il governo svedese ha annunciato la riforma dell’istruzione secondaria di secondo grado con due grandi novità :
1) l’adozione della formazione duale in alternanza tra scuola e lavoro;
2) l’ attenuazione della superiorità della formazione liceale.
Un forte stimolo alla riforma è venuto dal fatto che
In Svezia era stato fatto quanto in parte programmato dalla riforma Moratti con la licealizzazione degli istituti tecnici, ossia una progressiva perdita delle specificità dell’istruzione tecnico- professionale, un ampliamento dell’insegnamento teorico per dare a tutti i percorsi accesso all’università .
Il governo svedese ha ora deciso di cambiare rotta e di offrire una formazione rispettosa degli interessi e delle attitudini dei giovani, rivalutando la specificità dei percorsi ad indirizzo professionale e dei programmi d’apprendistato.
Ne ha scritto diffusamente sul proprio sito Norberto Bottani in Riforma della scuola secondaria di secondo grado in Svezia
Rilancio dell’istruzione professionale
sabato 19 aprile 2008, di Norberto Bottani
Il governo svedese si accinge a rimodellare completamente l’insegnamento secondario di secondo grado con due grandi novità :
. l’adozione della formazione duale in alternanza tra scuola e lavoro;
. l’ attenuazione della superiorità della formazione liceale.
Il ministro in carica della pubblica istruzione svedese Jan Björklund ha avallato una riforma dell’istruzione professionale che ha l’ambizione da un lato di rivalutare tutto il comparto professionale a livello d’insegnamento secondario e dall’altro di articolare la formazione iniziale con l’educazione permanente e degli adulti, che è una grande tradizione della scuola svedese.
Nel sistema scolastico svedese l’istruzione e la formazione professionali non avevano un posto privilegiato come per esempio è il caso nei sistemi scolastici dell’Europa centrale. Le riforme scolastiche degli ultimi decenni avevano dedicato più spazio e maggiore attenzione alla formazione generale che non alla formazione professionale e pre-professionale, come del resto lo si può desumere dalla tabella seguente costruita partendo dai dati presenti nell’insieme di indicatori dell’istruzione curato dall’OCSE (Uno sguardo sull’educazione, 2007, pp. 55).
Tasso di diplomati dell’insegnamento secondario di secondo grado (2005) | |||
|
Totale netto (senza doppioni) |
CITE 3A (programmi che preparano ad accedere direttamente a studi terziari di tipo A) |
CITE 3B (programmi che preparano ad accedere direttamente a studi terziari di tipo B) |
Svezia |
78 |
77 |
- |
Italia |
82 |
74 |
2 |
Finlandia |
95 |
95 |
- |
Germania |
100 |
38 |
61 |
Stati Uniti |
76 |
- |
- |
Balza all’occhio immediatamente la netta differenza con
Il divario con
Il governo svedese ed il ministro dell’educazione Björklund hanno fatto propria la dottrina dello spreco e della perdita di competenze e deciso di correre ai ripari.
La licealizzazione dell’istruzione e della formazione professionali
In Svezia è successo proprio quanto era stato programmato dal secondo governo Berlusconi in Italia, ossia una omogeneità crescente dell’insegnamento secondario di secondo grado ed una perdita progressiva delle specificità dell’istruzione tecnica e professionale. Le differenze tra i vari tipi di programma si sono attenuate fin quasi a scomparire, analogamente a quanto è successo negli Stati Uniti, con il risultato di rendere molto teorici i programmi di natura professionale, sottraendo tempo alle materie professionali. L’obiettivo perseguito era quello di permettere a tutti gli studenti di seguire una formazione che permettesse d’andare all’università .
Il governo svedese ha ora deciso di cambiare rotta per offrire una formazione rispettosa degli interessi e delle competenze dei giovani . Inoltre, l’insegnamento secondario di secondo grado deve essere suddiviso in modo più netto tra programmi che preparano a proseguire gli studi, programmi ad indirizzo professionale e programmi d’apprendistato.
Lo scollamento dal mondo del lavoro
In Svezia è avvenuto uno scollamento tra le esigenze e le aspettative del mondo del lavoro da un lato ed il livello d’istruzione dall’altro. La competizione mondiale in campo economico e l’evoluzione tecnologica hanno trasformato le condizioni rispetto alle quali sono stati concepiti i programmi d’istruzione e formazione professionali. Il mondo del lavoro ed in particolare le aziende hanno inviato segnali eloquenti sulla necessità di cambiare questi programmi. In certi settori manca una manodopera formata, in particolare laddove questa è preparata nell’insegnamento secondario di secondo grado. Questo non è più all’altezza del proprio compito e non riesce più a svolgere la propria missione. Per far sì che i giovani acquisiscano il bagaglio necessario per poter scegliere i programmi di formazione a loro confacenti e per ricevere in seguito un formazione di alto livello, la cooperazione tra il sistema scolastico ed il mondo del lavoro deve essere intensificata.
La riforma
Nella primavera 2007 il governo ha costituito un gruppo di lavoro incaricato di condurre un’indagine sullo stato dell’istruzione e della formazione professionali. La relazione finale è stata presentata nel marzo 2008 e si prevede di completare la riforma dell’insieme dell’istruzione secondaria di secondo grado per l’inizio dell’anno scolastico 2009-2010. Il dibattito parlamentare è previsto nella primavera 2009. Nell’arco di tempo di tre anni,
L’apprendistato o formazione in alternanza tra scuola e lavoro
La grande novità della riforma è rappresentata dall’istituzione dell’apprendistato o della formazione in alternanza tra scuola e lavoro sulla base del modello tedesco e danese.
La preparazione professionale potrà svolgersi sia a scuola sia sotto forma d’apprendistato. I due programmi non si escludono l’un l’altro. Un giovane può scegliere di seguire un’istruzione tecnico.professionale puramente scolastica oppure di optare per una formazione duale in alternanza tra scuola e lavoro. Questi programmi sono suddivisi in 14 indirizzi professionali.
L’apprendistato è una novità assoluta in Svezia. Un progetto pilota è allo studio e dovrebbe diventare operativo con l’anno scolastico 2008-2009.
Cinque licei
Come succede ovunque i licei ( programmi del tipo CITE 3A) preparano a passare direttamente all’università . I licei saranno cinque:
Per maggiori informazioni sui tipi di licei si possono consultare i documenti allegati.
Otto discipline comuni a tutti i tipi di programma
Non si tratta qui di competenze, bensì di campi disciplinari ritenuti essenziali. Queste discipline fondamentali sono le seguenti:
I percorsi scolastici possono essere individualizzati . In ogni scuola ci sono "tutor" incaricati di seguire personalmente gli studenti e di consigliarli nelle scelte. Per maggiori dettagli si vedano gli allegati.